[Redditolavoro] Fw: Mobilitazione antifascista e contro il pacchetto sicurezza a Ravenna

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Sat Feb 7 11:03:42 CET 2009


Mobilitazione antifascista e contro il pacchetto sicurezza a Ravenna 


Nel giorno del processo contro 2 militanti dello Slai Cobas per il sindacato di classe e di proletari comunisti per il presidio spontaneo antifascista e antirazzista di quest'estate a Lido Adriano e per manifestare l'opposizione al pacchetto sicurezza antimmigrati passato al Senato, lo Slai Cobas per il sindacato di classe si mobilita a livello cittadino con due iniziative: MARTEDI' 10 FEBBRAIO un presidio davanti al Tribunale di Ravenna ALLE ORE 8.30 e un'incontro con il Prefetto per portare le ragioni dell'opposizione ad un pacchetto sicurezza che a ragione si può definire una nuova legge razziale e da stato di polizia. 

 

Denunciati 2 antifascisti per un presidio di massa antirazzista!

Ai fascisti non è proprio andata giù la loro cacciata per la provocazione di stampo razzista quest'estate a Lido Adriano. Nonostante fossero protetti dalle forze dell'ordine, hanno pure denunciato 2 compagni di proletari comunisti e dello Slai Cobas per il sindacato di classe, in prima fila in quella mobilitazione spontanea.

Martedì 10 febbraio ci sarà il processo che sarà l'occasione per organizzare una mobilitazione antirazzista davanti al Tribunale di Ravenna.

Nessun elemento delle forze dell'ordine ha denunciato i fascisti per gli slogan razzisti, ma quello che è più grave è che nessuna istituzione cittadina ha impedito la provocazione fascista davanti ad un seggio elettorale per il voto degli immigrati che è stata addirittura autorizzata dalla questura!

Per i fascisti gli immigrati non dovevano esercitare il loro diritto di voto, ma subire la presenza di chi sbraitava contro il diritto di cittadinanza e contro la costituzione antifascista e, protetti dalla polizia, pensavano di potere chiudere la bocca a chi lotta a fianco degli immigrati. 

Lo ribadiamo ancora una volta: le politiche securitarie governative vengono sostenute anche dal governo di centrosinistra locale con provvedimenti contraddittori che alimentano questo humus reazionario: convivono infatti da un lato politiche  d'integrazione come il voto agli immigrati e un'istituzione per preservare la rete dei servizi per l'accoglienza contro il rischio "tagli",  ma anche le ordinanze "antidecoro" ed "antivetro", le cancellate ai giardini di Speyer di  fronte alla stazione, la polizia municipale dotata di manganelli e spray anti-aggressione, i sistemi di videosorveglianza, fino al plauso da parte del Sindaco Matteucci per il decreto Maroni. Tutti questi provvedimenti non hanno fatto che eccitare gli animi della destra al parlamento locale e alimentare una canea reazionaria contro l'assegnazione delle case popolari e l'iscrizione agli asili per gli immigrati e le loro famiglie che ha  portato alla provocazione dei fascisti a Lido Adriano.

Per questo è stato necessario rispondere con organizzazione, lotte e opposizione proletaria e democratica alla canea reazionaria. Con ogni mezzo necessario.

Se si voleva l' esercizio di voto per gli immigrati, quell'iniziativa di stampo razzista non doveva essere autorizzata! I responsabili, lo abbiamo detto subito, andavano rimossi!

 

Davanti al Tribunale di Ravenna martedì 10 febbraio alle ore 8.30 mobilitiamoci per un presidio antifascista e antirazzista cittadino. 

 

Ai fascisti e razzisti nessun diritto di parola! 

 

Ci mobilitiamo anche contro le leggi liberticide e razziste. Nella stessa giornata incontreremo in Prefetto per portare le ragioni dell'opposizione al Disegno di legge 733.

 

No al pacchetto sicurezza antimmigrati,  SI al diritto di cittadinanza! No allo stato di polizia!

 

Ma ci opponiamo alle xenofobe normative del pacchetto di sicurezza, espressione di una politica liberticida e da stato di polizia!

Devono cadere le norme come la tassa sul permesso di soggiorno fino a 200 euro, il reato d'immigrazione clandestina punito con un'ammenda fino a 10.000 euro, il permesso di soggiorno a punti, l'acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio dopo due anni di residenza, la certificazione dell'idoneità alloggiativi per l'iscrizione o la variazione della residenza anagrafica, la denuncia degli immigrati senza documenti da parte dei medici, le ronde padane ma allo stesso modo sono inaccettabili i provvedimenti che inaspriscono il 41 bis, oscuramento siti internet dell'opposizione sociale e politica assieme alle altre misure che colpiscono i senza fissa dimora, le persone che mendicano, i writers, gli occupanti, gli attivisti politici e la generalità di coloro che contrastano incondizionatamente questa crescente violenza di Stato.

 

 

Slai Cobas per il sindacato di classe

proletari comunisti 

Ravenna,  v. G. Di Vittorio,32.  

Tel: 339/8911853 e mail: ravros at libero.it 

 



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