[Redditolavoro] Fw: volantino Ass. " Legami d' Acciaio " - Presidio Tribunale di Torino 2-7-2009

bastamortesullavoro@domeus.it cobasta at libero.it
Thu Jul 2 07:33:56 CEST 2009






Ciao a tutte/i
le/i compagne/i,

scusate la comunicazione tardiva ( sopratutto per i torinesi ) ma l' abbiamo organizzata all' ultimo momento proprio perchè riesca e funzioni con effetto a sorpresa, iniziando davanti al Tribunale ( con un presidio di un paio di ore ) per poi forse continuare davanti ad altre sedi Istituzionali o di rilevanza turistico- museale della Città.
Ringraziamo anticipatamente tutte/i le compagne/i che avessero comunque l' idea o vorrebbero venire a supportarci per la nostra causa specifica, ma in questa prima uscita  ( su questo motivo specifico dobbiamo testarci e fare leva solo sulle nostre forze....sennò diversamente assumerebbe un altro senso... ) abbiamo deciso come Ass. di provare a fare un' azione che non possa essere ne usata ne strumentalizzata da nessun Partito , Sindacato o altre forze organizzate .
Grazie dell' attenzione che molti di voi avete sempre avuto rispetto alla vicenda e sopratutto al tragico evento , ma questa partita ( almeno in questa fase ) va gestita con la faccia solo ed unicamente dei lavoratori ...che su questo come molti di voi sanno sono stati lasciati soli dai Sindacati, dalle Istituzioni Locali ( Comune complice di TK , UILM e FIM )....e adesso tocca a noi giocarci se ne saremo capaci l' ultima carta sul versante lavorativo.
Siamo certi che nei prossimi mesi se saremo ancora in grado di reagire e combattere avremo sicuramente bisogno del vostro aiuto.

Saluti fraterni 

Per l' Associazione " Legami d' Acciaio " 

Ciro Argentino 

  
GIUSTIZIA O LAVORO ?

PER I LAVORATORI THYSSENKRUPP




In questi giorni , si compie un anno da quando i lavoratori TK si sono costituiti Parte Civile nel Processo contro l' Azienda e i suoi sei Dirigenti , e sono stati riconosciuti parte lesa dai Giudici, il Gup prima nel processo preliminare ( 1-07-2008 / 20-11-2008 ) e successivamente nel processo di Primo grado davanti la Corte d' Assise ( iniziato il 15-01-2009 ).

L'attenzione continua e costante dei Media, giornali e tv, del Mondo Cinema ( almeno 3 film e diversi documentari girati ) e alcuni libri scritti si è giustamente concentrata sui fatti e sull' incidente accaduti quella maledetta notte del 6 dicembre 2007 alla Linea 5 e sulle condizioni di lavoro e degli impianti precarie in essere nello stabilimento di Torino negli ultimi due anni, ossia da quando l'Azienda aveva già deciso di chiudere il sito produttivo di Torino.

Lo stesso non si può invece sostenere per la sorte lavorativa dei lavoratori che si sono costituiti nel Processo e che ad oggi sono dimenticati da tutti a cominciare dai Media, dal Mondo del Cinema e dello Spettacolo, ma più grave dalle Istituzioni Locali e da alcuni Sindacati "amici della TK " .

Altra questione il rapporto con la TK, di vera e propria vessazione ed isolamento, se non di persecuzione che alcuni di noi hanno subito nell'ultimo anno e mezzo, ed infine emarginati anche con manovre al limite della legalità dall'Azienda ( vedi anche la questione poco ripresa dalla stampa dei Verbali di Conciliazione Sindacale e del ricatto per firmarli e non costituirsi nel processo per i lavoratori che cessavano il rapporto di lavoro ad oggi tra l'altro con già due cause vinte a nostro favore) tutto ciò a scapito della verità e dell' informazione per l' opinione pubblica. 

Il Processo , che nonostante i tentativi formali dovuti, ma sterili e con scarsa rilevanza sinora, da parte della Difesa dei sei Dirigenti e dell'Azienda , sta altresì facendo chiarezza sulle loro responsabilità e sugli argomenti ed i documenti e le testimonianze deboli, contradditorie e reticenti che stanno portando nel dibattimento a loro favore

A loro volta i Pm per l'Accusa, e i legali delle Parti Civili stanno portando avanti argomenti , documenti e testimonianze che supportano e provano il fatto che forse si poteva evitare la Strage o quantomeno ridurre gli effetti dell' incidente e solo per biechi e meri calcoli per il Profitto dell'Azienda TK sono morti Sette uomini, Sette Operai in una vera e propria Strage che ci ha colpiti , togliendo alle Famiglie e ai propri cari e a noi i nostri Sette compagni di lavoro, Sette amici, Antonio-Roberto-Angelo-Bruno-Rocco-Rosario-Giuseppe.

