[Redditolavoro] CRITICA ALL'INFORMAZIONE "LOCALE" E DI PARTE, 2 ESEMPI

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Thu Oct 1 11:25:09 CEST 2009


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Lunedì 28 settembre alla Costan di Limana (BL), un moderno stabilimento che produce celle frigorifere e frigoriferi industriali e commerciali, quindi in un settore di medio-alta composizione organica di capitale, è accaduto un infortunio molto grave.

Nella mattinata, un operaio bellunese di 43 anni è stato travolto da un carrello di trasporto interno. Nella caduta ha riportato frattura della ottava vertebra della colonna dorsale. L'operaio lavorava per una ditta di termoidraulica che stava eseguendo lavori all'interno dello stabilimento.

Immediatamente è calato il silenzio sulla vicenda. Addirittura, il giorno dopo, un operaio nostro iscritto, in vertenza con l'azienda per una contestata dall'INPS prescrizione di malattia, non è riuscito a saperne nulla di più.

L'unico giornale che ne ha parlato, il Corriere delle Alpi, non ha nemmeno fatto il nome dell'azienda di cui il lavoratore, in prognosi per 60 giorni, è dipendente.

Il Gazzettino, quotidiano di area confindustriale, non ha dato la notizia, mentre il Sindaco di un comune della provincia bellunese, della Lega, ha avuto spazio in prima pagina per dire che "tutta questa gente è uguale" , si stava riferendo ad un vu'cumprà nordafricano scoperto in una località dove era stato "bene accetto", a rubare in una casa. La fraseologia razzista del Sindaco di questo paese dell'Alpago, è stata riportata senza alcun commento dal quotidiano filopadronale.

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Adesso la CGIL, che sviluppa il suo lavoro nel territorio prevalentemente con i CAF, e che ben sappiamo non arriva certo a coprire nemmeno a livello di informazione, le necessità dei lavoratori soprattutto immigrati ma non solo, della stessa Riviera del Brenta, zona antifascista storicamente, e tantomeno di altre zone, si propone di costituire del "Comitati di disoccupati", facendo riferimento all'esperienza di Napoli (cfr.Nuova VeneziaMestre 1.10.2009 A.Abbadir, "Ecco i gruppi dei disoccupati organizzati").

Solo che le lotte dei disoccupati organizzati di Napoli, che abbiamo ripreso proprio ad esempio sin dal dicembre dell'anno scorso quando abbiamo fatto la proposta delle liste di lotta a livello territoriale, le lotte di Napoli dicevamo, non hanno nulla a che vedere con la logica burocratica e verticistica propria della CGIL.

Nulla di negativo, anzi, se in CGIL si cercano di acquisire e mutuare percorsi ed esperienze storiche che NON appartengono alla storia della triplice sindacale confederale, ma bensì alla Storia dei movimenti di lotta degli anni '70 e successivamente, dei Cobas e dei sindacati autorganizzati come il nostro.

Viene da pensare però come mai la "Nuova VeneziaMestre", che dice di fare informazione obiettiva, quando di questi temi ne discutono decine di lavoratori disoccupati immigrati ed italiani come a Spinea il 21 dicembre dell'anno scorso ed in altre nostre occasioni di pubblica riunione, tace, mentre per la sola "parola" di un dirigente confederale, scatta articolo con tanto di numero di telefono.

Vogliamo dire a questi signori della "informazione" che la devono smettere di essere succubi della grandi organizzazioni e che devono cercarsi le notizie dove ci sono, tra i proletari ed i diseredati.

SLAI COBAS per il sindacato di classe - Venezia

1.10.2009
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