[Redditolavoro] L'INNse chiama- rispondiamo
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Sat Aug 8 07:26:50 CEST 2009
lo slai cobas per il sindacato di classe fa appello a portare il sostegno
alla lotta degli operai Innse in tutte le fabbriche e i posti di lavoro e a
promuovere
tutte le iniziative unitarie possibili
cobasta at fastwebnet.it
I proletari milanesi gridano:
Giù le mani dall'INNse !
Con un atto di forza degno della peggior vigliaccheria, la mattina di
domenica 2 agosto (e la data non è certo casuale), le forze dell'ordine
hanno sgomberato il presidio che gli operai dell'Innse stanno mantenendo da
14 mesi per difendere la fabbrica e il loro posto di lavoro.
Una fabbrica pienamente produttiva che viene smantellata grazie agli accordi
fra il padrone Genta (voci fondate lo collocano tra le amicizie politiche
dello sceriffo Maroni), le autorità comunali e alcune aziende che hanno
acquistato (ad un prezzo stracciato) e alimentano un progetto speculativo
sull'intera area.
Dopo un lungo tira e molla, basato su false promesse, trattative truffa e
accordi fasulli con tutte le istituzioni possibili (sindacati, provincia,
regione, prefettura, questura) il potere e i suoi servi sono giunti alla
conclusione che, proprio in "periodo vacanziero" era giunto il momento di
attaccare gli operai, sgomberando il presidio per consentire ai padroni di
smontare i macchinari e distruggere così, insieme alla fabbrica, anche la
resistenza operaia.
Per gli operai la prospettiva è molto cruda: essere licenziati senza
praticamente nessuna possibilità di arrivare alla pensione. In altre parole:
finire in mezzo alla strada!
Ma anche questa volta, anche grazie anche al sostegno di molti lavoratori e
compagni di Milano (e non solo), la risposta è stata molto determinata.
Prima mettendo in piedi un presidio allargato in mezzo alla strada, poi, la
mattina del 4 agosto, passando all'azione diretta: in cinque hanno eluso la
sorveglianza della polizia, sono rientrati in fabbrica e si sono arrampicati
sulle gru interne alla fabbrica bloccandone lo smantellamento.
La fabbrica è tuttora presidiata da ingenti forze dell'ordine, mentre via
Ribattino è ormai chiusa da tre giorni; ed era dai tempi del nazi-fascismo
che non si assisteva al tentativo dello stato, manu-militari, di chiudere
una fabbrica e di consentire ai padroni, in maniera spudorata, di portare
avanti un simile tentativo di speculazione.
Anche per questo, la lotta dell'INNse non può lasciare indifferenti i
lavoratori milanesi, a cominciare da quelli che stanno subendo gli effetti
della "crisi", che si trovano in Cassa Integrazione, con l'unica prospettiva
di perdere il lavoro e finire in mezzo alla strada.
E' giunta l'ora di rendere concreto lo slogan di questo inverno: "che la
crisi la paghino i padroni!".
Questa lotta ci mostra la strada e ci permette di fare una proposta molto
semplice rivolta a tutti i lavoratori del territorio: sosteniamo la lotta
degli operai dell'INNse con la solidarietà attiva. Costruiamo tante INNse in
ogni posto in cui i padroni vogliono scaricarci addosso i costi della loro
crisi ormai irreversibile. Unendo le forze ce la possiamo fare
Coordinamento di sostegno alla lotta degli operai dell'Innse
per ora giro questa bozza proposta mandatami dal comit antirazz mi
la lotta all'INnse prosegue. E nella presuntqa calma dell'agosto milanese
non sembra esserci nulla di più importante che sostenerla.
Come tutti saprete oggi gli operai si sono ripresi uno spazio interno
eludendo il controllo della sbirraglia (in gran numero) e riuscndo ad
arrampicarsi sopra le gru che sovrastano i macchinari. I lavori di
smontaggio si sono immediatamente interrotti e, più che una trattativa (che
pure i vari speciualisti, Cremaschi in testa, stanno trentando) il tuitto ha
prodotto una fase di stallo di cui sarà molto interessante verificfare le
evoluzioni.
Finora gli scontri con la polizia si sono limitati al tentativo di impedire
il blocco stradale di domenica mattina e agli spintonamenti di questa
mattina in seguito all'irruzione degli operai in fabbrica. Ma tutto lascia
presagire che, in mancanza di una soluzione accettabile (la base minima di
partenza, per gli operai, è la ripresa del lavoro, imedendo lo
smantellamento delle macchine), si arriverà, prima o poi, ai ferri corti
Intanto, tra i compagni presenti al presidio permanente, è maturata l'idea
di produrre un breve comunicato-volantino di lotta che possa sevire ad
allargare la solidarietà e la battaglia che va ben al di là della fabbrica
in questione.
Questa la bozza che, se condivisa, potremmo cercare di proporre già questa
sera
__________ Informazione NOD32 4306 (20090804) __________
Questo messaggio è stato controllato dal Sistema Antivirus NOD32
http://www.nod32.it
--
Io utilizzo la versione gratuita di SPAMfighter. Siamo una comunità di 6
milioni di utenti che combattono lo spam.
Sino ad ora
ha rimosso 3032 mail spam.
Gli utenti paganti non hanno questo messaggio nelle loro email .
Prova gratuitamente SPAMfighter qui:http://www.spamfighter.com/lit
_______________________________________________
Redditolavoro mailing list
Redditolavoro at lists.ecn.org
http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro
__________ Informazione NOD32 4306 (20090804) __________
Questo messaggio è stato controllato dal Sistema Antivirus NOD32
http://www.nod32.it
--
Io utilizzo la versione gratuita di SPAMfighter. Siamo una comunità di 6 milioni di utenti che combattono lo spam.
Sino ad ora
ha rimosso 3053 mail spam.
Gli utenti paganti non hanno questo messaggio nelle loro email .
Prova gratuitamente SPAMfighter qui:http://www.spamfighter.com/lit
More information about the Redditolavoro
mailing list