[Redditolavoro] precari delle Poste Italiane: nessuna resa
l.marinelli at rdbcub.it
l.marinelli at rdbcub.it
Tue Sep 30 20:03:48 CEST 2008
PRECARI PT:
NESSUNA RESA.
La nuova norma che liquida i precari delle Poste è giunta in perfetta sintonia (morale, politica, temporale) con l’ultimo accordo della “banda dei sette”.
Per evitare, infatti, l’effetto devastante del “risarcimento” invece del posto a tempo indeterminato, chi non chiederà di sottoscriverlo, tra vecchi e nuovi reintegrati?
Nella precedente occasione, ben il 17% non l’aveva accettato, condividendo e seguendo le nostre lotte.
Un bel pugno nello stomaco per lorsignori.
Come recuperare?
Sindacati, Poste Italiane s.p.a. e Governo, ciascuno con i propri strumenti; hanno - in segreto e dietro le quinte - studiato il caso e … l’arbitro ha fischiato la fine della partita.
Un po’ buffoni (tutti) quando fingono di reclamare; un po’ fascisti (tanti), quando impongono il primato dei padroni.
Vuol dire, allora, che la partita continua “fuori campo”.
Per noi, almeno.
Appuntamento a ottobre.
Infatti: IL 4 OTTOBRE 2008, NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL RAZZISMO, TUTTI I “PRECARI-REINTEGRATI” DI POSTE ITALIANE S.P.A., SIT-IN DAVANTI A PALAZZO CHIGI.
PER AGGIORNAMENTO E CHIAREZZA:
La legge berlusconiana che ha modificato - peggiorandoli - i criteri per l’assunzione dei lavoratori a tempo determinato (dando all’impresa la libertà di farne quello che vuole …), ha messo anche a disposizione delle società (Poste Italiane in specie …) una sanatoria, per cui ai lavoratori ancora in causa (appello e cassazione) il giudice – se conferma l’illegittimità del termine – riconosce solo un più che modesto risarcimento, rimandandoli a casa.
Tale “sanatoria” si applica ai contratti stipulati ai sensi e per gli effetti degli articoli 1, 2 e 4 del Dlg. 368/01 (non, ovviamente a quelli precedenti al 2001); non si applica ai contratti stipulati tramite agenzie interinali.
Ne’ si applica tale sanatoria ai lavoratori CTD che hanno lavorato prima o lavoreranno dopo l’entrata in vigore di quella norma; per cui potranno tentare la rivendicazione giudiziaria per la trasformazione del contratto a tempo indeterminato.
* * *
In piena sintonia ricattatoria con tale norma, la “banda dei 7” ha fatto circolare un secondo accordo, per cui se il lavoratore vuole consolidare il posto di lavoro ottenuto per sentenze (non passate ovviamente in giudicato, cioè dalla cassazione), deve restituire i soldi e altre penalità; e per chi è stato estromesso per sentenza sfavorevole, entrare nella “solita” graduatoria dal 2010 …
La proposta aziendale si rivolge SOLO ai lavoratori che sono stati assunti ai sensi dell’art. 1 del D.lgs 368/01 e si chiude al 31.10.2008.
Ognuno può e deve quindi preliminarmente verificare il proprio caso, rivolgendosi a questa Organizzazione per ogni esigenza.
La norma sarà comunque oggetto di contestazione presso la Corte Costituzionale, ma anche in sede di protesta di massa, come programmiamo – per esempio – di fare al 4 ottobre 2008 davanti al Palazzo del Parlamento. Confermeremo sul nostro sito.
CONCLUSIONE:
Non affrettarsi a sottoscrivere l’accordo (c’è tempo sino al 31 ottobre 2008);
Verificare la propria situazione contrattuale e giudiziaria;
Rivolgersi al Sindacato (quello “giusto” ovviamente, che non sia complice dell’azienda e del governo);
Continuare a lottare nei modi utili e possibili anche – eventualmente – per ridurre al minimo i danni.
settembre 2008
COBAS POSTE/CUB
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