[Redditolavoro] comunicato Coordinamento di Base Delegati P.T./CUB

l.marinelli at rdbcub.it l.marinelli at rdbcub.it
Wed Jan 14 09:30:24 CET 2009



comunicato del Coordinamento di Base Delegati P.T.
aderente alla Confederazione Unitaria di Base CUB

A tutti i colleghi
del Settore Recapito

E’ il 35° mese – dal 19 GENNAIO al 18 FEBBRAIO 2009 – che siamo in lotta nel Settore,
contro il famoso accordo della prestazione aggiuntiva obbligatoria e sottopagata, e contro le nefaste
ristrutturazioni in corso, che hanno prodotto disservizio, lutti e infortuni

Lottiamo contro Poste Italiane spa ed i suoi sei alleati sindacali, cgil-cisl-uil–ugl-failp-sailp.
Il nostro obiettivo massimo è quello di spingere a rivedere l’intera organizzazione produttiva dei portalettere,
per lavorare meglio, con più sicurezza, guadagnare di più e dare maggiore qualità al servizio.

L’obiettivo minimo è quello di rendere libero il lavoratore rispetto alle pretese aziendali accessorie.
Siamo decisi a resistere … con il consenso ed il contributo dei lavoratori.

La nostra esperienza maturata sino ad oggi ci aiuta a suggerirvi la formula che ciascun portalettere–operatore
del recapito potrà opporre se gli viene richiesto di eseguire una quota del lavoro del collega assente:
“ADERISCO ALLA LOTTA IN CORSO NEL SETTORE. COMUNQUE, PER POTERNE ESSERE DISPONIBILE, PRECISATEMI DA CHE
ORA A CHE ORA DOVREI ESEGUIRE LA PRESTAZIONE AGGIUNTIVA SULLA ZONA DEL COLLEGA ASSENTE”.

Questo schema può essere utilizzato sempre: se nessuno “risponde”, ovvero non viene indicato il tempo
della prestazione aggiuntiva, ovvero si dice “altro”, l’ordine diventa ineseguibile.

E nel caso in cui la risposta fosse del tipo: “fai prima la quota aggiuntiva del collega assente”, si risponde ancora
con una frase così concepita: “ OK, ma sulla mia zona poi non voglio giacenze!”. E quindi operare tranquillamente.
Al rientro, se sulla propria zona rimane corrispondenza inevasa (giacenza) per aver superato l’orario
ordinario, lasciarla “a terra”. E INFORMATECENE.

Segnaleremo la situazione alla Procura della Repubblica perché così la società volutamente “abbandona un
pubblico servizio” (art.340 cp).

In ogni caso, qualunque lavoratore avesse bisogno anche sul momento di un consiglio o di chiarimenti sul “da
farsi” immediato, offriamo alcuni cellulari aperti: Pippo 3293678144, Lorenza 3398941006, Laura 3477602660,
Piera 3395670577.

Abbiamo così la possibilità di rendere più forti e sicuri i lavoratori nelle loro scelte, con la certezza di essere
sempre tutelati, sino in fondo, condividendo la posizione del Sindacato che si oppone agli accordi destinati a
peggiorare la qualità del servizio e le condizioni di lavoro.

Milano gennaio 2009


FACCE DI BRONZO

Leggiamo che 4 dei 6 sindacati concertativi hanno proclamato uno sciopero generale in Poste
Italiane s.p.a. per l’intera giornata del 26 gennaio 2009.

Sono, per la precisione, slc-CGIL, UIL-post, SAILP-confsal, UGL-com.

I motivi?

Ottimi: dicono, infatti, che nulla va bene, in ogni settore, ne’ l’organizzazione del lavoro ne’ la
sicurezza – 10 morti “bianche” (sic!) nel 2008 – e nemmeno il rispetto degli accordi pur sottoscritti.
Ma slp-CISL e FAILP-cisal non partecipano alla giornata di “lotta”; anch’essi avranno i “loro” ottimi
motivi? Forse perché non è simpatico fare un dispetto ad un presidente amico (Ialongo) e ad un
amministratore delegato (Sarmi) compiacente.

