[Redditolavoro] la domanda del secolo

Vittoria OLIVA huambos at virgilio.it
Thu Sep 24 08:13:03 CEST 2009


mi capita di rado eh! ma ogni tanto trovo qualcun^ che mi piace;.)
----- Original Message ----- 
From: "evaluna" <evaluna at ecn.org>
To: <Redditolavoro at lists.ecn.org>
Sent: Wednesday, September 23, 2009 11:28 PM
Subject: Re: [Redditolavoro] la domanda del secolo


Caro Laboratorio,
prima rispondo alla domanda del secolo: si', sono una statale.

Guarda che la tua proposta e' bellissima!!
Siccome e' davvero particolare, dimmi se ho capito bene:

- ogni singolo posto di lavoro nel pubblico non e' piu' ricoperto da una
sola persona fino alla pensione ma a rotazione tra tutti quelli che ne hanno
voglia e sono idonei.

- di conseguenza anche tutti i posti di lavoro in Attivita' economiche
diventano a rotazione, ovvero temporanei

- Chi "ruota" lasciando il suo posto ad altri va ad occupare temporaneamente
un posto in ATTIVITA' ECONOMICHE che non mi e' chiaro cosa siano ma non
importa, tanto se non gli viene trovato un posto in ATTIVITA' ECONOMICHE
(immagino ci sia una sorta di ufficio rotazioni, oppure un punto di incontro
in cui i cittadini - pardon, i fedeli alla Collettivita' - si mettono
liberamente d'accordo sullo scambio) ha comunque il suo basic income.

Ti dico subito che io sono favorevole e cedere meta' del mio anno lavorativo
ad altri in cambio di un posto in Attivita' economiche, anzi, siccome la
gente e' tanta ed io sono molto gererosa, sono disposta a cederne anche di
piu'.

Va da se' che se il posto in attivita' economiche non e' di mio gradimento,
se c'e' troppo sfruttamento, troppa fatica ecc mi licenziero' subito, magari
subito dopo aver preso a pernacchie e sputi in faccia (botte mai, sono non
violenta) il mio datore di lavoro sfruttatore. Ti assicuro che lo faro' solo
se se lo merita e non per scansare il lavoro. Pero' se se la cerca, dovro'
farlo. Te la prendi tanto con gli statali fidelizzati ai superiori, non
vorrai mica vedermi fidelizzata ad un pezzo di merda, solo perche' e' un
padrone del settore privato?!!!?

Ci sono pero' alcune cose che non capisco:

- in che modo un fedele alla Collettivita' che occupa temporaneamente il
posto di - chesso' - impiegato alla sportello dell'anagrafe - impedira' ai
politici di fare leggi di merda sull'immigrazione?

- mi viene poi un altro dubbio: non e' che poi tutti questi fedeli alla
Collettivita' che ruotano qua e la' e percepiscono basic income alla fine si
fidelizzano moltissimo ai politici che gli garantiscono questo sistema?

Ti faccio, infine, una domanda. ma a te, proprio a te: sei tu un cittadino
fedele alla Collettivita'?
Perche' vedi, siccome mi sembra di capire di si', sarebbe bello sapere quali
sono i requisiti per appartenere al Clan.

Silvana


----- Original Message ----- 
From: "Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>
To: "Giovanni Paquola" <giovanni.paquola at unimi.it>
Cc: "'Redditolavoro'" <Redditolavoro at lists.ecn.org>
Sent: Wednesday, September 23, 2009 8:30 PM
Subject: Re: [Redditolavoro] la domanda del secolo




Giovanni Paquola wrote:
> mah guarda... la prima osservazione, proprio la più immediata, che mi
> viene è:
> ma il sistema capitalista non si serve di tutti gli statali e non
> statali, per affermare se stesso?
> il sistema non conta sul fatto che chi lavora può essere sfruttato ecc.
> ecc.?
> il sistema si serve di tutti... eppure ingrassano in pochi; cosa facciamo?
> la rivoluzione o il suicidio di massa?
> giovanni



Caro Giovanni, innanzitutto dovremmo rispondere alla "domanda del secolo".
In base a quella risposta potremo fare i dovuti passi in avanti.

