[Redditolavoro] pomigliano comunicato x coordinamento di lotta

[CobasSindacatodiClasse]

riceviamo e rilanciamo

UNA SPERANZA X POMIGLIANO E LA CAMPANIA

Carissimi e carissime abitanti del comprensorio Pomiglianese in questo momento difficile che vede

la nostra regione in forte crisi occupazionale dovuta alla crisi mondiale ma anche dal piano

industriale Fiat voluto da Marchionne, vogliamo farvi sapere che a Pomigliano e' sorto un comitato

di solidarietà per cercare di informare correttamente l'opinione pubblica locale, distratta dalle

continue "emergenze mediatiche ", sulla questione Fiat.

Dobbiamo sottolineare come la crisi della Fiat e dell'auto a cui stiamo assistendo è dovuta non solo

alla diminuzione generalizzata del mercato dell'auto ma anche a scelte fatte dal 2007 ad oggi.

Per capire cosa è successo occorre partire dal piano presentato da Marchionne per il 2007-2010 che

prevedeva la riduzione degli investimenti sull'auto, la diminuzione della capacità produttiva in

Italia e lo spostamento all'estero delle produzioni.

A distanza di 3 anni la produzione di auto in Italia si è dimezzata ( da 1,4 milioni nel 2005 a

700.000 auto nel 2008). Non sono stati fatti investimenti sulla gamma medio alta e oggi Fiat lo

dichiara apertamente.

È stato abbandonato il marchio Alfa. Sono stati infine bloccati tutti gli investimenti sulle vetture a

basso impatto ambientale.

Pomigliano produce l'Alfa 159 e la Gt, che hanno un mercato molto ristretto, e l'Alfa 147, che dopo

9 anni è a fine produzione. Oggi, se anche non ci fosse la crisi, lo stabilimento di Pomigliano

produrrebbe solo 300 vetture al giorno (solo la 159) contro una potenzialità di 1.000, troppo poche

per sopravvivere, Anche perché la crisi si aggiunge alla mancanza di una missione produttiva.

Secondo alcuni media americani nel piano presentato dalla Chrysler alla Casa Bianca ci sarebbero

infatti delle novità sui prossimi modelli della casa automobilistica torinese. La nuova Alfa Romeo

149 (che sostituirà la 147) e la futura erede della 159 saranno in futuro costruite anche negli Stati

Uniti e si chiameranno rispettivamente Milano e Giulia. (Fonti corriere della sera, sole 24 ore).

Questo significa che senza nuovi modelli, Pomigliano è a rischio chiusura.

Ci dichiariamo francamente preoccupati per l'atteggiamento delle Istituzioni nazionali e regionali

che non mostrano interesse per le lotte di chi cerca unicamente il mantenimento del posto di lavoro!

Gli incentivi non bastano, per la Fiat serve una svolta concreta subito.

Il Governo Italiano imponga a Fiat, in cambio degli aiuti, il mantenimento dell'occupazione e

degli stabilimenti con l'aumento della produzione di auto in Italia e un massiccio piano di

investimenti nella progettazione e produzione di auto a basso impatto ambientale.

QUESTO COMITATO NASCE E SI IMPONE CON UN SOLO OBBIETTIVO IL

MANTENIMENTO DEL SITO PRODUTTIVO, CHE NESSUN POSTO DI LAVORO DEVE

ESSERE PERSO, NESSUNO SCAMBIO TRA FUTURO PRODUTTIVO E

RIDIMENSIONAMENTO DEGLI ORGANICI IN NOME DELLE COMPATIBILITA'

Pertanto il comitato Pomiglianese invita alla mobilitazione Tutti i CITTADINI e I SINDACI DEL

TERRITORIO e di partecipare in massa allo sciopero cittadino che si terra venerdì 27 poiché la

Fiat è la più grande azienda del mezzogiorno e la chiusura dello stabilimento si ripercuote sull'intera

collettività.

La vostra lotta è la nostra lotta!.

Comitato Pomiglianese


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