[Redditolavoro] L'assalto lungamente programmato a Gaza

Rapt rapt at inventati.org
Thu Jan 8 21:41:47 CET 2009


da Global Research - 
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Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org 
<http://www.resistenze.org> a cura del Centro di Cultura e 
Documentazione Popolare

*L'invasione di Gaza: "Operazione Piombo Fuso" come parte di una più 
ampia agenda militare e di intelligence*

di Michel Chossudovsky

04/01/2009

I bombardamenti aerei e l'attuale invasione di Gaza da parte delle forze 
di terra di Israele devono essere analizzati in un contesto storico. 
L'operazione "Piombo fuso" è un'impresa accuratamente pianificata che fa 
parte di un'agenda militare e di intelligence più ampia formulata per la 
prima volta nel 2001:

"Fonti nell'establishment della difesa hanno riferito che il ministro 
della Difesa Ehud Barak istruì le Forze di Difesa di Israele [IDF, 
l'esercito israeliano] affinché si preparassero per l'operazione più di 
sei mesi fa, quando Israele cominciava a negoziare un accordo di cessate 
il fuoco con Hamas." (Barak Ravid, Operation "Cast Lead": Israeli Air 
Force strike followed months of planning, Haaretz, 27 dicembre 2008)

E' stato Israele a rompere la tregua il giorno delle elezioni 
presidenziali negli Stati Uniti, il 4 novembre:

"Israele ha utilizzato tale distrazione per rompere il cessate il fuoco 
con Hamas bombardando la Striscia di Gaza. Israele affermò che quella 
violazione del cessate il fuoco ebbe luogo per impedire che Hamas 
scavasse dei tunnel verso il territorio israeliano."

"Giusto il giorno dopo, Israele lanciò un agghiacciante blocco su Gaza, 
tagliando la somministrazione di cibo, carburante, medicine ed altri 
beni necessari nel tentativo di "sottomettere" i palestinesi mentre, 
allo stesso tempo, avviava le incursioni armate.

"Come risposta, Hamas ed altri a Gaza ricorsero nuovamente al lancio di 
razzi rudimentali, artigianali e generalmente imprecisi verso Israele. 
Durante gli ultimi sette anni, quei razzi sono stati responsabili della 
morte di 17 israeliani. Durante lo stesso periodo, gli attacchi in stile 
"guerra lampo" israeliani hanno ucciso migliaia di palestinesi, 
suscitando proteste in tutto il mondo, ma che sono cadute nel vuoto per 
la sordità dell'ONU." (Shamus Cooke, The Massacre in Palestine and the 
Threat of a Wider War, Global Research, dicembre 2008)

*Disastro umanitario pianificato*

L'8 dicembre, il segretario di stato aggiunto degli USA, John 
Negroponte, era a Tel Aviv per discutere con le sue controparti 
israeliane, compreso Meir Dagan, il direttore del Mossad [il servizio 
segreto esterno israeliano, NdT].

L'operazione "Piombo fuso" è iniziata due giorni dopo Natale. È stata 
combinata con una campagna internazionale di relazioni pubbliche 
accuratamente preparata sotto gli auspici del ministero degli Esteri di 
Israele.

Gli obiettivi militari di Hamas non rappresentano l'obiettivo 
principale. L'operazione "Piombo fuso" ha il proposito, totalmente 
deliberato, di provocare vittime civili.

Quello a cui assistiamo a Gaza è un "disastro umanitario pianificato".

L'obiettivo a lungo termine di questo piano, per come è stato formulato 
dai responsabili politici israeliani, è l'espulsione dei palestinesi 
dalle terre palestinesi:

"Terrorizzare la popolazione civile, assicurando la massima distruzione 
di proprietà e risorse culturali... La vita quotidiana dei palestinesi 
deve arrivare ad essere insopportabile: dovrebbero essere rinchiusi in 
città e paesi, ostacolati nell'esercizio di una vita economica normale, 
separarti dai luoghi di lavoro, da scuole ed ospedali. Questo 
incoraggerà l'emigrazione e indebolirà la resistenza alle future 
espulsioni." (Ur Shlonsky, citato da Ghali Hassan, Gaza: The World's 
Largest Prison, Global Research, 2005)

*"Operazione vendetta giustificata"*

* *Si è arrivati ad un punto decisivo. L'operazione "Piombo fuso" fa 
parte della più ampia operazione militare e di intelligence cominciata 
all'inizio del governo di Ariel Sharon nel 2001. Fu nell'ambito 
dell'operazione "Vendetta giustificata" di Sharon che gli aerei da 
guerra F-16 furono inizialmente utilizzati per bombardare le città 
palestinesi.