Nel Processo si sono costituite anche le Istituzioni Locali, il Comune di Torino, la Regione e la Provincia, i Sindacati di categoria, Medicina Democratica, ma quello che ci preme sottolineare è soprattutto il ruolo e la complicità del Comune di Torino.

Un ruolo quello del Comune che con contraddizioni palesi ed ambiguità di fatto, ha avuto sinora un comportamento discriminatorio e lesivo nei confronti dei circa 30 Lavoratori ancora in forza ed attualmente in C.I.G.S. che a loro volta, quasi tutti sono costituiti nel Processo e che ad oggi ( chissà come mai.? ) non hanno ancora trovato lavoro e da ormai un anno chiedono ignorati e non ricevuti chiarimenti all' Assessore al Lavoro della Città, che per ben due volte non si presenta e ci fa ricevere da suoi funzionari.

Questo accade, se non fosse ancora abbastanza chiaro e in particolare facciamo appello al senso del dovere e della notizia ai giornalisti, che sinora sono stati quantomeno " disattenti " o peggio censurati dai loro giornali o tv, e per gli Enti Locali a meno di essere in cattiva fede e fare parte del " gioco" ( se il Comune è dalla parte dei cittadini e lavoratori TK esca allo scoperto e dica qualcosa rispetto alla vicenda ? ) perchè tutto ciò succede

a causa del nostro "impegno civile" per chiedere Giustizia in una battaglia Civile e Sociale nel Processo contro la Multinazionale, che sta assumendo sin dall'inizio un significato più generale della contrapposizione tra chi in questo Paese non abbassa ancora il capo e dice sissignore davanti ai Padroni e fa una lotta di Giustizia, perché davanti alla Legge siamo tutti uguali e non vi è diversità sotto nessun profilo economico, sociale, politico e religioso nel richiedere giustizia per ciò che è successo e perché non si debba più morire di lavoro.

Per dare infine fatti e non parole , dati e numeri ( tutti riscontrabili ) dell' intervento o meglio del non impegno ( anche rispetto all'accordo del 23-07-2007 della chiusura del sito ) sia dell' Azienda TK che degli Enti Locali, Comune in particolare, con un collaterale " silenzio assenso " tra l'Ente e la TK e con i lavoratori, che dopo aver subito negli ultimi due anni di tutto, oltrechè la chiusura e la perdita del lavoro, anche il rischio al pari dei loro Sette compagni di perdere la vita.

Noi abbiamo subito un trattamento di sfavore nei confronti degli altri circa 60 lavoratori ricollocati direttamente dalla TK e dall' Unione Industriale di Torino in diverse aziende del territorio , tra cui l'Alenia a Caselle T.se ( circa 25 ) e in aziende ex-municipalizzate Smat ed Amiat ( con 20 circa ex-TK assunti ) qui "l' impegno particolare" del Comune con la TK, che senza togliere nulla ai nostri ex-colleghi, non si è tenuto conto dei fattori sociali in una teorica lista delle priorità ( età,carichi famigliare, monoreddito ) creando così discriminazioni e figli e figliastri tra i lavoratori stessi a cui veniva dato un lavoro , solo in funzione del fatto che non si costituivano nel Processo con l'offerta/promessa di un lavoro di qualità e con buone prospettive per la stabilità del rapporto.

Quello che sosteniamo e denunciamo da un anno inascoltati e che chiediamo oggi senza se e senza ma, senza ulteriori attese ( perché le chiacchere stanno a zero !!! ) è un intervento per fare chiarezza e dare una seria, stabile e concreta proposta lavorativa anche a noi, che per pochi o tanti anni abbiamo contribuito alla ricchezza aziendale, che siamo cittadini uguali a tutti gli altri dinnanzi alla Legge ( Operai e non Schiavi da sacrificare "sull'Altare del profitto" !!!) e abbiamo richiesto Giustizia per quello che è successo.

Un Appello all' Informazione da parte dei Media, e alla cittadinanza Torinese

Una presa d'atto ed un intervento immediato per chi ha le responsabilità in questa vicenda, quindi Sindacati ed Istituzioni Locali, firmatari con la TK dell' Accordo Sindacale che prevedeva la chiusura del Sito e la ricollocazione di tutti i lavoratori, di applicare l' accordo, ma non discriminando chi si è costituito offrendogli finti lavori, precari di pochi mesi , solo per liberarsi degli addetti in organico , attraverso Agenzie di Outplacements, corsi inutili e per tenerci impegnati nei mesi scorsi con l'unico obbiettivo da parte dell'Azienda di punire e allo stesso tempo di liberarsi dei lavoratori in C.I.G.S e non disturbare il manovratore la TK durante il Processo . 




LAVORO E GIUSTIZIA PER I LAVORATORI TK




La nostra dignità e libertà di Cittadini ed Operai non è in vendita




Torino 2 Luglio 2009 Associazione Onlus

" Legami d' Acciaio" 








































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