[Redditolavoro] R: Rif: R: sparate sul pianista
czingc
czingc at gmail.com
Wed Sep 16 19:03:14 CEST 2009
Si riparte si , ma la memoria storica, le esperienze, il vissuto , queste non si
possono dimenticare. La storia passata insegna deve insegnare, si dice per usar
una frase fatta, per non commettere gli stessi errori. Il movimento operaio
quando ha dimeticato la sua storia , ne ha pagato le conseguenze sempre. Se noi
dimenticassimo ( e ce ne stiamo dimenticando) quello che han passato i nostri
padri, zii, e nonni durante il fascismo dalla camica nera, gli epigoni, i pogrom
di allora , oggi tutto sarebbe molto più facile il ritorno ai quei tempi, non
con la camicia nera e col fez, ma con l'ideologia e l'autoritarismo di allora .
I nostri errori, quelli della mia generazione, che non ha vissuto quei tempi ma
che gli è stata insegnata la storia di quei tempi, sono quelli che altrettanto
non abbiamo fatto conla generazione dei nostri figli e nipoti, non a
sufficienza. Se oggi passa con estrema facilità il messaggio dello sporco negro
, marocchino, gay stronzo e zozza lesbica è anche, non solo, ma anche perchè ci
siamo adagiati nella sicurezza che quei tempi non sarebbero ritornati, che , noi
che abbiamo fatto il '68, non l'avremmo permesso. eravamo immuni.
Ma ritornando al tema dei mass-media, non possiamo dimenticare le esperienze di
quei tempi, la cultura, il precipitato di quegli anni, che è patrimonio del
movimento. Se sottovalutiamo la potenza distruttrice nelle coscienze dei
mass-media non avremmo capito un cazzo di questo nostro tempo, di come la destra
e il capitale abbia potuto conquistare le coscienze della classe, di essere
riuscito a far diventare senso comune e coscienza collettiva i temi della
"sicurezza", dell'immigrato, del lavoro precario. E badate che non è un problema
, il problema berlusconi , perchè questo è solo un attore , e dietro questo
attore c'è l'autore, e tolto il berlusconi, il berlusconismo non finisce, ma
continua con altro attore, più bello, più pulito, meno clown e meno puttaniere,
ma altrettanto pericoloso. I mass-media sono lo strumento del potere, perchè
l'esigenza di controllare il corpo ( esigenza del capitale anni '70) si aggiunge
'esigenza del controllo della mente, perchè il lavoro oltre ad essere quello
manuale , delle fabbriche , delle officine, è lavoro delle conoscenze, dei
saperi. Lo sfruttamento non è solo sfruttamento del lavoro manuale, ma il
plusvalore lo si estrae dal lavoro immateriale, dalle menti estirpando non forza
lavoro, ma lavoro delle intelligenze. I mass-media quindi diventano non solo
strumenti di assoggetamento , di assuefazione al potere, ma di assoggetamento
delle menti, assogettamento e controllo, per estrarre plusvalore, non solo
consenso.
Zag(c)
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