MA QUALE È IL PROBLEMA?
CIOÈ, IL CUORE DELLA QUESTIONE?
QUESTE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, DA UNA PARTE CONDIVIDONO LE SCELTE DI FONDO DELL’AZIENDA,
PARTECIPANO ATTIVAMENTE AL SUO SMANTELLAMENTO, SPINGONO PER IL MERCATO E LA LIBERALIZZAZIONEPRIVATIZZAZIONE
DEL SERVIZIO, RIMANGONO SALDAMENTE ANCORATI ALLE TANTE “POLTRONE” CHE LA SOCIETÀ
METTE A DISPOSIZIONE DEGLI APPARATI SINDACALI FIRMATARI; POI, DALL’ALTRA PARTE, … CHIAMANO I
LAVORATORI ALLA LOTTA, CHE QUESTI ULTIMI DEVONO PAGANO IN PROPRIO …

… mentre essi non smetteranno di frequentare la corte postale padronale, ove
comunque si scambiano “piccoli” favori quotidiani, con i quali alimentano il consenso
della maggior parte dei lavoratori, che, o per scarsa coscienza degli interessi collettivi,
o perché vittime di bisogni ricattabili, prostituiscono i propri diritti, i propri interessi e un
futuro migliore.

NOI NON POSSIAMO TACERE.

 Ricordiamo che sono 35 mesi che “scioperiamo” nel Recapito, uno dei luoghi ove si manifesta
maggiormente la brutalità delle scelte di mercato.

 Ricordiamo che se le cose non vanno bene (e per noi sono essenzialmente quelle che
impoveriscono le condizioni dei lavoratori sotto il profilo economico e della salute), la lotta è
inevitabile, ma occorre rinunziare ai privilegi, interrompere le relazioni sindacali, tornare a
lavorare …

CHI NON È D’ACCORDO CON “NOI”, SCIOPERI PURE …; O CONTINUI PURE A “FORAGGIARE”
MENSILMENTE LE LORO CASSE SINDACALI.
COMUNQUE, I CONTI – QUELLI CON LA DURA REALTÀ QUOTIDIANA – NON TORNANO, DENTRO E
FUORI L’AZIENDA.


CI VUOLE BEN ALTRO CHE QUALCHE SCENEGGIATA DI REGIME

Sede Nazionale: Via Teodosio 9, 20131 MILANO Tel/Fax 02-2663474 E-mail cobaspt at tiscalinet.it - http://web.tiscali.it/cobasptcub
Cobas pt-Cub c/o RdB-Cub Via Monterumici 36/10 40133 Bologna Tel 051/389524 3283383306

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Spett.le
Poste Italiane s.p.a. H.R.O. – R.U. e R.I.
p.c. Spett.le
Commissione di Garanzia Legge 146/1990 – 83/2000
Oggetto: Settore Recapito Poste Italiane s.p.a. Sciopero ex lege 146/1990-83/2000.

Il giorno 23 dicembre 2008 si è svolto presso il Ministero del Lavoro la riunione indetta per esperire il Tentativo di Conciliazione previsto dalla legge in materia.
Dal conseguente verbale, le parti hanno concluso con le seguenti dichiarazioni:

a) Per Cobas pt-Cub: “se l’opinione pubblica si lamenta di tale servizio e ne denuncia l’irregolarità, se anche i “firmatari” fanno lo sciopero, non si
capiscono le ragioni della società a rigettare il nostro invito a discutere. Ciò malgrado anche gli incidenti perfino mortali che fanno vittime tra i
portalettere. Lo diciamo dall’ottobre 2004 e purtroppo dobbiamo ripeterci ancora oggi. Noi vogliamo più qualità e più sicurezza”.

b) Per Poste Italiane s.p.a.: “nel prendere atto di quanto esposto dalla O.S. Cobas pt-Cub, delibera l’insussistenza di margini utili per conciliare la vertenza”.
Questa Organizzazione, quindi, proclama il 35° mese continuato di sciopero nel Settore, da ogni prestazione straordinaria e/o accessoria comunque chiamata,
contro gli “accordi” succedutisi dal 2004 ad oggi.

In particolare, i portalettere si limiteranno alla esecuzione della mansione sulla propria zona, assegnata di fatto o concorsualmente, rinunziando ad ogni
compenso previsto per la sostituzione del collega assente.

Lo sciopero inizia il giorno 19/01/2009 e termina il 18/02/2009.

Distinti saluti.

p. Ufficio Sindacale (Laura La Placa)

Via Teodosio 9, 20131 MILANO Tel-Fax 02-2663474 E-mail cobaspt at tiscalinet.it - www.cub.it
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Milano, 8 gennaio 2009

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