[Redditolavoro] NOI NON PIANGIAMO I SOLDATI CADUTI PER UNA GUERRA DI RAPINA IMPERIALISTA

Fulvio fuldigior at gmail.com
Thu Sep 17 22:04:41 CEST 2009


Ricevo, condivido, diffondo.



*NOI NON PIANGIAMO I SOLDATI CADUTI PER UNA GUERRA DI RAPINA IMPERIALISTA*


Per cosa sono morti i soldati italiani? Questa è la prima domanda che
dobbiamo porci, al di là della retorica che in questi momenti sommergerà
l’Italia e che cercherà di nascondere i veri motivi perché questi soldati
con le armi più sofisticate erano in questo Afganistan. I politici, i
pennivendoli del regime, i sindacati confederali, vi racconteranno parecchie
bugie. Diranno in sostanza che i “nostri” soldati sono lì per aiutare le
popolazioni (in sostanza quasi dei missionari), per combattere il
“terrorismo”e per la “pace”.

Quello che nascondono è che i soldati italiani sono in Afghanistan (come
negli altri paesi) per gli interessi politici dell’imperialismo italiano in
alleanza con quello USA.

Per tale motivo partecipano nei vari teatri di guerra alle più orrende
carneficine, non distinguendo gli obiettivi civili da quelli militari,
mietendo numerose vittime anche e soprattutto tra ragazzi/e di giovane età
che hanno la sola colpa di vivere in questi paesi. I militari sono lì per la
volontà da parte del “proprio” paese imperialista il quale e in quell’area
per dominare e spartire il bottino dei profitti insieme agli altri predoni
imperialisti.

I lavoratori non hanno nulla in comune con queste borghesie predatrici e
hanno tutto l’interesse ad opporsi alla partecipazione italiana alla guerra
che si sta combattendo in Afganistan.
Per questo, il primo obiettivo urgente è quello di opporsi a tutte le guerre
e, come denunciamo da tempo, per evitare altri lutti alle famiglie italiane
e alle popolazioni afgane, lottare per l’immediato ritiro delle truppe
italiane in Afganistan e negli altri paesi nei quali sono presenti.
Nessuna partecipazione a lutti patriottici o a mobilitazioni per cause
volute dalla borghesia italiana, così come viene chiesto dai sindacati
tricolori anche nel nostro Ente.



Lavoratori e delegati sindacali dello Slai Cobas della Regione Lombardia

Milano, 17 settembre 2009


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