L'operazione "Vendetta giustificata" fu presentata nel luglio 2001 al 
governo israeliano di Ariel Sharon dal capo di stato maggiore 
dell'esercito israeliano Shaul Mofaz, col titolo "La distruzione 
dell'Autorità Palestina ed il disarmo di tutte le forze armate".

"Un piano secondario, dal nome in codice "Operazione Vendetta 
giustificata", è stato elaborato nel giugno scorso [2001] per rioccupare 
tutta la Cisgiordania e possibilmente la Striscia di Gaza con un 
probabile costo di "centinaia" di perdite israeliane." (Washington 
Times, 19 marzo 2002).

Secondo il Jane's 'Foreign Report' (12 luglio 2001), l'esercito 
israeliano sotto Sharon aveva aggiornato i suoi piani in vista di un 
"attacco generalizzato per schiacciare l'Autorità Palestinese, espellere 
il leader Yasser Arafat ed uccidere o fermare il suo esercito"

*"Giustificazione dello spargimento di sangue"*

* *La "Giustificazione dello spargimento di sangue" era una componente 
essenziale dell'agenda militare e di intelligence. Il massacro di civili 
palestinesi era giustificata da "motivi umanitari." Le operazioni 
militari israeliane furono accuratamente cronometrate affinché 
coincidessero con gli attacchi suicidi:

*L'attacco sarà lanciato, a discrezione del governo, dopo un grande 
attacco suicida in Israele, causando molti morti e feriti, citando lo 
spargimento di sangue come giustificazione.* (Tanya Reinhart, Evil 
Unleashed, Israel's move to destroy the Palestinian Authority is a 
calculated plan, long in the making [Il male scatenato: l'azione di 
Israele per distruggere l'Autorità Palestinese è un piano calcolato, 
preparato tempo fa] Global Research, dicembre 2001, grassetto aggiunto)

*Il Piano Dagan*

* *Ci si riferì alla "Operazione vendetta giustificata" anche come 
"Piano Dagan", dal nome del generale in congedo Meir Dagan che dirige 
attualmente il Mossad, l'agenzia di intelligence di Israele.

Il generale della riserva Meir Dagan fu consigliere per la sicurezza 
nazionale di Sharon durante la campagna elettorale del 2000. Il piano fu 
apparentemente preparato prima dell'elezione di Sharon come primo 
ministro nel febbraio 2001. "Secondo Alex Fishman del quotidiano Yediot 
Aharonot, il Piano Dagan consisteva nella distruzione dell'Autorità 
Palestinese e nel mettere fuori gioco Yasser Arafat." (Ellis Shulman, 
"Operation Justified Vengeance": a Secret Plan to Destroy the 
Palestinian Authority, marzo 2001):

"Come riferito da Jane's 'Foreign Report' e riportato da Ma'ariv, il 
piano di invasione di Israele - soprannominato "Vendetta giustificata" 
-- *verrebbe* *lanciato immediatamente dopo il prossimo attentato 
suicida con molte vittime, durerebbe circa un mese e ci si attende che 
ne derivi la morte di centinaia di israeliani e migliaia di 
palestinesi.* (Ibidem, enfasi aggiunta)

Il "Piano Dagan" prevedeva la cosiddetta "cantonizzazione" dei territori 
palestinesi che separerebbe totalmente la Cisgiordania da Gaza, con 
"governi" separati in ognuno dei territori. Secondo questo copione, 
previsto già nel 2001, Israele:"negozierebbe separatamente con le forze 
palestinesi dominanti in ogni territorio - forze palestinesi 
responsabili per la sicurezza, l'intelligence, incluso Tanzim {Fatah)". 
Il piano somiglia pertanto molto da vicino all'idea di " 
cantonizzazione" dei territori palestinesi, sostenuta da vari ministri." 
(Sylvain Cypel, The infamous 'Dagan Plan' Sharon's plan for getting rid 
of Arafat, Le Monde, 17 dicembre 2001).

