[Redditolavoro] OPERAI CONTRO NEWS 20 SETTEMBRE 2008...

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Sat Sep 20 13:41:11 CEST 2008

























Totale articoli: 923




sab, 20 set @ 12:49



I MIRACOLI DI BERLUSCONI

Pubblicato in:: Numero 384




Nella primavera 2005, sua eccellenza Silvio Berlusconi, fece eleggere il suo
medico di fiducia, Umberto Scapagnini a sindaco di Catania. 
Miracolo facile.
Il rubafemmine Umberto è stato sindaco fino a tre mesi fa'.
L'unica cosa che ha amministrato bene e' il suo portafoglio.
Nel periodo ch e' stato sindaco il medico di fiducia di sua eccellenza ha portato
Catania al fallimento
Il secondo miracolo e' che il signor Umberto Scapagnini e' ancora a piede libero.
Il miracolo e' a meta' di Prodi e di Berlusconi.
Sua eccellenza ha fatto sapere che e' pronta la cordata di padroni a cui regalera' il
Comune di Catania con tutti gli abitanti.
E sua eccellenza ha avuto il coraggio di rompere il cazzo ai Napoletani?










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Operai Contro
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sab, 20 set @ 09:42



USA: FALLISCE AMERIBANK

Pubblicato in:: Numero 384




In Italia i leccaculi denominati giornalisti economici starnazzavano:
la crisi e' risolta viva Bush e Berlusconi.
Bush in america dichiarava:  “E’ giunto il momento di risolvere la crisi dei
mutui, un intervento del Governo federale è essenziale per impedire ulteriori danni
all’economia”, ha detto George Bush in una conferenza stampa congiunta con il
segretario al tesoro Henry Paulson. “Dobbiamo attuare un piano senza precedenti,
che mette in gioco una notevole quantità di denaro dei contribuenti, ma il rischio
che correremmo non intervenendo sarebbe ancora peggiore”, ha sottolineato il
presidente degli Stati Uniti. Paulson ha dal canto suo precisato che si sta parlando
di interventi per “centinaia di miliardi di dollari (tra i 500 e gli 800), perché
bisogna agire in modo tale da andare fino al cuore del problema”.

L'uso di fondi pubblici per salvare le banche non è una novità negli USA: già 
negli anni '80 il Governo fu costretto a intervenire in soccorso del sistema
finanziario piegato dalla crisi delle casse di risparmio. E lo fece creando la
Resolution Trust Corporation, struttura finanziata da fondi pubblici e con il compito
di farsi carico dei titoli non vendibili in possesso delle casse stesse.
A poche ore dall'annuncio del piano di salvataggio, fallisce una banca del West
Virginia, Ameribank; è la dodicesima banca statunitense a chiudere i battenti a
causa della crisi finanziaria. 










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Operai Contro
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sab, 20 set @ 07:58



ALITALIA: LETTA E LETTA

Pubblicato in:: Numero 384




 In Italia non si capisce piu' un cazzo. 
Letta del PDL, gran consigliere di Silvio Berlusconi, dichiara che per l'Alitalia
l'unica possibilita' e' la proposta della CAI di Colaninno.
Letta del PD, gran Consigliere di Veltroni detto l'oppositore ombra, dichiara che il
governo ha sbagliato tutto ma che per l'Alitalia l'unica possibilita' e' la proposta
della CAI di Colaninno.
Colaninno padre, simpatizza per Veltroni ed e' grande amico ed estimatore di
Berlusconi.
Colaninno figlio, milita nel PD di Veltroni, giudica che il governo sbaglia tutto, ma
che Colaninno padre ha fatto bene.
Sono la stessa  famiglia di padroni e politici: di qua i padri di la i figli.
I lavoratori dell'Alitalia non sono d'accordo con il ricatto di Letta zio e Letta
nipote, non sono d'accordo con il ricatto di Colaninno padre e Colaninno figlio.
I lavoratori dell'Alitalia non erano d'accordo con Veltroni e non sono d'accordo con
Berlusconi.
Padroni e governo hanno paura: la situazione si mette male









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Operai Contro
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sab, 20 set @ 07:37



