[Redditolavoro] finalmente Mantero le canta...

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Sat Apr 18 09:56:51 CEST 2009


L’Anpi a Cisl e Uil: «Siete venduti ai padroni»
17 aprile 2009
 
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CONDIVIDI STAMPA INVIA COMMENTA                Doveva essere occasione di riflessione e conoscenza, specie per le nuove generazioni - invitate come di consueto alla commemorazione, in Fincantieri - ma il discorso sul 25 aprile tenuto da Fabio Mantero a Sestri Ponente s’è trasformato in un’invettiva contro Uil e Cisl, che hanno firmato - senza Cgil - l’accordo integrativo nell’azienda. 

«Mantero non doveva farlo. Non doveva accusarci e insultarci. È stato a dir poco scorretto, perché Mantero, lavoratore della fabbrica e iscritto a Rifondazione Comunista, stava parlando come presidente della sezione “2 ottobre” dell’Anpi e non come rappresentante sindacale - tuona Michele D’Agostino, segretario Uil dei meccanici - Mantero non poteva, nè doveva esprimersi come ha fatto. Perdipiù davanti a studenti di scuole elementari e medie. Che, come ogni anno, invitiamo alla commemorazione del 25 aprile, perché la Resistenza e i suoi Valori restino vivi nella memoria delle nuove generazioni». 

Una pausa per riprendere fiato e soprattutto per ricacciare indietro la rabbia non ancora smaltita, nonostante sia ormai pomeriggio inoltrato, e D’Agostino incalza: «Abbiamo scritto anche a Fulvio Cerofolini, presidente provinciale dell’Anpi, per manifestargli il nostro più totale disappunto per l’accaduto. Non si può trasformare qualcosa di estremamente importante come la commemorazione del 25 aprile in una ridda di insulti in libertà. Pensi che ci ha dato persino dei fascisti, Mantero. Certo, non ha pronunciato la parola esplicitamente. Ma è stato chiarissimo. Per non dire dell’altro insulto. Ci ha detto, stavolta esplicitamente, che noi di Uil e Cisl, ci siamo venduti ai padroni. E che per questo abbiamo firmato l’accordo integrativo in Fincantieri, senza la Cgil. E l’accordo, in sede nazionale, sempre senza Cgil, con Confindustria. Scorrettissimo. Non si può usare il palco del 25 aprile per esprimere posizioni di Rifondazione Comunista, insultando i sindacati. Bell’esempio, per le nuove generazioni"





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