[Redditolavoro] solidarietà con gli operai della Metelli Preziosi in lotta

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Wed Sep 23 16:10:59 CEST 2009


I comunicati di solidarietà con gli operai della Metelli Preziosi in lotta 
vanno mandati a:
comitatoperaionordmilano at yahoo.it

oppure al fax numero: 0266171749.

Metalli Preziosi Paderno Dugnano (MI): altri cinque lavoratori salgono sulla 
ciminiera della fonderia.

Comitato di lotta Nord - Milano

La lotta dei lavoratori Metalli Preziosi e Lares è un tassello importante 
della lotta generale di tutti i lavoratori contro le conseguenze nefaste di 
questa crisi che i padroni stanno facendo pagare solo ai lavoratori .

Il comunicato congiunto dei lavoratori di Metalli e Lares fa appello a tutti 
coloro che sostengono le giuste lotte per il lavoro ed il salario, dalle RSU 
ai comitati di lotta, a quelli dei precari che si stanno moltiplicando 
proprio in questi giorni, di far sentire la propria solidarietà inviando i 
comunicati di sostegno a comitatoperaionordmilano at yahoo.it oppure al fax 
numero 0266171749.

Nel pomeriggio di mercoledì infatti, sulla ciminiera della fonderia è stato 
appeso uno striscione con la scritta: "Metalli, Lares, Innse, Terex, Esab, 
lavoratori precari: più rispetto per i lavoratori!" che suona come un chiara 
dichiarazione per l'unità do tutte le lotte.
Ripercorriamo la storia di queste lotte dal comunicato congiunto dei 
lavoratori delle due fabbriche milanesi:
Lunedì 14 settembre 2009 cinque lavoratori della Metalli Preziosi SpA, 
azienda di Paderno Dugnano specializzata nella produzione di metalli per 
circuiti elettrici e affini, sono saliti sulla ciminiera della fonderia 
della fabbrica. Si tratta di un atto estremo che è l’ultimo di una lunga 
serie dopo che a partire dal dicembre scorso la produzione si è fermata, non 
sono stati più pagati gli stipendi (con mensilità ancora oggi in arretrato) 
e in luglio si è chiesto il concordato fallimentare. Stessa situazione vige 
alla Lares SpA, storica impresa di circuiti stampati. Le due imprese sono 
accomunate dall’avere lo stesso padrone fallimentare, Marcel Astolfi, molto 
più interessato a speculare sui terreni che a produrre.

Le richieste sono le seguenti:

Sul piano immediato, e intendiamo riferirci all’incontro programmato per 
mercoledì 16 settembre al Ministero delle Attività Produttive a Roma, si 
chiedere l’incremento della Cassa Integrazione (sostegno al reddito), 
insufficiente a coprire i bisogni di numerose famiglie, e la sua erogazione 
mensile e non trimestrale (come avviene oggi), a riprova dell’insufficienza 
delle attuali misure di welfare.

Sul piano delle prospettive, il primo obiettivo è la possibilità di 
riprendere il lavoro quanto prima. A questo riguardo, le Rsu Metalli 
Preziosi e Lares SpA dichiarano che:

1. la lotta delle due imprese è unica e inscindibile;

2. non è sufficiente limitarsi a chiedere l’intervento di un imprenditore o 
di un gruppo industriale, pur serio e motivato, in grado di far ripartire 
l’attività produttiva come finora si è svolta. Se ciò avvenisse, e non è 
affatto scontato, il rischio è che la situazione di crisi venga 
semplicemente posticipata nel tempo. Il tipo di produzione è infatti 
sottoposta a crescente e pressante competizione globale, oltre che avere un 
impatto ambientale molto negativo su un territorio fortemente abitato.

3. A tal fine, tenendo conto delle elevate competenze tecniche dei 
lavoratori nel campo della produzione dei circuiti stampati e affini (in 
grado negli anni Novanta di fare “innovazione” per multinazionali come 
Nokia, Siemens, Magneti Marelli, Tecnomasio BB 
), e della lavorazione di 
metalli preziosi e non in varie applicazioni civili e industriali, è 
necessario cominciare a pensare ad un piano industriale nuovo, in grado di 
riconvertire parte o tutta la produzione materiale in servizi avanzati per 
l’elettronica e l’innovazione, a impatto ambientale nullo e a maggior valore 
aggiunto.

4. Ciò potrebbe richiamare l’interesse di nuovi investitori internazionali e 
istituzionali, oggi poco propensi a investire in Italia per la scarsità di 
infrastrutture ad alta tecnologia. E’ necessario al riguardo un maggior 
coinvolgimento degli attori istituzionali, dal comune alla Regione alla 
Provincia, per favorire lo sviluppo di attività ecocompatibili e innovative, 
in grado di sviluppare sinergie con ambiti universitari di ricerca.

La determinazione dei nostri cinque compagni di lavoro è la nostra 
determinazione!| La lotta continuerà finché non ci saranno offerte adeguate 
garanzie di reddito immediato e costante e non ci sarà l’impegno da parte 
del Comune e delle istituzioni preposte a mantenere inalterata la 
destinazione d’uso del terreno a scopo produttivo all’interno di un piano 
industriale che non sia il solito bidone ma presenti caratteristiche di 
stabilità e certezze, con l’obbligo di mantenere in ogni caso le aziende sul 
territorio.





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