[Redditolavoro] l'aquila - informazione

Vittoria OLIVA huambos at virgilio.it
Sun Jul 26 16:59:02 CEST 2009


se è per questo si più che boccheggia in Sardegna!
vittoria
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Sent: Sunday, July 26, 2009 4:39 PM
Subject: [Redditolavoro] l'aquila - informazione



L'AQUILA. Nelle tendopoli si boccheggia per l'afa e anche se ieri la calura
si è lievemente affievolita la permanenza è faticosa. E chi ne soffre di più
sono soprattutto gli anziani. Da qualche giorno, comunque, si è deciso di
trasferire dai campi alcuni tra gli ospiti più attempati, soprattutto quelli
con patologie, in case di riposo e residenze. «Quattro mesi in tenda sono
davvero troppi» si lamenta la gente.

SITUAZIONE SANITARIA. «Al momento» commenta il dottor Lino Scoccia «non ci
sono rischi di epidemie e sotto questo aspetto siamo ancora tranquilli. E'
chiaro che per gli anziani, soprattutto in presenza di patologie croniche,
stare in tenda è spiacevole. Basti pensare solo al fatto che negli anni
scorsi, in condizioni normali ovvero vivendo in casa, consigliavamo di
portare gli anziani nei supermercati per farli star meglio. Figuriamoci,
quali sono le condizioni attuali cui si aggiunge la depressione. Per questa
ragione alcuni sono stati portati in altre strutture». In una tendopoli di
Paganica si è pensato, invece a predisporre proprio per gli anziani una
«camera refrigerio» di 40 metri quadri frutto di una donazione.

BAMBINI. I bambini, insieme agli anziani sono quelli che maggiormente
soffrono per lo stare in tenda ma sono anche quelli per i quali ci sono più
iniziative come giochi con i clown, ludoteche ed emeroteche. Ma i timori che
il terremoto abbia lasciato dei segni non sono infondati visto che in alcuni
casi ci sono stati dei bambini che hanno disegnato dei «palazzi che
piangono» e, in molti dei loro disegni, vengono rappresentati comunque degli
edifici. Per questo sta per essere avviato, su iniziativa di protezione
civile e ateneo aquilano anche nelle tendopoli uno screening per accertare
se esistono disturbi post traumatici da stress in seguito al sisma con
colloqui con i bambini e loro genitori.


NELLE TENDE. In quasi tutti i campi la Protezione civile ha cercato di
alleviare i disagi del caldo ma, per esempio, dal campo sfollati di
Castelnuovo di San Pio delle Camere, arriva la segnalazione che, benchè
forniti quasi ovunque, non sono ancora arrivati i condizionatori. «Ma i
condizionatori» dicono alcuni residenti del campo sfollati di Pile, «non
risolvono molti problemi visto che comunque si rischiano malattie a causa
degli sbalzi di temperatura. Inoltre con i condizionatori si vive male in
quanto non c'è un ricambio di aria». In molte tendopoli, negli ultimi
giorni, la protezione civile ha provveduto a dotare gli assistiti di
ombreggiature che riducono il caldo di cinque gradi. Come è avvenuto nelle
tendopoli di San Gregorio dove sono arrivati nei giorni scorsi una
settantina di tendoni verdi decisamente adatti per fronteggiare la calura
ma, nonostante questo ci sono ancora disagi e non tutti hanno fruito di
questi strumenti. Ma i disagi nelle tendopoli sono davvero di ogni tipo. Si
registra una segnalazione dal campo sfollati in zona «Globo», uno dei più
grandi con almeno 1300 persome, dove giovedì notte la gente non ha potuto
dormire, se non dopo le 2, per una festa con musica organizzata nei pressi
del vicino Aquilone. «Solo dopo l'arrivo dei carabinieri da noi chiamati»
raccontano alcune signore, «abbiamo potuto dormire ma era tardissimo». «Qui,
a parte questo inconveniente» dicono «si sta bene, anche perche le tende
sono tra le migliori in circolazione ee il caldo si può fronteggiare». Ieri,
sempre in questo campo sfollati, è stato anche celebrato il matrimonio tra
una coppia aquilana, in cura al Centro di igiene mentale della Asl aquilana.
Un evento che è stato seguito con gioia da tanta gente «come tappa di un
percorso che porta alla normalità» come ha commentato il responsabile 
dell'ospedale
psichiatrico, Vittorio Sconci.

TAGLI ALLE SPESE. Si è appreso che ci sono delle restrizioni sulle spese che
riguardano a tutto campo la gestione delle aree attrezzate. In molti se ne
sono accorti anche sulla base del menu che in questi ultimi giorni è sempre
inappuntabile ma di certo assai meno vario rispetto ai primi mesi quando 
c'era
un maggiore assortimento. Una conseguenza inevitabile anche per il fatto che
forse non si pensava che le tendopoli avrebbero avuto una esistenza tanto
lunga e un tale affollamento. Tuttavia da qualche parte si portano avanti
iniziative per contenere i costi. «A Santa Rufina di Roio» spiega Angela
Maria Marinangeli, una dei capocampo, «ci siano tassati per provvedere alla
pulizia dei bagni. E ove ci sarà accordo, andremo avanti in tal modo anche
per altre iniziative nell' intento di pesare meno possibile sullo Stato. La
nostra è una tendopoli molto impegnativa visto che ci sono moltissimi
anziani a fronte di 230 persone ma la nostra forza è che si va d'accordo».
Nonostante tutto arrivano sempre dei nuovi servizi che aiutano la gente a
vivere meglio. Infatti da alcuni giorni sono a disposizione della Protezione
civile sei container con docce e bagni riservati ai disabili. Inoltre domani
nella tendopoli di Pianola saranno distribuiti 8 mila volumi destinati a
piccoli e giovani lettori. Una iniziativa che ha un più ampio spessore visto
che in tutti i libri che verranno successivamente distribuiti sono molti di
più.




TEMPERATURE. L'afa condiziona sempre di più la vita nelle tendopoli al punto
che ieri erano tutte semideserte. La gente, quelli che hanno potuto, è
andata al mare per il fine settimana a cercare refrigerio. Questo in seguito
al fatto che venerdì con 35,2 gradi si è toccato il massimo stagionale e
ieri c'è stato un lieve calo ma sempre con molto caldo. Ieri, in
particolare, secondo il Cetemps, la temperatura massima, registrata alle 15,
è stata di 31 gradi e mezzo mentre la «minima», di prima mattina, èstata di
20,7 gradi.

I DATI. La Protezione civile ha aggiornato ieri i dati sulle aree di
accoglienza. I campi sfollati sono 140 (una in meno) e in essi sono ospitate
20.745 persone distribuite in 5.074 tende. Negli alberghi della costa
abruzzese e marchigiana gli aquilani presenti sono 19.725 mentre quelli che
vivono nelle abitazioni sono 9.638. In tutto le persone che sono fuori delle
loro abitazioni sono sempre tantissime: oltre 50mila.




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