[Redditolavoro] TA STOP AL MASSACRO IN PALESTINA

[cobasta]

adesioni al 09/01/09: Comitati di quartiere Taranto, csoa cloro rosso, confederazione cobas, slai cobas, sinistra critica, presidio permanente No discariche, UDAP, ARCI Grottaglie, Comitato per Taranto, Primavera radio,Gigi Pulpito esecutivo regionale RdB/CUB Puglia, ARCI Provincia Taranto, Cosimo Borraccino presidente del gruppo P.d.C.I. in consiglio regionale, Calvani Annagiulia responsabile gruppo P.d.C.I. in consihglio regionale


  SOLIDARIETÀ CON LA PALESTINA 

  In queste ore la Striscia di Gaza è stata trasformata in una trappola mortale: l'esercito israeliano ha già fatto centinaia di morti e migliaia di feriti che moriranno nelle prossime ore, poichè gli ospedali sono al collasso già da due anni a causa dell'embargo che ha bloccato anche la distribuzione dei medicinali. I palestinesi di Gaza sono chiusi da ogni lato, dai militari israeliani e da quelli egiziani.

  Sono chiusi in trappola un milione e ottocentomila persone. La tregua non è stata rotta dai palestinesi, ma dalle autorità israeliane che durante la tregua hanno ucciso 25 palestinesi, effettuato arresti e rastrellamenti in Cisgiordania.

  La Palestina è una terra dove numerose etnie e religioni hanno sempre coesistito e non c'è pretesto per questo genocidio che si sta consumando. Israele essendo funzionale agli interessi occidentali è sempre stata protetta, nonostante non abbia mai rispettato nessuna delle risoluzioni prodotte dall'ONU, organismo fazioso e al servizio delle grande potenze da quando è nato.

  Motivo contingente dell'operazione militare israeliana è il tentativo di instaurare un governo collaborazionista a Gaza: il ministro israeliano Tzipi Livni ha confermato che l'offensiva militare andrà avanti fino a quando non ci sarà un nuovo equilibrio di potere funzionale agli interessi israeliani. In questo frangente emergono le gravissime complicità del governo egiziano e degli stati arabi, mentre le popolazioni di questi paesi scendono in massa in piazza per dimostrare la propria solidarietà nei confronti dei palestinesi (3 milioni di persone solo in Marocco).

  I governi europei hanno preso posizioni filo israeliani sulla mattanza in corso. Hanno accettato e sostenuto l'embargo contro i palestinesi di Gaza. Il governo israeliano ha messo l'Europa e gli USA di fronte al fatto compiuto, potendo godere di un livello di impunità per i propri crimini di guerra e contro l'umanità che la storia dal dopoguerra a oggi non ha assicurato a nessun altro stato.

  Fino a quando vedremo, sentiremo e leggeremo nei mezzi di comunicazione che tutto ciò che sta accadendo oggi a Gaza, in Cisgiordania e prima in Libano è colpa dei palestinesi e non dell'esercito israeliano, che cerca in tutti i modi di liquidare la Palestina?

  Fino a quando ascolteremo quelle voci ipocrite che dicono di cercare "una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese" senza dire alcunché sulla politica dello Stato d'Israele, preferendo creare la teoria dell'equidistanza, che mette sullo stesso piano sia i carnefici che le vittime?

  Il popolo palestinese vive un momento estremamente difficile che non può essere ridotto ad una esclusiva questione umanitaria, poiché gli si negherebbe il riconoscimento ad avere tutti i diritti che spettano a ogni popolo.

  Chiediamo che il massacro in corso cessi immediatamente, che si assicurino ai palestinesi i diritti che spettano a ogni popolo, che sia ristabilita la corretta informazione.

  Invitiamo tutte le associazioni, i partiti, i collettivi e le realtà organizzate presenti sul territorio a firmare l'appello di solidarietà con la Palestina e a partecipare al PRESIDIO di CONTROINFORMAZIONE e SOLIDRIETÀ che si terrà SABATO 10 in p.zza della Vittoria dalle 18:00.







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