[Redditolavoro] mfpr uccisioni delle donne

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Mon Aug 17 20:12:30 CEST 2009




Sulle uccisioni delle donne.

Al di là degli scoup giornalistici di estate, è indubbio che vi è un aumento
delle uccisioni delle donne (una ogni 10 giorni; "30% in più di delitti
rispetto al 2007 e 68% in più per quanto riguarda le vittime" - secondo
fonti Eures), assassini nella maggiorparte dei casi fatti da mariti, ex,
fidanzati.
Ma due sono le cose che vogliamo mettere in evidenza che mostrano il salto
di qualità di questa guerra contro le donne, la sua caratteristica attuale,
il fatto che essa è strutturale, non legata a episodi contingenti e singoli.

1. Guardiamo a una delle ultime efferate uccisioni. La strage di famiglia
avvenuta il 7 agosto a Gornate Olona (Varese) in cui un uomo ha ucciso nella
notte prima la moglie poi i due figli, e quindi si è suicidato.
Il contesto in cui è avvenuto è emblematico: un piccolo borgo, una realtà
chiusa non solo come luogo e abitazione ma come concezione del "padrone"
della casa e della famiglia; al cancello della villa aveva messo un grande
cartello con su scritto "attenti al cane al padrone e a tutta la famiglia"
con  tanto di disegno di fucile, pistola e coltello. Una concezione da
padrone della vita della moglie e dei figli, che ha portato "naturalmente" a
decidere che non dovevano vivere senza di lui.

2. L'Eures ha analizzato che la maggiorparte degli assassini di donne da
parte degli uomini, dei mariti avviene al Nord (soprattutto Lombardia): ben
59,3% rispetto al 21,9% del centro e al 18,8% del Sud.
Si tratta di dati importanti, in un un certo senso inaspettati rispetto al
rapporto Nord/centro/sud e, quindi, illuminanti.
La denuncia più diffusa che vede nel "patriarcalismo" la causa principale
degli omicidi di donne, avrebbe dato questo risultato quantomeno rovesciato:
concezione e costumi patriarcali sicuramente sono più presenti nel sud che
nel nord. E invece è nel nord che c'è il dato più allarmante. Allora, il
"patriarcalismo classico" non è e non può essere una spiegazione sufficiente
e principale.
Tornando all'omicidio in provincia di Varese. Certo c'è anche la classica
gelosia verso una moglie delusa che se ne vuole andare, insieme alla
frustrazione da scalata  sociale non realizzata scaricata in famiglia. Ma
soprattutto c'è una concezione fascista, moderno integralista, una
concezione che fa scrivere il cartello per avvisare che è tutto suo e ognuno
che rompe questa "proprietà privata" (dalla casa alla famiglia) è da tenere
fuori o da uccidere se propria moglie; la concezione reazionaria-chiusa per
cui in famiglia tutto si può fare e chiunque osa intromettersi, sia il
ladro, sia l'immigrato, sia chi rompe "l'unità della famiglia", è
l'estraneo.
Una concezione pienamente frutto e in sintonia con l'ideologia leghista,
moderno clericofascista, razzista oggi sempre più presente e agente,
soprattutto in realtà del Nord, portata avanti organicamente dagli esponenti
principali del governo, della Chiesa, dai loro mass media, ma diffusa in
settori delle masse, in particolare della piccola borghesia o strato
superiore dei lavoratori, ma non solo.

Vogliamo dire che è in atto insieme ad un aumento dell'oppressione verso le
donne che investe ugualmente dal nord al sud, un incancrenimento,
imbarbarimento ideologico che si unisce, in alcune fasce sociali e in alcune
realtà del paese, ad uno stile di vita corrispondente - chiuso e pieno di
valori reazionari, conservatori che danno alimento al maschilismo,
patriarcalismo, comunque presente.
Di questa ideologia e modo di vita le prime a subirne gli effetti mortali
sono le donne.
Ma questo spesso è difficile che venga capito dalle stesse donne, che a
volte in queste realtà hanno uguali valori, uguali concezioni dei loro
oppressori, quei valori di cui poi sono le principali vittime (la donna
uccisa in provincia di Varese accusava il marito di aver deluso il proprio
padre padrone che si era fatto da solo e aveva dato loro lavoro, casa ma
considerandole sempre come cose sue).

Occorre quindi sviluppare una lotta/campagna non solo pratica, ma anche
ideologica, con le donne, verso le donne prima di tutto; altrimenti
assisteremo a un continuo inevitabile incremento delle uccisioni delle
donne.
Non c'è Telefono Rosa, centri antiviolenza che tengano. Se questi valori
generali da moderno medioevo vanno avanti, non trovano dighe adeguate e
altrettanto forti anche nella risposta di lotta, non faremo che scrivere
decine e decine di comunicati indignati ma purtroppo impotenti.

Margherita del MFPR

16.8.09


-- 
Io utilizzo la versione gratuita di SPAMfighter. Siamo una comunità di 6 milioni di utenti che combattono lo spam. 
Sino ad ora
 ha rimosso 3078 mail spam. 
 Gli utenti paganti non hanno questo messaggio nelle loro email .
 Prova gratuitamente SPAMfighter qui:http://www.spamfighter.com/lit




More information about the Redditolavoro mailing list