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SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE




comunicato n°2 diffuso in numerose fabbriche italiane

Operai

 il significato del boicottaggio elettorale
 scrive il filosofo francese Alain Badieu
" Il voto al quale ci chiamano è attualmente sempre più una pratica 
essenzialmente apolitica, frutto non di libera scelta, ma del 
disorientamento, delle illusioni, della paura, del qualunquismo..
Un disorientamento, una paura organizzati dal governo, dalla stampa di 
regime, dallo Stato per dare loro mani libere, per avere legittimità a fare 
quello che vogliono... poiché una volta che lo Stato è stato investito dalla 
paura, allora è libero di fare paura... Ma questo è una sorta di "moderno 
fascismo". Che si basa proprio sulla insicurezza, divisione/disprezzo per 
gli altri, sull'inesistenza di convinzioni politiche, sulla non scelta, non 
controllo della propria vita; e in questo le elezioni rappresentano uno 
strumento di repressione almeno altrettanto potente quanto lo strumento 
d'espressione per cui esse si spacciano.."
Mentre gli organismi istituzionali, il parlamento, sono sempre più un 
simulacro della stessa "democrazia" borghese, un'arena di corrotti, 
impolitici, incapaci, inquisiti, veline; mentre con Berlusconi si è 
inaugurata una nuova pagina della dittatura personale e dei rapporti tra 
politica e corruzione in cui è considerato normale un certo grado di 
corruzione che diventa non una minaccia al funzionamento della democrazia, 
ma la sua vera essenza; mentre la democrazia elettorale oggi rivela fino a 
che punto l'impotenza sia la sua stessa regola ......
...tutti i partiti che si presentano alle elezioni, le forze di sinistra che 
per far vedere come sono di "sinistra" mettono qualche "candidato operaio", 
tutti fanno i più strenui difensori  della "democrazia" a prescindere dal 
contenuto, e chiamano tutto questo "libera scelta"...
Viceversa oggi solo il boicottaggio elettorale significa libera scelta..
un atto oggi eminentemente politico! Un atto espressione embrionale  della 
attualissima e necessaria contrapposizione di classe, tra operai e masse 
popolari da una parte e padroni e classi dominanti dall'altra

Operai
noi riteniamo che il risultato negativo delle forze attuali dell'opposizione 
parlamentare sia il frutto della linea politica e della pratica di ceti 
politici  di falsa 'sinistra', che hanno dimostrato in tutti questi anni  la 
loro impotenza, la loro incapacità a fare governo e opposizione e il loro 
distacco dalla vita e dalle condizioni reali degli operai e delle masse 
popolari.
Per questo è necessario per gli operai  non delegare più prendere il destino 
nelle proprie mani.
Bisogna accettare la sfida del governo Berlusconi antioperaio antipopolare, 
moralmente corrotto, razzista e dittatoriale  e lavorare per costruire una 
nuova opposizione operaia e popolare per rovesciarlo.
Per costruire questa nuova opposizione è necessario  organizzare 
innanzitutto l'avanguardia operaia, formarla politicamente e 
ideologicamente, metterla in condizione di costruire un nuovo partito della 
classe operaia alternativo alla sinistra elettorale e capace di conquistare 
la maggioranza operaia e popolare con l'azione e la direzione della lotta 
generale per 'abolire lo stato di cose presente'

Il primo passo che proponiamo è la creazione dei circoli operai in 
fabbriche, posti di lavoro, quartieri .
Un circolo operaio che discuta di tutto, fornisca informazioni, analisi e 
formazione, organizzi in forme nuove il lavoro e la lotta politica, 
sindacale e culturale dei lavoratori

Proletari comunisti
ro.red at fastwebnet.it
www.prolcom.altervista.org



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