[Redditolavoro] FERNANDA ON THE ROAD SEMPRE!
Vittoria OLIVA
huambos at virgilio.it
Wed Aug 19 19:02:40 CEST 2009
e ho corretto caldo e casino!
Fernanda Pivano: giovane fino alla fine,giovane sempre!bella, vitale, eversiva, tenera e forte
Ha fatto conoscere la cultura dell'America contro, questo lo riconoscono tutti: la cultura scomoda, lei ha scoperto i talenti veri dell'America on the road, ed è stata lei che ha aperto nuove prospettive a tanti talenti artistici di un Italia chiusa nel suo provincialismo di parrocchia.
FERNANDA UNA DONNA ON THE ROAD SEMPRE!
Muore, ma non ci lascia, le persone come lei lasciano tanto! non ci lasciano!. Muore in un tempo in cui la strada è negata, è ripulita da quelli che sono considerati i rifiuti umani.
On the road questo è il significato vero della cultura e della vita per Fernanda e per quelli che lei chiamava i miei eroi: l'eroismo vero è quello di mettersi sulla strada della ricerca continua.
On the road verso un mondo altro che su la strada trovi, un viaggio senza cartelli stradali, un viaggio di scelta,
dove conosci le anime e i corpi, senza PAURA dello sconosciuto che incontri, senza paura se è ubriaco o altro, l'importante è conoscersi e riconoscersi.
Un viaggio che porta all'incontro reciproco, all'accettazione , alla condivisione, e alla ricchezza interiore.
Era nata a Genova in riva al mare che amava tanto e come il mare era profonda nella sua apparente, semplicità, disarmata e disarmante, amante soltanto.
FERNANDA UNA DONNA ON THE ROAD SEMPRE!
che ha avuto la capacità di restare con il piacere della scoperta fino alla fine della sua vita terrena.
un giorno disse, nel settembre 2001.
"Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perche' ho lavorato 70 anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il pianeta cosparso di sangue."
No. Fernanda non è stata sconfitta, perdente forse, ma sconfitta mai! e poi sconfitta veramente è questa società che ha paura del viaggio e dei viaggiatori.
Grazie Fernanda per quello che ci lasci per gli autori che ci hai insegnato ad amare, per la fiducia nella vita che ci hai regalato, ragazzi eravamo, ragazzi eravamo fra le macerie di un mondo che ci era ostile, che ci era nemico e ci aveva ferito, e tu venisti con i tuoi libri a ridarci la speranza.
Dormono sulle colline leggemmo e capimmo che la vita non doveva essere sonno.
vittoria
L'avamposto degli Incompatibili
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