[Redditolavoro] Una società aperta è una società unita
Laboratorio Eudemonia
eulab at hyperlinker.com
Wed Dec 23 11:54:13 CET 2009
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Una società aperta è una società unita
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Nell'augurare un Nuovo Anno lieto e sereno ben oltre quanto oggi si possa tutti oggettivamente sperare, chiedo gentilmente consideriate che, a meno di importanti novità, la scarsità di risorse energetiche, le quali devono alimentare la crescente economia di una popolazione globale tuttora in sviluppo numerico esponenziale, rintuzzerà ogni tentativo che i sistemi economici proveranno ad attuare per accrescere se stessi. Quanto più i vari Paesi proveranno a far crescere artificiosamente il loro PIL, tanto più questo ricadrà verso il basso, spintovi dagli ormai evidenti limiti fisici della Terra.
Lungi dal trovarci solo davanti a tristi contingenze da subire impotenti o soddisfare rassegnatamente, la situazione in cui ci troviamo potrebbe rivelarsi una splendida opportunità per impostare la nostra società su basi diverse, eque e solidali nonché improntata alle libertà individuali, allegerendola infine dai suoi eterni problemi interni e permettendole così di divenire capace al punto da soddisfare anche ogni sua necessità verso l'esterno, di confronto con gli altri Paesi.
Mi si permetta la seguente sintesi progettuale in cinque brevissimi punti:
1) Pubblico Impiego a rotazione comprendente attività economiche tendenti ad una metà dell'intero.
2) Con la partecipazione a rotazione si rende impossibile la corruzione e s'affermano invece consapevolezza e responsabilità, alimento e rinnovamento continui.
3) La Funzione Pubblica smette di controllare ed imporre e viene invece fortemente rivolta verso la produzione, divenendo inevitabilmente guida e riferimento per il settore economico privato.
4) Il settore privato, ridimensionato, sì, ma reso libero dalle incombenze sociali di cui s'è finalmente fatto carico il pubblico, sarebbe a dire: la collettività, può finalmente tornare a sperimentare ed intraprendere nuove avventure economiche.
5) Dalla stessa Funzione Pubblica partecipata dai cittadini (s'intende: purché sempre competenti e desiderosi di farlo) vengono estrapolati i migliori amministratori cui affidare il Governo, rendendo in gran parte inutile lo strumento elettorale.
Una tale società, aperta e dinamica, quindi sensibile e proattiva, in una parola: democratica, sarebbe capace di garantire ad ognuno non semplicemente un reddito minimo ma anche un vero e proprio lavoro da cittadinanza. Essa sarebbe esattamente il contrario di ciò ch'è oggi, avendo sostituito l'accaparramento del bene comune da parte di alcuni ed il mero rigonfio del PIL da parte di altri con una complessiva pronta capacità di risposta ad ogni necessità ed evenienza a seguito della forte unione raggiunta.
Vi prego dunque di considerare innanzitutto il chiarimento di cosa abbia finora impedito questo salto evolutivo:
http://Il-Gran-Complotto-degli-statali.hyperlinker.org
passo necessario per comprendere la nostra attuale situazione e di approfondire poi il progetto di questa nuova società:
http://Societa-Democratica.hyperlinker.org (la visione)
http://Public-Work-2.0.hyperlinker.org (lo strumento attuativo)
Col mio miglior saluto e l'augurio per un Nuovo Anno d'impegno comune proteso a far emergere quelle idee e soluzioni decisive per il benessere e buon vivere della collettività e dell'individuo che il sistema è finora riuscito a tenere nascoste.
Danilo D'Antonio
Laboratorio (artigiano di idee) Eudemonia
Monti della Laga - Appennino Centrale
tel. 339 5014947
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