[Redditolavoro] Orge?
Vittoria OLIVA
huambos at virgilio.it
Sat Sep 5 13:51:01 CEST 2009
ORGE GRANDI ORGE..mini ORGE TOTALI
Povera Italia?
Povero mondo!
O meglio povera umanità che sta sotto il tallone di ferro di chi dice" povera Italia..povera America...povera Kabul...povera Cina...."
Mentre continuano le diatribe buffonesche sul "caso" Boffo, le escursioni e le incursioni risibili di TUTTE
LE PARTI, di moralisti ed antimoralisti, miserandi tutti! sui festini dei "papi" italiani.
Io parlo di...Orge Grandi ,di Orge Totali.
Mi dico, se ne parlo forse anche ad altri è chiaro perché c'è questo clima di violenza di aggressione, di scannamento diffuso e totale, forse si capisce meglio perché tanti stupri, tante aggressioni ai gay, tanti accattoni dati a fuoco, tante sevizie e torture nelle galere e nei Cie. Si Capisce forse che in un Mattatoio Globale ci troviamo, su cui danzano gli...Orgiastici, per i loro affari e con i loro...affari.
Mi trovo a disagio nell'adoperare il termine gazzettiere di ORGIA, perché a me questa parola subito suscita la memoria di Dioniso: il Dio ambiguo per sua natura,ermafrodito più o meno, nato in maniera ambigua, come tanti Dei a cui è dato il compito di redimere l'umanità, in finale è sempre lo stesso mito indoeuropeo che viaggiava coi viaggi dei popoli indoeuropei.; sempre lo stesso Dio dall'incarnazione strana: Dioniso nasce dall'unione di Semele "la terra" con Zeus, per difenderlo dalle ire di Hera, il Padre Eterno salva il feto e la nasconde nella sua coscia, da dove lo partorirà, In India il Dio Soma ebbe la stessa gestazione nella coscia di Indra, in Palestina si incarnò di nuovo in una donna, questa volta ,per riportarlo alla regola della normalità, per "umanizzarlo"e insieme decantarlo dal potere inebriante del vino; il vino in Palestina diventa un patto non di liberazione Orgiastica, ma patto di fraternità, col traditore di prammatica!, per il riscatto della colpa comune originaria.
E' vero mi sento a disagio ad adoperare il termine ORGIA pensando a Dioniso perché l'Orgia Dionisiaca era il tentativo attraverso la trance indotta dal vino, dalla musica, dall'amore di appropriarsi della "alterità": L'ALTRO era il TUTTO, non era il NULLA CHE NULLA VALE; essere altro dall'individuo significava sciogliersi nella TOTALITA', tendere a quella che viene definita "coincidetia oppositorum", ossia unione dei contrari, annullamento delle diversità.
L'estasi dionisiaca è il tentavo della ricerca di una armonia altra, diversa con l'universo intero: abolizione delle differenze tra maschile e femminile, fra l'animale e l'uomo, tra l'uomo e il divino.
il resto su......
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