Il Piano Dagan rappresentò una continuità nell'agenda militare e di 
intelligence. Dopo le elezioni del 2000, Meir Dagan ottenne un ruolo 
cruciale. "Si trasformò in 'intermediario' di Sharon per i temi di 
sicurezza con gli inviati speciali del presidente Bush, Zinni e 
Mitchell." Successivamente fu direttore del Mossad per il primo ministro 
Ariel Sharon nell'agosto 2002. Nel periodo post-Sharon, continuò ad 
essere capo del Mossad. Fu riconfermato nella sua posizione come 
direttore dei Servizi israeliani dal primo ministro Ehud Olmert nel 
giugno 2008.

Meir Dagan, in accordo con i suoi omologhi statunitensi, è stato a capo 
di varie operazioni di intelligence e militari. Vale la pena segnalare 
che, come giovane colonnello, Meir Dagan aveva lavorato a stretto 
contatto con il ministro della Difesa Ariel Sharon negli attacchi contro 
gli insediamenti palestinesi a Beirut nel 1982. Le attuali incursioni a 
Gaza hanno, sotto molti aspetti, una somiglianza con l'operazione 
militare del 1982 condotta da Sharon e Dagan.

*Continuità da Sharon ad Olmert*

* *È importante considerare una serie di eventi cruciali che hanno 
condotto ai massacri di Gaza sotto la "Operazione Piombo fuso":

1. *L'assassinio nel novembre 2004 di Yasser Arafat*. Quest'assassinio 
era stato pianificato sin dal 1996 sotto la "Operazione Campi di Spine." 
Secondo un documento dell'ottobre 2000 "preparato dai servizi di 
sicurezza, su richiesta dell'allora primo ministro, Ehud Barak, si 
segnalava che 'Arafat, la persona, è una seria minaccia per la sicurezza 
dello Stato [di Israele] ed il danno che deriverà dalla sua scomparsa 
sarà minore del danno causato dalla sua esistenza'" (Tanya Reinhart, 
Evil Unleashed, Israel's move to destroy the Palestinian Authority is a 
calculated plan, long in the making, Global Research, December 2001. 
Dettagli del documento sono stati pubblicati da Ma'ariv, il 6 luglio 2001).

L'assassinio di Arafat fu ordinato nel 2003 dal Gabinetto israeliano. Fu 
approvato dagli USA che posero il veto alla Risoluzione di Sicurezza 
delle Nazioni Unite che condannava la decisione del Gabinetto israeliano 
del 2003. Come reazione ai crescenti attacchi palestinesi, nell'agosto 
2003, il ministro israeliano della Difesa, Shaul Mofaz, dichiarò la 
"guerra su tutti i fronti " contro i militanti che giurava essere 
"destinati a morire".

"A metà settembre, il governo di Israele approvò una legge per liberarsi 
di Arafat. Il Gabinetto per gli affari di sicurezza politica di Israele 
la definì "una decisione per rimuovere Arafat in quanto ostacolo per la 
pace." Mofaz minacciò: "sceglieremo la strada adeguata ed il momento 
opportuno per uccidere Arafat." Il ministro palestinese Saeb Erekat 
disse alla CNN che pensava ad Arafat come il prossimo obiettivo. La CNN 
domandò al portavoce di Sharon, Ra'anan Gissan, se il voto significava 
l'espulsione di Arafat. Gissan chiarì: "Non significa questo. Il 
Gabinetto oggi ha deciso la rimozione di quell'ostacolo. Il momento, il 
metodo, il modo in cui avrà luogo saranno decisi separatamente, ed i 
servizi di sicurezza monitoreranno la situazione e si raccomanderanno 
per l'azione adeguata." (vedere Trish Shuh, Road Map for a Decease Plan, 
www.mehrnews.com, 9 novembre 2005)

L'assassinio di Arafat faceva parte del Piano Dagan del 2001. È molto 
probabile che sia stato realizzato dai servizi segreti israeliani. Aveva 
il proposito di distruggere l'Autorità Palestinese, fomentare le 
divisioni sia dentro Fatah che tra Fatah e Hamas. Madmud Abbas fu 
insediato come leader di Fatah, con l'approvazione di Israele.

