[Redditolavoro] Fw: proletari comunisti ed elezioni europee

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Tue Jun 2 07:11:20 CEST 2009


lo slai cobas per il sindacato di classe sostiene questa posizione


 proletari comunisti ed elezioni europee









Sulle elezioni europee

Si svolge in tutta Europa lo stanco e morto rito dell'elezioni europee che
si prestano ad essere quelle più esemplarmente espressione della democrazia
borghese come scelta fra quale dei padroni e coalizione politica che li
rappresenta ci debba governare. Anche la crisi devastante che attraversa la
finanza e l'economia capitalista ha il merito di mettere in luce come a
livello europeo non c'è alcuna differenza tra Sarkozy, Zapatero, Merkel,
ecc; che tutti i governi di destra, di centrodestra, di centrosinistra che
reggono i paesi europei sono uniti nella ricerca di soluzioni alla crisi
fondate sul salvataggio di banche e padroni e sullo scaricamento di essa sui
lavoratori e le masse popolari. Governi, peraltro eletti in un quadro
nazionale e quindi poco influenzati dagli esiti elettorali delle elezioni
europee che eleggono un parlamento formato da una massa di fannulloni e
parassiti come difficilmente è dato da vedere. Guadagnano tanto, non fanno
nulla, la maggiorparte di essi non si presenta neanche in parlamento, e non
contano nulla. Una sorta di villaggio-vacanza per politicanti in pensione o
in trampolino di lancio.
Queste elezioni e questo parlamento sono uno specchio fedele della politica
resa vuoto rito e quindi dell'antipolitica, della sua funzione di puro
servizio per le classi dominanti e di putrescente parassitismo del sistema
imperialista.
Boicottare queste elezioni è un atto, questo sì, 'politico' e di civiltà!
Per cui risultano davvero patetici quei gruppi e partiti, che si fregiano di
essere comunisti, che portano in queste elezioni una referenziale,
narcisistica presenza, né proletaria né comunista.
L'indicazione di Proletari comunisti alle elezioni europee è il boicottaggio
nella forma di astensione di massa.

La lotta e non il voto
alla falsa opposizione

Ma queste elezioni europee nel nostro paese sostanzialmente non ci sono. Il
governo Berlusconi le ha trasformate in un fatto puramente interno da
utilizzare per consolidare il consenso plebiscitario su cui si regge la
marcia moderno fascista della borghesia. Questa è cosa più seria che le
elezioni europee, e il punto chiave è come combattere il governo.
Lo scontro di classe in atto lo sta a dimostrare: la lotta degli operai
della Fiat, la lotta dei lavoratori per la sicurezza sui posti di lavoro, le
mobilitazioni contro i G8 che attraversano tutto il paese e che sfoceranno
nell'appuntamento di luglio de L'Aquila, lo sviluppo dell'antifascismo,
antirazzismo, la lotta contro le grandi opere (dal ponte alla Tav), la lotta
contro la devastazione ambientale, la lotta contro il militarismo e la
partecipazione alle guerre imperialiste di aggressione, la lotta culturale e
politica intorno ai mass media, la magistratura, le esemplari vicende
"personali" di stampo fascista che riguardano il premier Berlusconi, da
Veronica Lario a Mills, il quadro complessivo di riforma delle istituzioni,
lo Stato di polizia, lo sviluppo del clerico-fascismo e del revisionismo
storico come cemento ideale del regime in formazione, sono tutti i terreni
su cui i comunisti e le avanguardie operaie e tutti coloro che vogliono fare
non solo una politica proletaria, ma anche autenticamente democratica
antifascista, antirazzista, antimperialista, anticorruzione e barbarie
morale e civile, devono concentrare il loro impegno, costruire unità, nuove
forme organizzate, nuove forme di lotte,   capaci effettivamente di
contrastare il governo fino a rovesciarlo.
E questo il senso della nostra indicazione "contro il governo Berlusconi
antioperaio, antipopolare, razzista e dittatoriale, la lotta e non il voto
alla falsa opposizione". Un'indicazione politica, e perfino etica, che tutti
coloro che si definiscono comunisti e avanguardie del proletariato
dovrebbero condividere.
Infine, per completare il quadro di questa scadenza elettorale. In tante
città, province e anche paesi ci sono anche elezioni amministrative. Qui
ancor più che altrove la politica propriamente detta lascia il posto al puro
affarismo, qualunquismo che segna uno dei punti più bassi della vita del
nostra paese.
Qui, sottrarre settori del proletariato e delle masse popolari a tutto
questo coincide con la salvaguardia dei principi e delle forme della lotta
di classe e della lotta sociale.

Proletari comunisti
ro.red at fastwebnet.it


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