[Redditolavoro] I: Regione Puglia, l'Assessore all'ambiente: "Non capisco gli ambientalisti"

anna a.grav at libero.it
Wed Sep 10 11:34:26 CEST 2008


Rigiro e fatela girare!!

Da ricordare che il governatore della Puglia è Vendola ghe governa una
giunta cosìdetta di sinistra

 

ISPEZIONE ALL'ILVA DI TARANTO( quello del padron Riva uno dei 16 cavalier
della tavolata tonda dell’Alitalia) , L'ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE

CONTRARIATO PER LA PRESENZA DEGLI AMBIENTALISTI

 

LE DICHIARAZIONI DI LOSAPPIO. L’assessore regionale all’Ecologia Michele

Losappio non ha risparmiato una frecciata nei riguardi delle associazioni

ambientaliste che a Taranto hanno pacificamente manifestato dinanzi

all’ingresso della direzione Ilva: “Anche l’opinione pubblica negli anni

scorsi ha taciuto. Adesso l’attenzione verso i temi ambientali è alta, ma

talvolta si esagera. Non capisco, ad esempio, perché manifestare quando

Regione ed Enti locali decidono di verificare l’attuazione degli impegni

da parte dell’Ilva. Dovrebbero protestare se non lo facessimo”.

 

LA SOVRANITA' POPOLARE. La politica è l'amministrazione della polis, la

polis è costituita dai cittadini che sono titolari e sovrani di tutti i

diritti politici.

 

LA DIOSSINA. Che il rappresentante della Regione in campo ambientale si

chieda cosa facciano i cittadini fuori dai cancelli della fabbrica che

spande i suoi miasmi sulla città da mezzo secolo e perché questi insistano

per essere presenti in un momento in cui si barattano a tombola (3,5, 4,

1, 0,4 nanogrammi) le concentrazioni di uno dei principali veleni

genotossici prodotti dall'industria , è un'uscita che onestamente troviamo

poco opportuna.

 

PERCHE' NON E' CONTENTO? Poco opportuna perché, se è vero che l'assessore

vuol essere garante dei diritti dei tarantini, avrebbe piuttosto dovuto

esprimere soddisfazione in ordine all'attenzione e alla partecipazione di

tanti cittadini alla causa che anch'egli dice di perorare, quella cioè del

riconoscimento del rispetto della salute e della vita nella nostra

provincia (e non solo nella nostra provincia, visto che veleni come la

diossina non ricadono solo su Taranto).

 

L'URGENZA. I manifestanti hanno sottolineato l’urgenza di contenere le

micidiali emissioni nocive e di garantire tempi certi e rapidi nella lotta

all’inquinamento. Pertanto non una manifestazione contro la Regione, ma di

sostegno a quanti incarnano le istanze della nostra comunità e di

sollecito a quanti invece dovrebbero fare ma non fanno.

 

A PORTE CHIUSE. Si è parlato di abbattere gli inquinanti, della verifica

degli impegni relativi agli Accordi di programma degli scorsi anni

(accordi in cui, per inciso, la parola "diossina" non veniva mai

nominata): ci chiediamo perché farlo a porte chiuse, tenendo fuori la

cittadinanza da argomenti così delicati e che la riguardano così da

vicino. Finanche il giro dello stabilimento concesso ai giornalisti

sarebbe stato diverso da quello dedicato alle istituzioni, lontano, cioè

dagli impianti più inquinanti.

Quella tra istituzioni e pubblico interessato e tra Ilva e città, è una

distanza inaccettabile, oltre che inattuale.

 

MEGLIO AL MARE? L'assessore Losappio e quanti altri possano esserselo

chiesto, stiano pur certi che noi tutti, cittadini ed associazioni

presenti in quel sabato rovente, avremmo preferito trovarci sulle

meravigliose spiagge del nostro litorale, piuttosto che davanti ai

polverosi cancelli del siderurgico.

 

ESCLUSI ANCHE DALLA CONFERENZA STAMPA. Forse più che sulla nostra

presenza, l'assessore avrebbe potuto spendere una parola di più

sull'assenza dei vertici Ilva dalla conferenza stampa indetta dopo la

ricognizione allo stabilimento. Noi non siamo stati ammessi a prendervi

parte e nessun rappresentante delle istituzioni lo ha chiesto per nostro

conto, ma almeno i presenti, quelli che hanno a cuore il bene della loro

città e dei loro concittadini, avrebbero potuto fare domande e richiedere

chiarimenti ai rappresentanti del siderurgico sulle prospettive di

ambientalizzazione degli impianti, "concedendo" quella trasparenza che da

anni ci viene negata, insieme alla salute ed alla dignità.

 

 

Per il Comitato per Taranto

 

 

Lea Cifarelli

 

Giulio Farella

 

Luigi Oliva

 

Antonietta Podda

 

Massimo Ruggieri

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