[Redditolavoro] R: Ravenna, in piazza i lavoratori delle coop sociali
usiait1 at virgilio.it
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Thu May 21 21:36:17 CEST 2009
L'Unione Sindacale Italiana e il Coordinamento operatrici e operatori
del terzo settore (coop sociali, aziende ed enti e associazioni del
terzo settore), strutture autorganizzate e di lotta presenti da anni
sul territorio locale e nazionale, solidarizzano con le operatrici e
gli operatori di sostegno in sciopero il 22 maggio a Ravenna.
Diventa
importante mettere in piedi una RETE DI COLLEGAMENTO DIRETTO tra
situazioni locali di lavoratrici e lavoratori del terzo settore e delle
coop sociali per arrivare ad un efficace COORDINAMENTO NAZIONALE
AUTORGANIZZATO. Proposta che abbiamo lanciato e sostenuto già l'anno
scorso, in occasione dello sciopero del 4 aprile 2008 con
manifestazione nazionale a Roma, che per la prima volta dopo anni
vedeva cgil cisl e uil mobilitarsi nel settore delle cooperative
sociali e con una presenza significativa in piazza del coordinamento e
di realtè e singoli-e che si riconoscevano nella pratica
dell'autorganizzazione sindacale e nella democrazia diretta. Situazione
embrionale che arrivò in quella giornata fino ad operare una
contestazione sonora (senza incidenti e senza nessuno "scivolato"...)
in occasione dell'intervento di Podda della Cgil Funzione Pubblica, con
uno spiegamento di un servizio d'ordine confederale dove in prima fila
si riconoscevano molti esponenti della sinistra sindacale (quella con
la quale molti di noi si ritrovano nelle trattative sindacali...)
romana.
In quel frangente abbiamo preso diversi contatti con altre
situazioni locali, ancxora deboli e frammentate che non ci permisero di
fare alcun tipo di forzatura per mettere in piedi il coordinamento
nazionale. Forse i tempi iniziano ad essere maturi perchè per lo meno
si metta in piedi una rete di collegamento finalizzato ad un percorso
di coordinamento di situazioni locali, come efficacemente si sta
facendo con la rete nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi
di lavoro.
Un passaggio che per esperienza diretta abbiamo rifiutato,
perchè inutile e troppo controllato dai sindacati concertativi è stato
il percorso delle Rsu, preferendo la messa in campo di comitati
autorganizzati e strutture di lotta, che hanno avuto come sponda le
strutture autorganizzate (come per esempio la Usi, ma non solo) e che
hanno visto in molti casi il loro riconoscimento tramite RAPPORTI DI
FORZA come Rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) e con le procedure
per la elezione in diverse cooperative dei RLS (Rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza) anche se in alcune coop osteggiate dai
Presidenti o da Cda, perchè non addomesticate e non pronte a firmare o
a coprire inadempienze, sfruttamento o precarietà.
Nel ribadire che i
lavoratori e le lavoratrici delle coop sociali e del terzo settore
DEVONO RIPRENDERE LA PAROLA E AUTORGANIZZARSI, esprimiamo il nostro
sostegno alle rivendicazioni del personale che lavora a Ravenna e allo
Slai Cobas per il sindacato di classe, con il quale ci ritroviamo nel
concreto delle lotte e in sintonia per una vera rappresentanza diretta
delgi interessi collettivi e di classe anche in questo settore.
Coordinamento terzo settore di Roma e mail coord.terzosettore at email.it
Unione Sindacale Italiana - commercio turismo e servizi nazionale -
settore cooperativo
e mail usiait1 at virgilio.it info at usiait.it
----Messaggio originale----
Da: cobasravenna at libero.it
Data: 21-mag-
2009 14.41
A: "redditolavoro"<redditolavoro at lists.ecn.org>
Ogg:
[Redditolavoro] Ravenna, in piazza i lavoratori delle coop sociali
Oggi tocca agli educatori di sostegno, e domani?
Ci vuole lo
sciopero di tutti i lavoratori delle cooperative sociali
a sostegno
della vertenza degli educatori nelle scuole ma che abbia al
centro la
lotta contro la precarietà di chi lavora nelle coop sociali
Lo
Slai cobas per il sindacato di classe di Ravenna (cooperative sociali)
è
a fianco degli educatori di sostegno che scenderanno in piazza il 22
maggio
a Ravenna. E necessario lottare fino al ripristino del
precedente appalto
che riconosceva i 5 giorni di copertura agli
educatori di sostegno in caso
di assenza dei bambini e dei ragazzi
assistiti.
Ma non basta.
L'attacco al salario degli educatori di
sostegno delle cooperative sociali
di Ravenna è l'ennesimo attacco alla
condizione di chi lavora nelle
cooperative sociali, fatta di tagli
precarietà e bassi salari, contratti e
accordi sindacali firmati al
ribasso.
Questa è la situazione dei lavoratori delle coop sociali
che lavorano nei
servizi socio-assistenziali-educativi di Ravenna,
fiore allocchiello di
questamministrazione comunale!
E allora
diciamo chiaramente ai politici del Comune di Ravenna (che
partecipa
al Consorzio dei servizi sociali) che non li voteremo alle
prossime
elezioni se non accoglieranno le richieste dei lavoratori delle
coop
sociali!
Questa vertenza degli educatori di sostegno ha bisogno di
uno sciopero
totale di tutti i soci delle cooperative sociali, per non
lasciare soli
questi lavoratori che vivono sulla loro pelle una
condizione di precarietà
che la logica degli appalti estende a tutti i
lavoratori.
Sono le stesse cooperative sociali come Il Cerchio e
Progetto Crescita,
aderenti al Consorzio Selenia, che firmano gli
accordi: perchè quindi
lasciarle fuori dalle proprie responsabilità?
Noi pensiamo che la lotta vada fatta esplicitamente anche contro di
loro.
Ma dobbiamo una volta per tutte fare chiarezza se vogliamo
qualche risultato
e avanzare. Ci vuole una nuova rappresentanza
sindacale dei lavoratori
delle coop sociali, togliendo il velo
dell'ipocrisia ai sindacati
confederali. Se si continua a delegare ai
confederali, la nostra condizione
lavorativa non potrà cambiare: i
salari bassi sono frutto della loro linea
concertativa, sono loro che
firmano i contratti con le direzioni delle coop,
sono loro che non
combattono il sistema delle gare d'appalto, sono loro che
non si
oppongono ai contratti a termine nelle coop sociali, sono loro che
dal
1992 non hanno più indetto le elezioni RSU nelle coop sociali.
In una
parola cogestiscono lo sfruttamento di noi lavoratori mantenendoci
nella più totale precarietà. Da questa vertenza i confederali hanno
tagliato
fuori persino gli educatori di sostegno degli altri comuni
fuori Ravenna: se
per loro oggi hanno appalti migliori vivono comunque
una condizione
precaria.
Noi dello Slai cobas per il sindacato di
classe lanciamo un appello ai
lavoratori delle coop sociali in sciopero
il 22 maggio a Ravenna ad
organizzarsi con noi da subito per
riprenderci con la lotta questa vertenza
e costruire COBAS in ogni coop
sociale.
SLAI Cobas per il sindacato di classe cooperative sociali-
Ravenna
Sede legale e nazionale: Taranto v. Rintone, 22 telefax
099/4792086
347/5301704 e mail: <mailto:cobasta at fastwebnet.it>
cobasta at fastwebnet.it
Sede provinciale: Ravenna v. G. Di Vittorio,
32. Tel: 339/8911853
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