[Redditolavoro] Fw: [BSF] BERLUSCONI E POTENTI IMPUNITI, POVERACCI IN GALERA.
Massimo Reggiani
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Sat Nov 14 23:46:08 CET 2009
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Subject: [BSF] BERLUSCONI E POTENTI IMPUNITI, POVERACCI IN GALERA.
ULTIMA ORA:
BERLUSCONI E POTENTI IMPUNITI, POVERACCI IN GALERA.
NECESSARIA MOBILITAZIONE PER CACCIARE IL GOVERNO.
(12 Novembre 2009)
La cosiddetta "riforma della Giustizia" si risolve nell'ingiustizia più
clamorosa : impunità per legge di Berlusconi e di una nutrita corte di
criminali della finanza e della truffa ( Parmalat in testa); punibilità di
migranti e poveracci. Non si tratta solamente della più spudorata
autoassoluzione di Berlusconi- in un volgare mercimonio tra Berlusconi e
Lega- ma del manifesto pubblico della "disuguaglianza di fronte alla legge".
Tanto più significativo nel giorno stesso in cui il governo annuncia una
nuova detassazione delle imprese e dei profitti ( Irap e Ires), mentre nega
ogni reale riduzione fiscale a salari e pensioni.
Di fronte a tutto questo non bastano iniziative parlamentari di contrasto.
E' necessaria una mobilitazione radicale e di massa in tutto il paese, a
carattere prolungato, che si ponga l'obiettivo della cacciata di Berlusconi.
Una mobilitazione che unifichi e raccolga contro Berlusconi tutte le ragioni
sociali colpite dalla crisi e offese dal governo, saldando nel più ampio
fronte di massa rivendicazioni democratiche e di classe, nella prospettiva
di un'alternativa vera. Se non ora, quando?
Marco Ferrando
Segue:
Newsletter PCL 14 novembre 2009
PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI
FOCUS /1
IL comunismo, a 20 anni dalla "caduta del muro di Berlino", resta la
prospettiva di liberazione dei lavoratori e l'avvenire dell'umanità.
20 anni fa la crisi del regime della Germania dell'Est e di quello della
stessa Unione Sovietica faceva sì che le masse di Berlino Est abbattessero
il muro che separava le due parti della capitale tedesca, visto come simbolo
di oppressione politica e nazionale. Di lì a due anni l'Unione Sovietica
sarebbe a sua volta crollata.
In realtà quello che crollava 20 anni fa non era un vero e compiuto
comunismo o socialismo. Era il prodotto di un degenerazione del tentativo di
costruire una nuova società liberata da sfruttamento e oppressione, una
degenerazione che ha il nome di stalinismo. Per cui nei paesi dell'Est
esistevano dei regimi che combinavano importanti e reali conquiste sociali-
grazie all'abolizione della proprietà privata del sistema produttivo e
finanziario - con un oppressione politica e sociale funzionale al dominio di
una casta burocratica. La stessa che è poi stata, nella maggioranza di
questi paesi, lo strumento della restaurazione del capitalismo e la
componente principale della nuova borghesia sfruttatrice.
Questo sviluppo non è giunto inaspettato per i veri comunisti: già nel
lontano 1938, Leone Trotsky, il principale dirigente, insieme a Lenin, della
rivoluzione russa del 1917 e il più grande avversario dello stalinismo
scriveva " Il pronostico politico[ per l'URSS] ha un carattere alternativo:
o la burocrazia, diventando sempre di più l'organo della borghesia mondiale
nello Stato Operaio, distrugge le nuove forme di proprietà e respinge il
paese nel capitalismo, oppure la classe operaia schiaccia la burocrazia e si
apre la via verso il socialismo." CONTINUA
http://www.pclavoratori.it/files/index.php?c3:o1515:e1
FOCUS /2
IL PCL ADERISCE E PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
DELLA CGIL DEL 14 NOVEMBRE.
