[Redditolavoro] Epifani: La strana strategia del ..... "vediamo cosa succede"

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Mon Apr 20 22:19:02 CEST 2009



L’intervista di Epifani (formato Pdf) al Sole24 ore del 17.4.09 al link :

http://www.coordinamentorsu.it/doc/altri2009/2009_0417_epifani.pdf

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E’ interessante leggere l’intervista di Epifani al Sole 24 ore.

Ovviamente condivisibile l’impianto del suo ragionamento sulla democrazia
come elemento validante delle scelte sindacali, ma estremamente preoccupante
è il messaggio che manda sul come uscire dalla divisione sindacale in
materia di contrattazione.

Le ragioni ufficiali del diniego posto dalla Cgil alla firma dell’accordo
separato sul nuovo modello contrattuale si basavano su alcuni aspetti
importanti:

 L’accordo produce una dinamica di riduzione e maggiore subordinazione del
salario alle ragioni del profitto

 L’accordo scardina il contratto nazionale e l’unitarietà della
contrattazione aprendo alle deroghe contrattuali

 L’accordo prefigura un modello sindacale di tipo neocorporativo

Se ciò è vero (come è) dovrebbe essere chiaro che una riforma dei contratti
così caratterizzata andrebbe respinta e contrastata con la messa in campo di
una proposta alternativa. In fin dei conti è pensando a questo che
moltissimi lavoratori hanno partecipato alle manifestazioni ed al referendum
nei luoghi di lavoro promossi dalla Cgil.

Nella sua intervista al Sole24ore Epifani, in realtà, gela queste
aspettative.

Nelle sue osservazioni non si vede traccia di una proposta Cgil, non si
intravvede una linea ed una proposta confederale (generale) per l’insieme
del mondo del lavoro, non si indica ai lavoratori ed alle categorie della
Cgil un percorso coordinato di azione e di strategia.

Ciò che invece esplicitamente propone è di lasciar fare. Cioè .... "Adesso
bisognerebbe lasciar lavorare le categorie, senza gabbie rigide e
ingessature ...", cioè senza un coordinamento confederale.

Se applichiamo ciò alle piattaforme già presentate unitariamente, come
quella degli alimentaristi, il suo ragionamento si fa ancora più esplicito.
Infatti, alla domanda del giornalista che gli fa notare esistere già una
piattaforma unitaria (quella degli alimentaristi appunto) e che questa dovrà
adattarsi, cioè fare i conti con i limiti posti dall’accordo separato sulla
contrattazione, Epifani risponde ripetendo ancora ..... "Bisogna lasciare
alle categorie spazi di adattamento, senza ingerenze ..."

Con buona pace per chi (come Lavoro e Società) difendendo la piattaforma
degli alimentaristi (per altro già mediata su alcuni punti non secondari
dell’accordo separato sul modello contrattuale) presume sostenibile questa
ipotesi perchè inserita in un processo di "forte coordinamento confederale".

In realtà Epifani non sembra nemmeno sognarsi di proporre una strategia
generale di riferimento, ma lasciando le categorie libere di gettarsi nella
mischia contrattuale ognuna per conto suo, aspetta di vedere ciò che succede
.... Come strategia sindacale fa accapponare la pelle e c’è da scommettere
che (come già successo con la piattaforma unitaria degli alimentaristi)
andrà bene anche a Cisl ed Uil.

Rimarrà la Fiom, (la sola categoria che ha annunciato la sua autonomia
dall’accordo separato) che in fin dei conti è l’unica categoria che Epifani
aspetta di vedere in difficoltà, sperando di raccoglierne i cocci prima del
prossimo congresso Cgil.

18.4.2009 Coordinamento Rsu

 
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