I RAZZISTI

Pubblicato in:: Numero 384




 Berlusconi ha dichiarato che lui e i suoi amici della Lega e AN non sono
razzisti. 
Il questore di Milano ha dichiarato che a Milano il razzismo non esiste. Il questore
sta aspettando di vedere all'opera squadracce con la scritta noi siamo razzisti.
Noi siamo di parte e il nostro giudizio è chiaramente errato.
Vediamo cosa scrive L'Avvenire quotidiano della CEI di proprieta' del signor
Ratzinger, che e' un grande amico ed estimatore di Berlusconi.
 «Dal palco del raduno di Venezia - si legge nell'articolo - il prosindaco di
Treviso ha gridato "che gli immigrati vadano a pregare e pisciare nel deserto". E
certo ha parlato l'anima più becera del partito: ma ci sarebbe piaciuto che
qualcuno, nello staff leghista, se ne fosse dissociato». E così dopo gli strali
della curia trevigiana, che una settimana fa aveva già invitato Gentilini ad
abbassare i toni sul caso-moschea nel quartiere di San Liberale, oggi è «la»
chiesa a prendere posizione contro i messaggi deliranti di Gentilini. Ma anche contro
la stessa Lega, che non si è dissociata dalla ennesima uscita forcaiola del
vicesindaco di Treviso, osannato alle kermesse padane. Come domenica scorsa a
Venezia, dove lo sceriffo del Carroccio si è esibito in un discorso violentissimo,
cappellino verde padano in testa con sole celtico, sfoderando il suo classico
repertorio. Ancora una volta, ha tuonato contro i «negri» tra gli applausi del
popolo padano e sul sangue ancora caldo di Abdul, il 19enne immigrato ammazzato a
sprangate, a Milano, solo per aver rubato due pacchi di biscotti. Una tragedia
assurda, una «storia impazzita» come scrive il quotidiano della Cei. Ma non
isolata. Per la Chiesa italiana - e non solo - nel nostro paese il clima è diventato
ormai insopportabile, allarma la rabbia montante contro gli immigrati, un razzismo
che sfocia sempre più spesso in furia cieca, in tragedie come quella di Abdul. Un
clima che atteggiamenti e uscite come quelli dello sceriffo del Carroccio rischiano
di infiammare.
Sua eccellenza, Silvio Berlusconi, nelle riunioni della confraternita governativa
nella sua villa dfi Arcore probabilmente si esprime come Gentilini.

Gentilini durante una adunata di razzisti a Venezia








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Operai Contro
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ven, 19 set @ 23:39



INNSE MILANO

Pubblicato in:: Numero 383




Caro Operai Contro,
il Prefetto ha ricevuto oggi la delegazione operaia della INNSE, con le RSU, che ieri
insoddisfatti dell’incontro col rappresentante del Prefetto ha chiesto l’appuntamento
odierno.
Il Prefetto ha comunicato che il padrone Genta è disposto a vendere i macchinari alla
Ormis o al miglior offerente, operazione che dovrà svolgersi al Ministero dello
Sviluppo. La delegazione operaia a questo punto, ha sollecitato che questo incontro
sia fissato il più presto possibile. Senza salario e licenziati, gli operai non
possono certo aspettare i tempi salottieri dei padroni e dei borghesi per mangiare.
Hanno chiesto al prefetto di imporre a Genta il pagamento del salario di agosto, che
illegittimamente non ha pagato. Come mai il padrone trasgredisce obblighi di legge e
contrattuali, non paga gli operai e nessuno batte ciglio? 
Saluti a muso duro dalla INNSE in lotta

Vogliamo fare un piccolo commento alla lettera.
Il prefetto di Milano obbedisce agli ordini di Genta e sgombra gli operai.
Il prefetto di Milano non arresta Genta che non paga il salario agli operai.
Questa e' la legge dei borghesi









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Operai Contro
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ven, 19 set @ 22:55



