[Redditolavoro] g8 torino
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Wed May 20 07:21:12 CEST 2009
riceviamo e condividiamo
G8 University students Torino: un’altra battaglia contro il capitale!
Già l’8 e il 9 Maggio a Palermo, in occasione della “prima parte” del g8
University students,
studenti e lavoratori scesero in piazza contestando in maniera incisiva e
determinata il summit, attaccando la zona rossa e resistendo alla carica
della polizia.
Ieri e oggi Torino ha visto un’altra ampia mobilitazione con la
partecipazione di studenti venuti da tutta Italia e non solo.
La mobilitazione da Palermo a Torino è un segnale che ha un duplice
significato:
innanzitutto che il movimento studentesco di opposizione al governo e ai
governi imperialisti del g8 è risorto dalle ceneri del temporaneo riflusso
iniziato seguito alla due giorni della Sapienza dello scorso Dicembre.
In secondo luogo gli studenti sono tornati in piazza più determinati,
agguerriti e carichi di rabbia.
La generazione dei giovani ribelli scesa oggi a Torino contesta le politiche
globali delle potenze imperialiste in materia si scuola ma anche l'insieme
delle politicheimperialiste basate sullo scaricamento della crisi sulla
pelle dei proletari e dei popoli, sull’aggressione militare ai popoli del
mondo per assicurarsi lo sfruttamento delle risorse e il controllo geopolito
del mondo.
La gioventù di mezza Europa è stata presente anche a Strasburgo in occasione
del convegno della Nato ingaggiando una battaglia durata più di due giorni
contro la repressione congiunta francese e tedesca e con l'appoggio della
popolazione e dei giovani proletari locali.
In Italia in particolare il movimento reale d’opposizione ,in cui i giovani
hanno un forte peso specifico, ha partecipato a tutti i vertici G8
preparatori di quello finale di luglio che si terrà a l’Aquila.
Le borghesie imperialiste e i loro governi sono stati contestati in tutte
queste occasioni da nord a sud mostrando un filo rosso lega i giovani
ribelli e rivoluzionari da Atene a Parigi, da Londra a Strasburgo, da
Palermo a Torino verso il G8 dell’Aquila.
Tale opposizione è necessaria contro un sistema che conduce un attacco
sfrenato oltre che ai lavoratori alle masse popolari, anche agli studenti
per mezzo di decreti e leggi che limitano il diritto di studio tagliando
fondi alla ricerca e all’istruzione pubblica e privatizzando sempre di più
e mercificando il sapere per ricavare profitto. Gli stati imperialisti
rispondonocon la repressione contro chi protesta.
Ovunque i potenti,rinchiusi nei loro palazzi per ratificare la loro azione
comune, sono assediati e costretti a farsi difendere dai loro servi in
divisa ricorrendo sempre più alla militarizzazione dei territori e delle
città, alle illegittime e insopportabili zone rosse, sospendo
temporaneamente i pochi diritti democratici che ancora non hanno violato
“legalmente”.
L’arroganza dei potenti è tale che essi hanno proposto agli studenti
contestatori del summit di partecipare in extremis, invitando una
rappresentanza con il chiaro scopo “disperato” di fermare l’opposizione
radicale di piazza che già il giorno precedente aveva lanciato forti
segnali.
La stessa arroganza che pochi giorni prima aveva decretato la chiusura degli
spazi dell’ateneo agli studenti…
Veramente pensano che il movimento degli studenti possa farsi corrompere
così facilmente?
Il G8 non può essere un interlocutore credibile perchè non legittimo, esso
ha lo scopo di decidere e imporre politiche atte a distruggere lo stato
sociale e la scuola pubblica nel nome del profitto della minoranza
sfruttatrice e parassita.
Per questo il movimento non può essere complice di tale meccanismo e/o
cogestore.
Il movimento studentesco può avere la possibilità di cambiare il proprio
futuro essendone l’artefice e il protagonista: ovvero partecipando
attivamente allo scontro di classe nelle strade, misurandosi con le forze
che difendono il privilegio e lo sfruttamento.
Anche a livello teorico è necessaria una rottura netta con le idee legate
alla classe dominante.
La mobilitazione di oggi dimostra che il movimento non ha bisogno di
elaborazioni quali “l’autoriforma” per crescere e rafforzarsi.
Serve invece la costruzione sempre più estesa e organizzata dell'opposizione
reale per rovesciamento dei governi e del loro poter statale
Senza Rivoluzione politica e sociale non ci può essere cambiamento radicale
e netto, bisogna rompere con qualsiasi tipo di attitudine “riformista” anche
se dipinte apparentemente con una fraseologia “di sinistra”.
È quantomeno ingenuo pensare che gli studenti possano essere artefici e
protagonisti del cambiamento radicale dell’organizzazione dell’istruzione e
del sapere, facendosi parte integrante della struttura attuale con corsi
alternativi valutati in cfu così come è impensabile poter cambiare l’organizzazione
dell’istruzione lasciando inalterato il sistema di produzione capitalista.
È il concetto stesso che esprime il cfu che deve essere rovesciato non
riformato o migliorato.
Solo con la lotta e dall’esperienza e insegnamenti che si traggono da essa,
si può contribuire ala battaglia generale di trasformazione
a ecc.
Aprire una nuova dialettica interna al movimento per rafforzare il movimento
stesso su basi di classe e anticapitaliste e coordinare le forze combattive
e rivoluzionarie all’interno del movimento studentesco.
la ribellione non si processa….. ribellarsi è giusto!
Verso la contestazione del G8 dell’Aquila!
Red Block
20-5-09
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