[Redditolavoro] (no subject)

anna a.grav at libero.it
Wed Sep 10 15:26:13 CEST 2008


 

Telecom Italia aveva messo a punto uno dei sistemi più sofisticati di
intercettazione telefonica ed elettronica, e lo ha messo a disposizione di
tutte le Procure della Repubblica con un'offerta commerciale ad hoc. 

Si chiamerebbe "SuperAmanda" il centro di ascolto realizzato da Telecom
Italia in Calabria che potrebbe diventare l'unico centro di ascolto
nazionale per tutte le indagini che richiedano l'intercettazione di
telefonate da fisso, mobile, Sms, e-mail e fax, insomma tutte le
comunicazioni elettroniche. 

E' una sorta di Echelon italiano a cui il Ministero di Grazia e Giustizia
appalterebbe il servizio, comprese le intercettazioni ambientali che
comunque poi passano su linea telefonica e a cui Telecom Italia è molto
interessata, da qualche tempo, come occasione di business. 

SuperAmanda potrebbe essere ulteriormente potenziata in presenza di un
contratto con il Governo che fornisca adeguate garanzie economiche a Telecom
Italia; il motivo della sua nascita probabilmente è il disegno di legge di
riforma dei servizi segreti italiani, nato all'indomani dell'11 settembre
2001, su proposta di Franco Frattini. 

La proposta di riforma dei servizi segreti voleva dare ai servizi dei poteri
di intercettazione delle comunicazioni superiori a quelli delle stesse forze
dell'ordine: mentre queste hanno bisogno di un'autorizzazione precisa da
parte della magistratura per ascoltare le comunicazioni, in presenza di
indagini su reati precisi, gli agenti dei servizi segreti lo avrebbero
potuto fare indiscriminatamente su qualunque cittadino, per ragioni legate
alla sicurezza dello Stato. 

Il disegno di legge di riforma dei servizi segreti si era poi arenato
proprio su questi poteri molto forti, anche di perquisizione e di immunità
nel compimento di tutti i reati (tranne i più gravi come l'omicidio), sulla
mancanza di adeguati controlli da parte dello stesso Parlamento, che avevano
suscitato perplessità anche in componenti della stessa maggioranza
parlamentare di centrodestra. 

Un'altra questione si cui si era bloccato l'iter parlamentare è stata una
divergenza di opinioni anche all'interno dello stesso Governo tra chi
vorrebbe un unico servizio segreto che incorporasse gli attuali Sismi
(militare) e Sisde (civile) e chi è contrario per non concentrare troppo
potere in un unico organismo. 

Questo dibattito si è sviluppato in uno scenario che vede i servizi segreti
italiani da una parte svolgere un ruolo di primo piano, anche se non molto
chiaro, in vicende come l'Irak, i dossier sulle presunte armi di distruzione
irachene mai trovate, la liberazione degli ostaggi italiani; dall'altra un
grave conflitto tra servizi segreti e magistratura, come quello che ha visto
bloccare la perquisizione da parte delle forze dell'ordine della sede
calabrese dei servizi segreti, che era stata ordinata dai giudici che
indagavano sui rapporti mafia-politica, in nome del segreto di stato. 

Finché non ci sarà la legge sui servizi segreti (che, fortunatamente per
tutti noi, non sembra figurare tra le priorità del Governo Berlusconi),
SuperAmanda-Echelon tricolore rimane solo un progetto, anche se inquietante
e terribile. 

 

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