LE LACRIME DI COCCODRILLO

Pubblicato in:: Numero 383




Il Comitato Antirazzista milanese sostiene la mobilitazione degli amici di Abba e
della sua comunità, in occasione della manifestazione di sabato 20 settembre.
Allo stesso tempo, oltre ad esprimere chiaramente una denuncia verso le "lacrime di
coccodrillo" delle autorità razziste della destra milanese e le solite distorsioni
mediatiche, non vogliamo renderci complici in alcun modo di un'operazione di
"recupero politico" messa in atto, anche attraverso questa manifestazione, da coloro
che, in modo diretto o per via di finanziamenti loro elargiti, hanno sostenuto
governi o sostengono forze politiche responsabili dei campi di detenzione, dei
finanziamenti alle imprese militari (potete aggiungere...), del clima di guerra e
razzismo che
oggi respiriamo.
Questi soggetti sbraitano oggi contro il clima socio-culturale di stampo razzista che
prende piede a Milano, ma tentano di fatto di occultare le proprie responsabilità e
di condurre sul piano puramente mediatico e della rappresentanza l'opposizione a
tutto ciò.
Per queste ragioni scegliamo di dare il nostro contributo critico e
militante alla mobilitazione unendoci agli amici di Abba che si
concentreranno al "muretto", loro luogo di ritrovo storico.

Invitiamo pertanto tutti coloro che si riconoscono nelle ragioni di
un'opposizione radicale al razzismo classista a concentrarsi in S.Babila alle ore 14

Alleghiamo il volantino che verrà distribuito

Comitato Antirazzista milanese











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Allegato:Manifestazione per Abba 2.doc





ven, 19 set @ 22:40



PULIZIA ETNICA

Pubblicato in:: Numero 383




Giovedì 18 settembre, sei africani sono stati ammazzati a colpi di mitra. Il
terreno coperto di bossoli indica il carattere violento e determinato, di una vera e
propria esecuzione. Le vittime, tra i trenta e i quaranta anni, sono tre ghanesi, un
cittadino del Togo e due liberiano. La strage è avvenuta sul litorale, in una zona
tra Castelvolturno e il Lago Patria, dove da anni è sorta una bidonville di
immigrati.
La stampa insinua che la strage sia stata compiuta dalla camorra per questioni di
droga. Tutto è possibile. Anche se così fosse, le vittime dovevano avere un ruolo
assolutamente marginale, che non gli permetteva di uscire dalla situazione di degrado
in cui erano costrette a vivere, tra discariche maleodoranti, paludi e abusivismo
edilizio. Gli immigrati alloggiano in baracche e in vecchie masserie abbandonate. Più
che allo spaccio di droga, gli immigrati sono dediti a lavori agricoli, soprattutto
alla raccolta di pomodori, nelle condizioni sub umane più volte denunciate.
Ovviamente senza conseguenze apprezzabili, dal momento che il raket del lavoro nero
resta altrettanto se non più feroce di quello della coca.

- Lo scorso 18 agosto, sempre nel territorio di Castelvolturno, era stato compiuto un
vero e proprio raid nei confronti di un gruppo di nigeriani che si stava
intrattenendo all'interno di una villetta di via Cesare Battisti. A rimanere feriti
dai colpi di mitra cinque cittadini della Nigeria, residenti da oltre dieci anni in
Italia. Quattro uomini con il volto coperto da caschi, armati di kalashnicov e
pistole, fecero irruzione nell'abitazione prendendo di mira le dieci persone che
erano riunite nella casa.

- Nel corso della giornata di venerdì 19, gli immigrati della zona hanno dato vita a
violente proteste davanti al luogo dove ieri sera sono stati uccisi i sei immigrati
africani. «Vogliamo giustizia- urlano - non è vero che i nostri amici ammazzati
spacciavano droga o eranocamorristi. Sono state dette tutte cose false».









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ven, 19 set @ 22:28



LA CACCIA DI BRUNETTA

Pubblicato in:: Numero 383




Pubblichiamo in allegato una pagina della cronaca di Piacenza"del giornale
liberta" . La pagina del giornale ci e' stata inviata per denunciare la caccia agli
"assenteisti" aperta da Brunetta 
Alla USL di Piacenza anche i carbinieri dei NAS vanno in giro a controllare chi
lavora e una indecenza vergognosa









