[Redditolavoro] conchetta-da milano

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Tue Jan 27 23:12:16 CET 2009


MILANO 24 GENNAIO : UNA BUONA RISPOSTA ALLA MILANO NERA...
10mila in piazza nel giro di due giorni nessuno se li aspettava, ma questi 
sono i numeri che nemmeno i media più allineati hanno potuto nascondere. Un 
corteo senza autorizzazione ma che si è imposto per rabbia, determinazione, 
voglia di riprendersi gli spazi e l'agibilità. Compagni e compagne, vecchi e 
giovani con diverse pulsioni e obiettivi, ma in gran parte mossi dalla 
voglia, in primis, di portare la propria solidarietà a chi era stato 
espropriato dei propri spazi, così come la voglia di riprendersi quei 
luoghi. Ma anche la necessità di trovare le risposte alle politiche moderno 
fasciste della giunta Moratti-De Corato (espressione locale del governo 
Berlusconi), fatte proprie dalla cosiddetta opposizione di palazzo ai 
"governi ombra", da Penati a Veltroni. Ma i numeri visti in piazza sabato 
non sono frutto,solo, della rabbia e delle emozioni del momento. Un fattore 
positivo e che ha giocato un ruolo importante è stata la mobilitazione 
spontanea, che in maniera determinata si è trasformata in una manifestazione 
permanente per l'intera giornata. Un unico comun denominatore : non si 
poteva star fermi di fronte all'ennesimo sgombero e al sequestro della 
Libreria Calusca e dell'Archivio Primo Moroni. In numeri prima ristretti e 
utilizzando forme di blocchi improvvisi, come prima avevano messo in campo 
gli amici di ABBA e l'ONDA studentesca,  dal Ticinese a Palazzo Marino, ha 
messo in scacco le forze del dis/ordine e bloccato una buona fetta della 
città. Non solo rabbia per l'ennesimo attacco ai luoghi di aggregazione 
politici, culturali, creativi non omologati al sistema, ma anche per l'esplicito 
oltraggio al pensiero, alla memoria storica, dei movimenti di lotta 
antagonisti, di classe, politici, sociali, sindacali, culturali, nazionali e 
internazionalisti, contro la repressione, anarchico o comunista che fosse, 
creativo o militante, rappresentato dal sequestro dell'archivio Primo 
Moroni. Mentre, per camuffare il fascismo istituzionale, da Milano a Roma si 
legittima l'apertura di covi nazi-fascisti, da Cuore nero a casa Pound. 
Quindi una mobilitazione composita e non omogenea che si è ritrovata in 
strada per rispondere alla politiche di speculazione e devastazione 
ambientale, a Milano si chiama Expo 2015 in Val Susa si chiama TAV ecc., che 
passa per gli sgomberi di centri sociali come delle case occupate, anziché 
di campi Rom o chiusura di luoghi di aggregazione di immigrati sia che siano 
phone center o moschee. Alla criminalizzazione e militarizzazione dei 
territori, fatta passare come emergenza immigrati, ma che colpisce anche i 
proletari, i giovani di questo paese, e che mostra che il razzismo di cui è 
impregnato questo sistema non è solo etnico ma di classe. Che chiude 
fabbriche, come la INNSE o che continua ad uccidere dove un lavoro ancora c'è. 
Insomma una variante di un progetto più generale di cancellare ogni forma di 
opposizione al sistema di dominio e cercare di impedire ogni prospettiva di 
cambiamento dello stato di cose presenti. In nome e per conto degli 
interessi di Confindustria, speculatori e lobby clerico mafiose. Tanta anche 
la voglia e la necessità di mettere, mettersi, insieme e unire le forze per 
continuare le mobilitazioni e respingere al mittente questi attacchi. Da 
giovedì ad oggi, passando per la manifestazione di sabato si sta 
 "assediando" Palazzo Marino, ma da subito il neo podestà, De Corato, ha 
chiarito che lo sgombero di COX 18 non è che il primo di una lunga serie e 
che non ci sarà nessuna forma di dialogo con i "violenti" dei centri 
sociali. Mettendo in chiaro, se ce ne fosse bisogno, che i loro affari 
verranno garantiti manu militari. Questo sgombera il campo da qualsiasi 
dubbio di chi sono i "violenti" e vuole seminare divisioni, supportato dai 
media omologati, facendo le divisioni tra buoni e cattivi, tra chi spacca le 
vetrine e chi no. Ma nessuno mai è stato per la logica dello scontro per lo 
scontro ma per l'utilizzo della forza nella costruzione della forza 
collettiva sociale e di massa per osare lottare osare vincere : prima 
sgombera con la violenza e poi la sindaca Moratti, novella mecenate alla 
stregua della dinastia di Lorenzo dei Medici, dice che la tutela della 
cultura, e quindi dei libri, è un onore per lei e che quindi l'archivio 
Primo Moroni sarà ospitato all'interno del Castello Sforzesco in via di 
restailing. Ma non è accettabile separare l'aspetto politico da quello 
culturale, per questo dobbiamo lottare perché Conchetta viva.

proletari comunisti Milano
prrolcom.mi at tiscali.it
Tel. 338/7211377 


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