(12 Novembre 2009)
Il Partito Comunista dei Lavoratori ( PCL) aderisce e partecipa alla
manifestazione nazionale promossa dalla CGIL a Roma il 14 Novembre attorno
ai temi del lavoro e della crisi. Ma porterà nella manifestazione una
proposta di svolta dell'azione sindacale e politica delle sinistre. Non è
più possibile continuare a coprire con manifestazioni occasionali e
simboliche l'assenza clamorosa di qualsiasi iniziativa generale di lotta:
consentendo di fatto a Confindustria e governo di proseguire la propria
offensiva devastante.
Per questo rilanciamo la proposta appello, rivolta all'insieme delle
sinistre sindacali e politiche, per un coordinamento nazionale di tutte le
aziende in lotta; per l'occupazione di tutte le aziende che licenziano,
sull'esempio dei lavoratori Eutelia; per uno sciopero generale vero, a
carattere prolungato, a favore innanzitutto del blocco dei licenziamenti e
dell'estensione degli ammortizzatori sociali.
Il PCL ha avviato su questa proposta un pronunciamento operaio nazionale
presso le aziende in crisi
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
FOCUS /4
LA DEMOCRAZIA NEL PARTITO BOLSCEVICO
COME STALIN HA STRANGOLATO IL PARTITO
( di Eugenio Gemmo Direzione Nazionale PCL )
La degenerazione burocratica , iniziata nella prima metà degli anni 20, in
Urss non trova la sua causa fondamentale nel malfunzionamento del partito.
L'involuzione sovietica trova, soprattutto, ma non solo, le sue origini
nelle contraddizioni oggettive internazionali ( fallimento dei processi
rivoluzionari in Europa, accerchiamento capitalistico, ecc) e della società
sovietica ( ricerca di stabilità sociale, il crescere dell'apparato ecc). Ma
sarebbe un errore, un grave errore, sottovalutare il peso politico delle
"scelte di partito" nel processo di burocratizzazione dello stesso. E'
indubbio che se alcune correnti, uomini, gruppi dirigenti in determinati
momenti storici avessero avuto un atteggiamento e una sensibilità diverse
probabilmente il processo degli eventi non avrebbe assunto le stesse forme.
IL PARTITO SOTTO LA GUIDA DI LENIN DAL 1903 AL 1916
Tutti converranno, probabilmente, che il principio di un'ampia democrazia
implica le seguenti condizioni necessarie: in primo luogo la completa
pubblicità e, in secondo luogo, l'elettività di tutte le funzioni... 1
La storia del partito bolscevico al contrario di quanto la falsa
storiografia stalinista ha tentato di far apparire è la storia di un partito
aperto alla discussione e non al monolitismo fatto cieca obbedienza al capo.
Sin dalle sue origini il partito di Lenin ha avuto un percorso
caratterizzato di scissioni, ricomposizioni e lotte intestine.
Nel 1903 durante il secondo congresso della Socialdemocrazia Russa tenutosi
a Bruxelles e a Londra si creò la prima frattura all'interno del partito. Le
divergenze nacquero, quando nel congresso si pose la questione dello
statuto. Da un lato vi era la maggioranza ( bolscevichi in russo) guidata da
Lenin che affermava :"E ' considerato membro del partito chiunque ne accetti
il programma e lo appoggi sia materialmente che con la partecipazione
personale, all'interno di delle organizzazioni di partito".2
Dall'altro lato vi era la minoranza ( menescevichi in russo) che con Martav,
il suo leader, affermava." E' considerato membro del partito chiunque ne
accetti il programma, lo appoggi materialmente, e presti una regolare
cooperazione personale sotta la direzione di una delle sue organizzazioni".
Questa differenza può sembrare una differenza di poco conto, ma in realtà la
proposta di Lenin era rivolta ha forgiare un'organizzazione di quadri,
centralizzati, pronti ad egemonizzare il futuro processo rivoluzionario.
CONTINUA
http://www.pclavoratori.it/files/index.php?c3:o1520:e1
tel. 388/6184060
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. Provinciale di Bologna
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pcl.bologna at virgilio.it
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