[Redditolavoro] PUNTANDO SU POUND

Vittoria OLIVA olivavittoria at virgilio.it
Fri Oct 16 15:48:46 CEST 2009


PUNTANDO SU POUND
E' un caso che dopo Morucci Lilin a Casa Pound?
Io non credo proprio; gli accadimenti hanno una loro logica non fortuita.
Ora qui non voglio parlare del "tema "della riconciliazione nazionale ma piuttosto del substrato culturale e politico che sta a monte di questa pretestuosa riconciliazione. 
Non voglio nemmeno affrontare la questione dell'editoria, dei libri masticabili e digeribili, instant: sia di "destra" o di "sinistra": insieme a quelli di Vespa e Veltroni ci stanno bene pure quelli di Morucci, di Battisti, perché no? ed anche di Lilin.
C'è posto per tutti: è la democrazia!

Non trovo strana la successione di Morucci e Lilin, perché in finale la espressione di una stessa mentalità sono.
Intanto puntualizzo una cosa, prima della... puntata a Casa Pound è successo qualcosa di più importante.
Il 24 Novembre 2008 Morucci ed Andreotti si strinsero la mano.Il rappresentante dello Stato e Il rappresentante delle BR si strinsero la mano in  un salotto....borghese.

http://www.corriere.it/politica/08_novembre_24/andreotti_moretti_b10bd5d0-ba08-11dd-9dc5-00144f02aabc.shtml

 nulla di stupefacente, del resto anche Toni Negri incassa complimenti nei salotti ,e non solo, persino da Cossiga.: c'è forse una libreria di alto livello che non ha un testo di Toni Negri?
Ma torniamo a Morucci che nello storico incontro ebbe modo di dire "Il presidente Andreotti è fin troppo indulgente verso le Brigate Rosse. Forse troppo. Dubito che in quel momento lo Stato potesse reagire diversamente da come fece".
E ci ha pensato lui ad essere meno indulgente...passando a Casa Pound,  con tanto di conferenza in diretta su radio Bandiera Nera.
Il libro che Morucci presentava era "Patrie galere" un libro cioè che descriveva l''universo carcerario, la sostanza politica il nocciolo del libro è che la galera è  un mondo a sé, a parte, avulso dal contesto generale sociale, con le sue regole che sono una versione esagerata delle regole del fuori, a volte grottesca persino.
Una operazione REAZIONARIA, a mio modo di vedere, perché il carcere non è altro che lo sbocco finale del TOTALE CARCERE SOCIALE, e semmai le regole, le normative carcerarie si sperimentano in galera per poi essere estese alla totalità del carcere sociale.Prendiamo le forme di controllo, è evidente a tutti come si stiano amplificando ed allargando nel carcere sociale, come divengano sempre più pervasive: dall'uso degli psicofarmaci alle telecamere, ed in finale cosa è un quartiere dormitorio se non una galera transitoria?  Prendiamo un altro esempio importante: il lavoro, ebbene le normative del lavoro carcerario sono di fatto estese anche ai lavoratori che stanno nella galera fabbrica del generale carcere sociale. 
C'è, in questo libro,  una deformazione della realtà che alimenta in sostanza l'esclusione, che si integra all'esclusione, in maniera ipocrita.
A parte il fastidio personale che può avere una stramba come me, che magari è stufa di queste prime donne che stanno sempre a rivangare sul passato: non che la memoria non sia importante, ma almeno deve essere lucida e deve  pure vedere  come si riallaccia o si distanzia dal presente,altrimenti: solo  esercizio autoreferenziale; mi spiego con più chiarezza: in tempi in cui tutti viviamo, tutto un proletariato multi etnico vive! una relegazione così TOTALE si può solo perennemente reiterare delle esperienze del passato quando qui milioni di esseri umani sono in fuga, crepano nei Cie, nei deserti, nei Tir?
quando di contro altri relegati nei posti di lavoro crepano 2 3 4 al giorno, e quelli che non crepano nel lavoro galera, crepano poi in altro modo al ritorno a sera? Quando fogli di via, denunce, sgombri, 41tulps, ammonimenti, telecamere cimici. CARCERE SOCIALE INSOMMA!. Un Carcere sociale che ha nel suo Pil un miliardo di morti di fame.
E' una operazione reazionaria, che guarda al passato ammantandosi di modernità fasulla: e in che posto si può fare se non a Casa Pound?