Ma se volessimo già ora, senza ancora pronunciarci in merito alla domanda da
cui partiamo, affrontare uno dei problemi successivi, occorre notare che il
sistema "capitalista" in verità nasce da una sola precisa e pure evidente
causa:


-------------------------------------------------------------------
l'assenza di un vero e ben condotto sistema pubblico
-------------------------------------------------------------------


Quel sistema che a torto viene definito pubblico, che sulla carta è di
proprietà della Collettività e da questa quindi, attraverso una priodica
redistribuzione, dovrebbe essere effettivamente partecipata, in realtà
ancora oggi "pubblico" non lo è affatto. Si dice: "scuola pubblica" ma in
realtà la scuola non lo è mai ancora potuta essere realmente, trovandosi
tuttora in mano a tutta una tanica di gente che con la Collettività non ha
un bel niente a che spartire.

Non stiamo a girarci intorno: lo Stato non è la Collettività. E lo Stato è
formato per una piccola minoranza di politici e per la grandissima restante
parte da statali, da gente fidelizzata a vita od addirittura "nei secoli",
per affiancare, difendere e sostenere i politici qualsiasi scellerata
politica questi facciano.


Dì la verità: per conservarsi il "posto fisso", uno statale non si
sdraierebbe ed in effetti si sdraia ai piedi dei suoi superiori
enfichandosene e tacendo su quello che stanno facendo? Questa è una cosa che
va chiarita e ti prego di dare una mano a noi tutti a capirla per bene. Per
una ragione precisa:


----------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------
i politici, coperti dagli statali ma alimentati dal capitalismo, spalancano
a questo tutte le porte
----------------------------------------------------------------------------
-------------------------------------------


Bisogna prendere coscienza che a sbarrare il passo ad un vero e ben condotto
sistema pubblico sono proprio gli statali. Se i politici non disponessero di
legioni di fedeli statali, col cavolo che potrebbero permettersi di fare il
procio (di ulissea memoria) comodo loro. Se vi potesse essere una
partecipazione di cittadini fedeli all'interesse della Collettività e non a
quello dello "Stato", innanzitutto i politici cambierebbero di frequente e
sarebbero scelti tra persone genuine e non tra i gran comis del sistema, e
poi i cittadini comincerebbero a ristabilire un equilibrio tra economia
collettiva, sarebbe a dire tra settore pubblico, ed economia capitalista,
sarebbe a dire settore privato.


In somma, e ti prego ancora di riflettere obiettivamente e di farci poi
partecipi dei tuoi pensieri, all'origine dell'imperialismo non ci sono tanto
e solo i capitalisti quanto il vecchio sistema ottocentesco, anticollettivo
e per questo antidemocratico, dell'assunzione a vita degli statali, i quali
proteggono, fanno da sbarramento di protezione, qualsiasi torma di politici
di malaffare si voglia instaurare al potere.


Se davvero vogliamo eliminare lo strapotere del capitalismo abbiamo una sola
possibilità: alternarci tutti, a patto di volerlo e di essere idonei, nei
ruoli pubblici. In talo modo noi cittadini sorveglieremo da vicino i
politici e guai a loro se si permetteranno di fare cose che non devono.


Pacificissimamente, legalissimamente, civilissimamente, l'assunzione a vita
va sostituita con la partecipazione collettiva. Ed i nostri redditi potranno
beneficiare di un lavoro minimo garantito a sua volta assistito dal B.I.,
dal basic income. Questa formula è la chiave di tutto:


PUBBLICO IMPIEGO A ROTAZIONE
COMPRENDENTE ATTIVITÀ ECONOMICHE
PER UNA METÀ DELL'INTERO


C'è molto da dire su questo progetto ma per ora mi fermo qui.


Ringrazio e saluto tutti,


Danilo




































_______________________________________________
Redditolavoro mailing list
Redditolavoro at lists.ecn.org
http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro

_______________________________________________
Redditolavoro mailing list
Redditolavoro at lists.ecn.org
http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro 



More information about the Redditolavoro mailing list