[Redditolavoro] Mobilitazione della Rete per la sicurezza sul lavoro dopo l'ennesimo infortunio alla Marcegaglia di Ravenna

cobas sc ravenna cobasravenna at libero.it
Tue Oct 20 16:33:41 CEST 2009


Il principale “fattore di rischio” per la sicurezza degli operai è il
profitto dei padroni

 

 

 

La Rete per la sicurezza sul lavoro esprime la sua solidarietà all’operaio
Giuseppe Luzzi, di 51 anni di Porto Torres (Sassari), precipitato, venerdì
scorso, da un ponteggio. Nella caduta di dieci metri ha riportato un grave
trauma addominale e numerose fratture ed ha subito un intervento chirurgico.

Quest’ennesimo infortunio grave conferma che nella fabbrica della presidente
della Confindustria c’è un’emergenza-sicurezza e che, ancora una volta,
dalle forze sindacali esistenti all’interno non la si vuole affrontare
seriamente.

E’ emergenza-sicurezza perché si continua a lavorare in un sistema di
appalti e subappalti dove la sicurezza è un’ostacolo ai ritmi di lavoro che,
in questo caso, riguardano la costruzione del nuovo impianto di zincatura
(l’operaio è dipendente di una ditta mantovana, la Omicron's di Serravalle a
Po a cui era stato subappaltato l'intervento da parte della Danieli Group a
cui la Marcegaglia aveva affidato i lavori), perché, come conferma il
sopralluogo della medicina del lavoro,  nell'allestimento del cantiere non
sarebbero state adottate tutte le misure necessarie ad eliminare i fattori
di rischio, perché manca la formazione per gli operai (l’operaio non era
agganciato con la cintura), perché il sistema di comando padronale non è che
manchi di coordinamento sulla sicurezza, ma semplicemente perché si basa sul
profitto esclusivo. 

E’ forse un caso che padron Marcegaglia sarà processato a Ravenna l’11
novembre prossimo per una serie di infortuni accaduti nello stabilimento fra
il 1996 e il 2003 (di cui uno è avvenuto il 14 gennaio 2003 e perse la vita
l'operaio Antonio Rauso, di appena 28 anni, assunto con un contratto di
formazione lavoro nel reparto zincatura)?

La presidente della Confindustria  e padrona dello stabilimento di Ravenna
(“fiore all’occhiello” per tutte le amministrazioni di “sinistra” a livello
locale) ha sborsato ingenti risorse per potenziare le linee ed aumentare i
suoi profitti ed è la stessa che ha chiesto al governo Berlusconi di
rivedere il Testo Unico: troppe sanzioni, troppi controlli!

Inoltre la firma del contratto separato rappresenta un duro attacco alla
condizione degli operai metalmeccanici che avrà conseguenze ancora pesanti
dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. 

La parola adesso spetta agli operai con gli scioperi con una piattaforma che
difenda il diritto alla sicurezza, il miglioramento del Testo Unico,
l’elezione e il potenziamento degli RLS. 

 

 

Rete Nazionale per la sicurezza sul lavoro- Ravenna

c/o Slai Cobas per il sindacato di classe via G. Di Vittorio, 32 (Bassette)

tel. 339/8911853 e mail: cobasravenna@ libero.it

 

 

 

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