La stessa logica trovo nel libro del momento "Educazione Siberiana" e pure lì c'è un mito di un passato che fa a pugni col presente, coll'attuale:
e la TRANSNISTRIA, regione sconosciuta ex sovietica, diventa il mito del nuovo millennio, dalla transinistra alla Transnistria...passando per Casa Pound, tanto il Trans-ito va di moda ora!
Di cosa parla questo libro? di un mondo ancestrale  di una..protosocietà che si vorrebbe far passare come comunista arcaica o anarchica magari.  Dove il giovane si "faceva le ossa" , si esercitava nel "fight Club" e lì avveniva la sua educazione sentimentale e di tutto il resto.
In effetti però si tratta di una società patriarcale, sottoposta alle regole degli ANZIANI: una società chiusa, assoggettata al comando degli ANZIANI che poi si spartivano il bottino, paritariamnete, dice il narratore (sono troppo scafata per crederci, dove ci sono i capi: quale parità?).Con delle regole ed una gerarchia ferrea, regole che venivano persino scritte sul corpo coi tatuaggi.
Il Corpo diventa il glossario delle regole imposte  dal Clan. Mi sorprendo a notare come il corpo e i corpi poi siano le vittime prime di queste NORME, GIURIDICHE in finale; si incomincia a punire il proprio corpo, illudendosi di esaltarlo e poi si passa ad infierire sui corpi altrui.
Attenti a questo passaggio, io dico, perché forse ci spieghiamo la verità profonda di stupri e violenze, di razzismo, di omofobia e della guerra anche.
Se non ami il tuo corpo non ami nemmeno i corpi degli altri.Quale profonda differenza con i corpi alla...videocrazy?

A me  che sono  una comunista "soggettivista" le regole e le gerarchie non stanno bene.
LE REGOLE DELLE GERARCHIE SONO REAZIONARIE E VANNO SOPPRESSE!
Io voglio camminare guardando avanti, non con il mito del passato,  guardando all'olicorno che pare che non c'è, ma se gli dai forza c'è, non voglio  camminare  colla testa voltata indietro.
Dicono che questo libro ha grande presa sui i giovani compagni: che dei giovani in tempo di Banlieuse, in tempo di bande multietniche metropolitane, in tempo di Detour , si esaltino per certi miti briganteschi, militaristi e soggiacenti alle regole degli Anziani mi lascia perplessa.
Fra i due testi non so quale è il peggiore, nella Transnistria "se si sbagliano i modi e i tempi di una risposta, si paga con il sangue e con l'umiliazione".
Della Transinistra troppo si parla a vanvera, per me!

Cosa esce fuori da questa specularità di due testi che paiono così..radicalmente diversi ed opposti?

Il peana alle GERARCHIA CHE IMPONE LE REGOLE, e in finale che la GIUSTIZIA si esprime sempre attraverso punizioni, si sostituisce la giustizia dello Stato con la giustizia di un CLAN.

NESSUNA MERAVIGLIA CHE I DUE LIBRI SIANO PRESENTATI A CASA POUND, e dove dovevano essere presentati scusate? almeno spero!

Quello che mi stupisce è la confusione, ma diciamo chiaramente l'ingoranza che c'è in merito alla insubordinazione e alla rivolta, almeno  in Italia.
Perché i ragazzi della via Paal ci sono sempre stati! e ogni gioco infantile o no ha le sue regole, come la vita, in finale, ma sono regole che si scelgono, e se ci sono ruoli: i ruoli ci sono per mera logistica per la riuscita del gioco.
Comunque a me queste operazioni "letterarie" fanno molto piacere perché cosa esce sempre fuori? esce fuori cosa è la democrazia borghese. La libertà di espressione si trova a....Casa Pound!

Ed un saluto invece a tutti gli sciuscià a tutti i ragazzi della via Paal, non miti, non mitizzati e  senza miti di ieri e di oggi.
vittoria 
L'Avamposto degli Incompatibili

http://controappunto.splinder.com/

http://www.youtube.com/watch?v=xXLF-GUgwjw&feature=related
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