[Redditolavoro] marx e...i comunisti

Vittoria OLIVA huambos at virgilio.it
Mon Jun 22 09:24:18 CEST 2009


Quello che mi ha stranito sempre nella vita, essendo comunista, è  questa cosa come i comunisti non capiscono Marx! o se leggono tutto, so una eciclopedia vivente di roba scritta col cazzo che capiscono quello che leggono, e so scaffali di libreria sono;-))))))))))))))))).

Che vedono di Marx? solo il dato materiale della critica economica, e la neccesità dell'organizzazione, ora è logico che Marx parte dal dato materiale dove sto essere disperato chiamato uomo vive, ma cosa? cosa? lo spinge ad una critica radicale all'estitente? LA INFELICITA' di questo UOMO disperato nel dato materiale esistente, appunto!
guardate che in mezzo alle formule che loro si imparno a memoria! ci sta sempre la disperazione, l'infelicità di questo UOMO, lui le formule le fa per questa INFELICITA', macchè per loro quello scompare, restano solo le formule e l'organizzazione!
e ci sta pure una ironia corrosiva, e Marx era un "polemico" alla grande! e GRANDE non di mezza tacca come me, e stava sempre  a ridire su tizio e caio;-)))))))))))))).
Detto questo che succede? che Marx viene capito più da uno scrittore come London o da un poeta che si accoppa perchè si carica di complessi per il.....partito che gli dice non sei all'altezza di quello che è il compito di un comunista!
LA VITA UMANA INFINITAMENTE PIU' CHE LA VITA POLITICA
e i comunisti che fanno? fanno solo i...politici, scordandosi così la VITA UMANA., e non hanno capito Marx, non hanno capito! solo le formule;-))))))))))
Notate che io non ho detto non sono marxisti, perchè? perchè, secondo me, se uno incomincia a dire sono lenisinista sono bordighista, sono ista questo, in quel momento stesso nega il MATERIALISMO DIALETTICO, oh quello DIALETTICO è! se no sarebbe solo materiale;-))))))))))))).
ma i comunisti sono troppo legati al lavoro per capire qualcosa di Marx, stanno dentro al lavoro fino al collo, pure più su'! e se scordano che Marx partiva dalla critica al lavoro.

virroria


"Come il disperato isolamento dalla natura umana è infinitamente più 
universale, insopportabile, pauroso, contraddittorio dell'isolamento 
dall'ordine politico esistente, così la soppressione di questo isolamento e 
perfino una sua parziale riduzione, una rivolta contro questo isolamento ha 
un'ampiezza infinita, così l'uomo è egli stesso infinitamente più che il 
cittadino dello Stato, e la vita umana infinitamente più che la vita 
politica" (Marx: Le Glosse marginali in risposta a "il Re di Prussia e la 
rivolta sociale, firmato: un Prussiano")"


http://www.youtube.com/watch?v=u-Dd3Ud0Zwo&feature=related
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