[Redditolavoro] Fw: solidarietà con gli operai della Metelli Preziosi in lotta
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Wed Sep 23 16:18:20 CEST 2009
invitiamo alla più ampia solidarietà con messaggi, volantini ,
partecipazione al presidio
----- Original Message -----
From: "CobasSindacatodiClasse"
cobasta at fastwebnet.it
I comunicati di solidarietà con gli operai della Metelli Preziosi in lotta
vanno mandati a:
comitatoperaionordmilano at yahoo.it
oppure al fax numero: 0266171749.
Metalli Preziosi Paderno Dugnano (MI): altri cinque lavoratori salgono sulla
ciminiera della fonderia.
Comitato di lotta Nord - Milano
La lotta dei lavoratori Metalli Preziosi e Lares è un tassello importante
della lotta generale di tutti i lavoratori contro le conseguenze nefaste di
questa crisi che i padroni stanno facendo pagare solo ai lavoratori .
Il comunicato congiunto dei lavoratori di Metalli e Lares fa appello a tutti
coloro che sostengono le giuste lotte per il lavoro ed il salario, dalle RSU
ai comitati di lotta, a quelli dei precari che si stanno moltiplicando
proprio in questi giorni, di far sentire la propria solidarietà inviando i
comunicati di sostegno a comitatoperaionordmilano at yahoo.it oppure al fax
numero 0266171749.
Nel pomeriggio di mercoledì infatti, sulla ciminiera della fonderia è stato
appeso uno striscione con la scritta: "Metalli, Lares, Innse, Terex, Esab,
lavoratori precari: più rispetto per i lavoratori!" che suona come un chiara
dichiarazione per l'unità do tutte le lotte.
Ripercorriamo la storia di queste lotte dal comunicato congiunto dei
lavoratori delle due fabbriche milanesi:
Lunedì 14 settembre 2009 cinque lavoratori della Metalli Preziosi SpA,
azienda di Paderno Dugnano specializzata nella produzione di metalli per
circuiti elettrici e affini, sono saliti sulla ciminiera della fonderia
della fabbrica. Si tratta di un atto estremo che è l'ultimo di una lunga
serie dopo che a partire dal dicembre scorso la produzione si è fermata, non
sono stati più pagati gli stipendi (con mensilità ancora oggi in arretrato)
e in luglio si è chiesto il concordato fallimentare. Stessa situazione vige
alla Lares SpA, storica impresa di circuiti stampati. Le due imprese sono
accomunate dall'avere lo stesso padrone fallimentare, Marcel Astolfi, molto
più interessato a speculare sui terreni che a produrre.
Le richieste sono le seguenti:
Sul piano immediato, e intendiamo riferirci all'incontro programmato per
mercoledì 16 settembre al Ministero delle Attività Produttive a Roma, si
chiedere l'incremento della Cassa Integrazione (sostegno al reddito),
insufficiente a coprire i bisogni di numerose famiglie, e la sua erogazione
mensile e non trimestrale (come avviene oggi), a riprova dell'insufficienza
delle attuali misure di welfare.
Sul piano delle prospettive, il primo obiettivo è la possibilità di
riprendere il lavoro quanto prima. A questo riguardo, le Rsu Metalli
Preziosi e Lares SpA dichiarano che:
1. la lotta delle due imprese è unica e inscindibile;
2. non è sufficiente limitarsi a chiedere l'intervento di un imprenditore o
di un gruppo industriale, pur serio e motivato, in grado di far ripartire
l'attività produttiva come finora si è svolta. Se ciò avvenisse, e non è
affatto scontato, il rischio è che la situazione di crisi venga
semplicemente posticipata nel tempo. Il tipo di produzione è infatti
sottoposta a crescente e pressante competizione globale, oltre che avere un
impatto ambientale molto negativo su un territorio fortemente abitato.
3. A tal fine, tenendo conto delle elevate competenze tecniche dei
lavoratori nel campo della produzione dei circuiti stampati e affini (in
grado negli anni Novanta di fare "innovazione" per multinazionali come
Nokia, Siemens, Magneti Marelli, Tecnomasio BB .), e della lavorazione di
metalli preziosi e non in varie applicazioni civili e industriali, è
necessario cominciare a pensare ad un piano industriale nuovo, in grado di
riconvertire parte o tutta la produzione materiale in servizi avanzati per
l'elettronica e l'innovazione, a impatto ambientale nullo e a maggior valore
aggiunto.
4. Ciò potrebbe richiamare l'interesse di nuovi investitori internazionali e
istituzionali, oggi poco propensi a investire in Italia per la scarsità di
infrastrutture ad alta tecnologia. E' necessario al riguardo un maggior
coinvolgimento degli attori istituzionali, dal comune alla Regione alla
Provincia, per favorire lo sviluppo di attività ecocompatibili e innovative,
in grado di sviluppare sinergie con ambiti universitari di ricerca.
La determinazione dei nostri cinque compagni di lavoro è la nostra
determinazione!| La lotta continuerà finché non ci saranno offerte adeguate
garanzie di reddito immediato e costante e non ci sarà l'impegno da parte
del Comune e delle istituzioni preposte a mantenere inalterata la
destinazione d'uso del terreno a scopo produttivo all'interno di un piano
industriale che non sia il solito bidone ma presenti caratteristiche di
stabilità e certezze, con l'obbligo di mantenere in ogni caso le aziende sul
territorio.
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