[Redditolavoro] Trecentomila posti a rischio
Rapt
rapt at inventati.org
Wed Oct 22 15:53:51 CEST 2008
Trecentomila posti a rischio
Per Fmi e Bankitalia fino al 2009 l'economia italiana avrà il segno
meno. E la Cgil stima gli effetti. "Indispensabile un sostegno ai
redditi e all'occupazione"
I prossimi due anni per l'Italia potrebbero essere molto duri. La
previsione è del Fondo monetario internazionale, che ha stimato una
decrescita del Pil dello 0,1 per cento quest'anno e dello 0,2 nel 2009.
Segno meno, recessione. I dati sono contenuti nelle Prospettive
economiche regionali per l'Europa presentate oggi a Bruxelles, che
riprendono le stime del World economic outlook dell'8 ottobre scorso.
Secondo l'Fmi l'Italia è l'unico paese della zona euro, insieme
all'Irlanda, a essere destinata a una crescita negativa per due anni di
seguito. Riguardo l'inflazione, secondo il Fondo si attesterà al 3,4 per
cento quest'anno e all'1,9 l'anno prossimo.
Un allarme ripreso anche dal Governatore della Banca d'Italia, Mario
Draghi: 'Dopo il calo del Pil nel secondo trimestre -- ha detto Draghi
in audizione al Senato- i più recenti indicatori confermano segnali
negativi per i prossimi trimestri. Calano i consumi delle famiglie sotto
il peso dell'erosione del reddito disponibile, a causa dell'inflazione e
dell'aumento del servizio al debito'
'Le ripercussioni della crisi -- ha detto il Governatore - vanno ben al
di là del sistema bancario. Famiglie e imprese sono colpite sia
direttamente, per la perdita di valore dei titoli Lehman che esse
detengono, sia indirettamente a causa delle prospettive di una
restrizione del reddito conseguente alle tensioni finanziarie del
momento'. Per Draghi, quindi, 'il problema che è più urgente risolvere
riguarda la liquidità, in particolare il riavvio del mercato
interbancario'. Il 'congelamento della liquidità - spiega - costituisce
oggi in Europa e in Italia il principale rischio di trasmissione delle
turbolenze finanziarie all'economia reale'.
Le stime del Fmi seguono di poco meno di 24 ore l'allarme lanciato dal
direttore generale dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo)
Juan Somavia, secondo il quale "il numero di disoccupati potrebbe
passare da 190 milioni del 2007 a 210 milioni entro il 2009". E questo a
causa della crisi finanziaria internazionale in corso.
*Per quanto riguarda la sola Italia, la Cgil ha fatto qualche conto
iniziale e stima che siano "a rischio 300mila posti di lavoro"*. La
cifra è stata fornita dal segretario confederale Agostino Megale in
un'audizione alla commissione Finanze della Camera sul decreto legge
155/200 ("Misure urgenti per garantire la stabilità del sistema
creditizio alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di
crisi dei mercati finanziari internazionali") e sul dl 157/2008
("Ulteriori misure urgenti per garantire la stabilità del sistema
creditizio").
Il sindacato, pertanto, non si accontenta del decreto legge 'salva
banche', e chiede - precisa Megale -- "un sostegno ai redditi e
all'occupazione che passi attraverso l'attivazione di un tavolo per
affrontare i problemi della crisi, la tutela dell'occupazione e la
politica dei redditi". Sulle misure di sostegno all'occupazione il
sindacato chiede "l'ampliamento del fondo per gli ammortizzatori sociali
da estendere a tutti i lavoratori, compresi i settori dove non sono
previsti". Inoltre, "un intervento di sostegno all'occupazione fondato
su incentivi alle imprese di natura fiscale per l'assunzione a tempo
pieno e indeterminato, con attenzione a donne e giovani". Mentre per il
sostegno al reddito, Megale chiede "un intervento di riduzione del
prelievo fiscale su salari e pensioni nel prossimo biennio, agendo sulle
detrazioni o restituendo il fiscal drag, a partire da 500 euro nel 2008
da erogare con la tredicesima mensilità; l'estensione della platea dei
pensionati che ricevono una quattordicesima mensilità anche a coloro che
ricevono una pensione di 1.300 euro mensili".
http://www.rassegna.it/articoli/2008/10/21/38305/trecentomila-posti-a-rischio
--
-(Rapt)-
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