[Redditolavoro] taranto e : fiat torino

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Mon May 18 08:33:53 CEST 2009






 strumentale odiosa e sfrenata campagna anti SLAI COBAS per mettere a tacere la protesta operaia contro padron fiat governo e direzioni sindacali confederali
la verità dei fatti nelle foto video e comunicato nazionale

lo slai cobas per il sindacato di classe taranto - che pure come si sa ha delle divergenze con lo slai cobas nazionale- conduce da oggi una campagna per la verità sui fatti di torino

martedì 19 ore6 a tutte le portinerie ilva e appalto taranto volantinaggio e cartelli

martedì 19 ore 18.00 sede slai cobas via rintone 22 taranto incontro con la stampa e le tv locali

slai cobas per il sindacato di classe taranto
coordinamento provinciale
cobasta at fastwebnet.it
347-1102638



















 diffondere ovunque stampa e fabbriche questo comunicato con nostra dichiarazione


dichiarazione di sebastiano lamera  cobas dalmine per  il sindacato di classe presente alla manifestazione di torino

"parto dal fatto rinaldini che comunque si è verificato in quanto negato parola a operai slai cobas deportati a nola
poi tenuto comizio delledonne che ha invitato piu volte rinaldini a salire sul palco per parlare mentre continuava la discussione con alcuni fiom che sono intervenuti...gravissime e del tutto infondate strumentali e provocatorie le accuse contro la slai cobas di "azione squadrista"

slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
17-5-2009

SLAI COBAS sindacato dei lavoratori autorganizzati intercategoriale Sede legale: Via Masseria Crispi 4, 80038 Pomigliano d’Arco (Na), tel.fax: 081/8037023, @mail: cobasslai at fastwebnet.it Sede nazionale: Viale Liguria 49, 20143 Milano, tel.fax 02/8392117, @mail: slaimilano at slaicobasmilano.org 

Comunicato stampa 

Nessuna aggressione a Rinaldini! 

Provocatori tra i confederali innescano il parapiglia 

OCCORRE UNA LOTTA UNITARIA DEI LAVORATORI CONTRO LA FIAT 

E I LICENZIAMENTI PROGRAMMMATI DA MARCHIONNE! 

Senza nemmeno contattarci per confrontare la nostra versione dei fatti, si è costruita ad arte la falsa notizia di un attacco preordinato e organizzato per gettare dal palco della manifestazione operaia di Torino il segretario della Fiom Rinaldini. 

Lo Slai Cobas è sceso in piazza contro la Fiat e per una lotta unitaria dei lavoratori contro la ristrutturazione e i licenziamenti programmati da Marchionne. 

Al termine del corteo contro la Fiat si chiedeva a gran voce, con l’approvazione degli operai presenti in piazza, che potessero parlare anche lo Slai Cobas e i lavoratori delle fabbriche Fiat colpite dalla ristruttu-razione e dalla minaccia di chiusura, in primo luogo gli operai di Pomigliano deportati da oltre un anno allo stabilimento confino di Nola (anche grazie a un accordo siglato dai confederali). 

Stabilimento confino di Nola che ripete l’esperienza vergognosa dei reparti confino fatti dalla Fiat di Valletta negli anni ’50 a Mirafiori, dove venivano rinchiusi tutti gli operai non disposti a subire passivamente lo sfruttamento padronale. 

Quando con i dirigenti confederali presenti sul palco era stato concordato che avrebbero potuto par-lare anche lo Slai Cobas e gli operai di Nola, qualcuno dei confederali, che evidentemente non condivide-va questa decisione, ha innescato una violenta provocazione per impedirlo. Nel parapiglia che ne se-guiva Rinaldini cadeva e veniva aiutato a rialzarsi da lavoratori dello Slai Cobas. 

Quando, poi, un rappresentante dello Slai Cobas e uno degli operai di Nola stavano per parlare, come concordato con i dirigenti confederali, qualcuno tra di loro strappava violentemente i fili del microfono per impedirlo. Abbiamo dovuto così parlare, dopo che i dirigenti confederali hanno abbandonato il palco, con il nostro impianto voce e abbiamo parlato ai lavoratori che nella quasi totalità sono rimasti in piazza. 

Nessuna aggressione preordinata contro Rinaldini, quindi. Quanto accaduto è stata una scelta de-liberata di chi tra i confederali, innescando la violenta provocazione sul palco, vuole continuare ad impedire che i lavoratori possono prendere direttamente la parola e continuino a rimanere succubi di accordi concerta-tivi, a perdere e calati dall’alto. 

Lo Slai Cobas ribadisce la necessità di una lotta ampia e unitaria degli operai, dei lavoratori, contro la Fiat e il piano di ristrutturazione e licenziamenti delineato da Marchionne. 

Una lotta che deve articolarsi sul netto rifiuto della chiusura di qualsiasi stabilimento, sulla redistri-buzione del lavoro tra le fabbriche Fiat, sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, sul salario ga-rantito ai disoccupati, sul blocco degli straordinari negli stabilimenti. Misure che potrebbero essere realizzate utilizzando i profitti fatti dai padroni in questi anni. 

Milano 16/5/2009 

Slai Cobas www.slaicobas.it 

Coordinamento nazionale 

Info per la stampa 3400021679 



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