[Redditolavoro] ANNO ZERO
Laboratorio Eudemonia
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Sat Sep 12 19:26:04 CEST 2009
Cara Vittoria,
innanzitutto colgo l'occasione per felicitarmi e ringraziarti per un tuo recente intervento teso a ricondurre le distinzioni, per lo più operate dal presente mondo politico per indebolirci, in un unico grande contenitore: l'essere umano.
On 27/08/2009 at 17.18 Vittoria OLIVA wrote:
>Mi pare che se c'è un ORGOGLIO da rivendicare è quello dell' ESSERE
>UMANO, ad di là del maschile e del femminile.... riprendendo, ripetendo ed
>assimilando si finisce coll'essere SPECULARI ad ogni definizione, ruolo,
>categoria, serie, specificazione, che poi è sempre quella già etichettata
>dalla società, pre-stabilita da lei: tu sei uomo, tu sei donna, tu sei
>omosessuale, tu sei povero, tu sei negro, tu sei rom....paradossalmente
>rivendicando l'appartenenza alla categoria imposta dalla società corrente
>si riconoscono di fatto queste categorie, si entra nel discorso
>corporativo, sindacale, e in fine in quello della...Casta.
>
>L'ORGOGLIO VERO E': SONO ESSERE UMANO E COME QUESTO SONO, CONTO VOGLIO
>VALERE!
>
>Perché se non si entra in questa logica che tutte le categorie comprende
>ed unifica poi è scontato che finisci a chiedere ...DIRITTI PARTICOLARI,
>e quindi leggi su leggi, come ce ne fossero poche!
>leggi contro l'omofobia, leggi contro gli stupri, leggi contro le ronde, e
>leggi per le controronde, e leggi per gli infortuni sul lavoro, e leggi
>per la verità e giustizia.....che si sommano a le leggi su come e quando
>bere, su come e dove fumare, su intercettazioni, su telecamere.....su
>pacchi e
>pacchetti e pacconi: risultato: il controllo totale della LEGGE sulle tue
>pulsioni persino.E quando ti fai normare dalla legge, quando deleghi alla
>LEGGE DELLO STATO, la LEGGE ti dirà alla fine come e in che modo, e quando
>e dove essere omosessuale, visto che di questo argomento sto parlando.
Sono idee fantastiche che condivido pienamente. I comunicati che si leggono di solito hanno un valore umano così scarso, come quelli che, ad esempio, reclamano lavoro solo per se stessi, che leggendo queste tue parole qui sopra mi sono rallegrato e perfino commosso, per aver visto il buon senso ancora ben solido esistere su questa povera Terra.
E' meraviglioso perseguire diritti per tutti (insieme ai doveri, s'intende, perché anche i doveri fanno tutt'uno coi diritti). E proprio su questo scopo ci dovremmo concentrare, cominciando col chiedere PARTECIPAZIONE e REDDITO per tutti (non più lavoro ma partecipazione: il tempo del mero lavoro dev'essere dichiarato concluso, altrimenti la democrazia dove sta?).
Tornando ora un momento a:
Vittoria OLIVA wrote:
> ma almeno Iacona e gabianelli come rai news24 qualche servizio, qualche
> informazione la danno, oh che voi pretende di più dall'informazione di
> Stato, ma santoro e Travaglio pussa via! ballarò pure
> da un lato il dottor manetta dall'altro i buffoni di corte!
> vittoria
per quella sensibilità che mi pare, più di una volta, ci abbia accomunato, permettimi di dar ancora una volta risalto ad una distinzione importante: precisamente tra Stato e Repubblica. Se leggiamo quanto complessivamente riportato a questo indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Stato non possiamo non prendere coscienza che Stato e Repubblica sono concetti in netta antitesi tra loro. L'uno non c'entra nulla con l'altra.
E' importante giocare con la mente con questi due termini perché molte sono le conseguenze che se ne possono trarre. In effetti in Italia lo Stato non c'è più dal giorno in cui il referendum stabilì l'avvento della Repubblica. Gli statali non hanno mai sbrogliato questa matassa perché faceva loro comodo far credere che l'Italia fosse rimasto uno Stato. In verità la Repubblica lo ha del tutto sostituito e l'uso della parola Stato, per definire politicamente l'Italia, è da allora del tutto inappropriata.
Ebbene, cara Vittoria, è qui la chiave di volta che ci può far avanzare di duemila anni rispetto ad oggi. E sarebbe semplicemente meraviglioso se volessi far uso della tua stupenda sensibilità per contribuire a mettere bene in chiaro questo ancora oscuro aspetto della nostra società.
Di recente, in questa stessa Lista, Laura ha proposto di organizzare un gruppo di lavoro a seguito del mio intervento Public Work 2.0. Ebbene, quale obiettivo può essere più desiderabile se non quello di ottenere un nuovo sistema economico pubblico, equo e solidale, in grado di garantire un Lavoro Minimo ad ogni cittadino? Basta col chiedere lavoro per i precari della scuola, per i lavoratori di questa o quella fabbrica, per le donne, per i giovani, per chi ha un problema fisico, etc. etc. Siamo tutti esseri umani, come giustissimamente dici tu, Vittoria. E solo riunendoci sotto questa unica categoria possiamo trovare l'energia per vincere.
Ebbene: per affermare la visione di un mondo non più diviso in categorie ed in caste, il chiarimento e lo sviluppo del concetto di Repubblica ed il suo giusto prevalere sulla orrenda parola ed idea di Stato non solo è funzionale ma assolutamente prioritario!
Per cui riprendo e rilancio l'idea di Laura di lavorare insieme, anche ognuno per suo conto ma per uno stesso imaginifico obiettivo. Mi pare di capire che per molti versi noi tre lo stiamo già facendo. Forse è semplicemente bello prenderne coscienza.
Vi ringrazio e saluto carissimamente,
Danilo D'Antonio
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