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Allegato:piacenza.pdf





ven, 19 set @ 15:05



LA MAGISTRATURA E\' SCHIERATA CONTRO GLI OPERAI

Pubblicato in:: Numero 383




Tutti parlano di emergenza democratica contro Berlusconi e la destra. Molti
simpatizzano per la magistratura che spesso si è contrapposta a Berlusconi. Nelle
fabbriche però il ruolo della magistratura appare sempre più per quella che è
veramente: uno strumento in mano ai padroni. Nel gruppo FIAT in particolare, ma un
po’ in tutti gli stabilimenti, la repressione ha raggiunto livelli che non si
vedevano dagli anni cinquanta. Gli operai che si ribellano agli alti ritmi, alle
vessazioni dei capi, ai bassi salari, sono bersagliati da punizioni e molti vengono
licenziati. Si puniscono azioni di tipo sindacale che appartengono alla tradizione
delle relazioni sindacali dell’ultimo trentennio. E’ cambiato il clima. La crisi
economica marcia a ritmi forzati e i padroni non possono più tollerare gli operai che
difendono in modo conseguente la propria pelle contro il peggioramento delle
condizioni di lavoro. Basta una iniziativa di lotta e si viene buttati fuori come è
successo a Francesco Ferrentino a Melfi e a Mimmo Mignano a Pomigliano. Oppure, si
segue una pratica ancora più sottile: si coinvolge un gruppo di operai in
un’inchiesta della magistratura su presunti fatti di terrorismo che non esistono e
senza aspettare gli esiti dell’inchiesta (che è sempre lunghissima) li si butta fuori
dallo stabilimento come è successo a Melfi. l'articolo continua
all'interno









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gio, 18 set @ 22:19



ALITALIA TRATTATIVA INFINITA

Pubblicato in:: Numero 383




Colaninno, il padrone di sinistra tanto caro a Veltroni, ha ritirato l'offerta
della cordata.
Colaninno non ci ha rimesso niente perche' e' abituato a fare soldi con i quattrini
dello stato.
Il governo si è ripreso i soldi che aveva gia' pagato a Bonanni della CISL e alla
Spolverini della UGL.
Bonanni e Spolverini sono incazzati a morte con i piloti.
Ma la firma di CISL-UIL-UGL non serviva a un cazzo perche' praticamente non contano
niente tra i lavoratori Alitalia.
A sorpresa il governo prolunga la trattativa.
Allora gli ultimatum ai lavoratori dei giorni scorsi erano proprio dei ricatti. Nel
codice penale italiano il ricatto dovrebbe essere ancora un reato, salvo che Silvio
Berlusconi non lo abbia depenalizzato.
Berlusconi non rompere i coglioni e un mese che minacci i lavoratori dell'Alitalia,
ma non hai ancora capito che non si tratta di canzonette e che i lavoratori
dell'Altalia non sono le veline di canale 5









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Operai Contro
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gio, 18 set @ 22:01



INNSE SUL CAMPER COI TITANI

Pubblicato in:: Numero 383





Sui cancelli col sigillo del sequestro passa la prima notte dopo lo sgombero forzato
di ieri, la 118esima di presidio ininterrotto.
Gli operai del turno notturno hanno avuto fino tarda ora la compagnia di operaie e
operai di altre fabbriche, venuti a testimoniare il proprio sostegno alla lotta. Poi
nel Camper a turni, ci si può anche allungare e dormire un po’, mentre gli altri
vigilano.
In mattinata una delegazione di operai con le RSU della fabbrica, si sono incontrati
con un rappresentante del Prefetto di Milano, richiedendo un intervento diretto per
la riapertura della trattativa di vendita della INNSE ad ORMIS e per il pagamento
degli stipendi. Con sconcerto e rabbia si sono sentiti rispondere che la prefettura
poteva fare ben poco, mentre si è fatto tanto e con decisione per sgombrare la
fabbrica. Non si poteva far altro che chiedere un incontro urgente con il Prefetto in
persona, ed è stato chiesto.
E’ vero che il Prefetto è preso dai problemi di Milano, ma 49 operai licenziati e
sgombrati con la forza mentre lavoravano, non è una cosa che può passare sotto
silenzio. 
Siamo in attesa che fissi l’incontro nelle prossime ore. Gli operai non staranno in
strada per sempre.
Saluti a muso duro dai cancelli della INNSE in lotta










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