2. *La rimozione, per ordine del primo ministro Ariel Sharon nel 2005, 
di tutti gli insediamenti ebrei a Gaza*. Una popolazione ebrea di più di 
7.000 persone fu ricollocata.

"È mia intenzione [Sharon] realizzare un'evacuazione -- mi scuso, una 
ricollocazione -- degli insediamenti che ci causano problemi e dei posti 
che in ogni caso non conserveremo in un accordo finale, come gli 
insediamenti di Gaza... sto lavorando sulla base dell'ipotesi che nel 
futuro non ci saranno ebrei a Gaza", diceva Sharon (CBC, marzo 2004)

La questione degli insediamenti di Gaza fu presentata come parte della 
"mappa della strada per la pace" [Road Map to peace] di Washington. 
Celebrata dai palestinesi come una "vittoria", questa misura non era 
diretta contro i coloni ebrei. Tutto il contrario. Faceva parte 
dell'operazione generale segreta che consisteva nel trasformare Gaza in 
un campo di concentramento. Finché i coloni ebrei vivevano dentro Gaza, 
non era possibile raggiungere l'obiettivo di mantenere un grande 
territorio come una prigione assediata. Lo sviluppo della "Operazione 
piombo fuso" esigeva che "non ci fossero ebrei a Gaza".

3. *La costruzione dell'infame Muro dell'Apartheid *venne decisa 
all'inizio del governo Sharon.

4. *La fase successiva fu la vittoria elettorale di Hamas* nel gennaio 
2006. Senza Arafat, gli architetti militari e dell'intelligence 
israeliana sapevano che Fatah sotto Mahmud Abbas avrebbe perso le 
elezioni. Faceva parte del copione che era stato previsto ed analizzato 
molto prima.

Con Hamas alla carica dell'Autorità Palestinese, col pretesto che Hamas 
è un'organizzazione terroristica, Israele sarebbe in grado di realizzare 
il processo di "cantonizzazione" come formulato nel Piano Dagan. Fatah 
sotto Mahmud Abbas rimarrebbe formalmente in carica in Cisgiordania. Il 
governo di Hamas, legittimamente eletto, sarebbe limitato alla Striscia 
di Gaza.

*Attacchi di terra*

* *Il 3 gennaio, i carri armati e la fanteria israeliana sono penetrati 
a Gaza in un'offensiva terrestre totale:

"L'operazione di terra è stata preceduta da diverse ore di un forte 
fuoco di artiglieria notturno, incendiando obiettivi che esplodevano nel 
cielo. Il fuoco delle mitragliatrici risuonava mentre le scie dei 
traccianti squarciavano l'oscurità e l'esplosione di centinaia di obici 
innalzava vampate di fuoco. (AP, 3 gennaio 2009).

Fonti israeliane hanno comunicato che sarà un'operazione militare 
prolungata. "Non sarà facile e non sarà breve", ha dichiarato il 
ministro della Difesa Ehud Barak in un discorso alla televisione.

Israele non sta cercando di obbligare Hamas a "cooperare". Ciò a cui 
assistiamo è la messa a punto del Piano Dagan come inizialmente 
formulato nel 2001 che richiedeva:

"*un'invasione del territorio controllato dai palestinesi da parte di 
circa 30.000 soldati israeliani*, con la missione chiaramente definita 
di distruggere l'infrastruttura della leadership palestinese e di 
raccogliere le armi attualmente in dotazione alle diverse forze 
palestinesi, e di espellere o uccidere la sua dirigenza militare (Ellis 
Shulman, op. cit, grassetto aggiunto)

La questione più ampia è se Israele, in accordo con Washington, voglia 
provocare una guerra più ampia.

Un'espulsione di massa potrebbe accadere in qualche tappa successiva 
all'invasione di terra, qualora gli israeliani aprissero le frontiere di 
Gaza per permettere un esodo della popolazione. Ariel Sharon si riferì 
all'espulsione come "una soluzione sullo stile del 1948". Per Sharon "è 
solo necessario trovare un altro stato per i palestinesi.- 'La Giordania 
è la Palestina' - fu la frase che Sharon coniò". (Tanya Reinhart, op. cit)


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      -(Rapt)-
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