[Redditolavoro] Giù le mani dal CCNL! Aderite e diffondete

Stop Criminalizzazione stopcriminalizzazione at yahoo.it
Tue Oct 21 12:07:54 CEST 2008


Car* compagn*, 

continuano ad arrivare le adesioni di delegati RSU, semplici lavoratori e studenti a questo appello che – come sapete - stiamo facendo circolare congiuntamente come Assemblea dei lavoratori autoconvocati insieme agli altri promotori: il collettivo de "il Pane e le Rose", la redazione veneta di "Primomaggio" - foglio di collegamento tra lavoratori e disoccupati, i delegati e le delegate del “Coordinamento nazionale delle RSU”, i Cobas Sanità di Venezia ed il collettivo dei lavoratori/rici del call center Comdata di Torino. 

Stiamo per entrare nella fase calda della trattativa tra Confindustria e sindacati confederali e per ostacolare l'ennesimo "biscotto" ai danni dei lavoratori, con probabili accordi a perdere, continuiamo a chiedere il massimo sostegno a questa campagna. 
Basta la vostra firma, ma chiediamo anche la disponibilità a organizzare assemblee e riunioni anche con la prospettiva di costruire, ovunque possibile, comitati unitari per la difesa ed il rilancio del CCNL.
 
Stiamo raccogliendo le adesioni sia individuali che sindacali per cui l’invito, oltre a firmare, è quello di far circolare il più possibile tale appello. 

L'appello è già pubblicato sui seguenti siti:
 
- Assemblea - la voce di chi non ha voce 
- Coordinamento Nazionale RSU 
- PrimoMaggio 
- Voci stonate - Lavoratori TIM 
- RdB SEPSA 
- Mercante di Venezia - Giornale comunista 
- Alernativa at mente 
- La classe operaia 
- Sotto le bandiere del marxismo 
- adeblog 
- Unità Comunista - Vibo Valentia 
- Italia Alternativa 
- Vivo, sono partigiano 
- rubicondo 
- iltrenodinotte 
- Il Brigante Rosso 
- PRC Vibo Valentia 
- Indymedia Italia 
- Il Minatore Rosso 
- Il Manifestino dei Lavoratori Piaggio 
- Infoaut 
- Operai Contro 
- Fuoriregistro 
- ki 
- vitocola.it 
- RSU Euro-Inga 
- Clicca e pensa 
- Comunisti Italiani - Mantova 
- Senza Soste 
- Castiglione migliore 
- Centro di Documentazione e Lotta 
- Rete 28 Aprile 
- PRC Aprilia 
- Orgoglio operaio
 
 
Grazie e buon lavoro 
l'assemblea dei lavoratori autoconvocati 
www.assemblealavoratori.it
info at assemblealavoratori.it
 
Difendere e rilanciare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
 
Nel suo discorso di investitura il nuovo presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha esposto le richieste del padronato italiano per la prossima fase: i profitti devono continuare a crescere a discapito dei salari, l’età pensionabile va ulteriormente innalzata, la spesa sociale va tagliata, il contratto nazionale di lavoro va “riformato”. 

Il governo Berlusconi ha risposto prontamente varando il DPEF (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) per i prossimi tre anni: una manovra da 35 miliardi che prevede un ulteriore sviluppo delle privatizzazioni e tagli a trasporto pubblico locale, scuola, sanità pubblica. Nella scuola si annuncia il taglio di 100.000 insegnanti e nella sanità la reintroduzione del ticket sulla specialistica. Da parte loro i ministri del lavoro europei, tra cui quello italiano Sacconi, hanno annunciato la volontà di portare l’orario massimo di lavoro fino a 65 ore settimanali. 

NEL FRATTEMPO IL 18 GIUGNO È INIZIATO IL CONFRONTO SULLA “RIFORMA” DEL CCNL TRA CONFINDUSTRIA E LE BUROCRAZIE SINDACALI CGIL, CISL E UIL 

L’obiettivo fondamentale che il padronato vuole raggiungere con la “riforma” del CCNL è quello di realizzare il controllo totale sulla forza lavoro, frantumare la solidarietà di classe, dividere e indebolire i lavoratori per costringerli a contrattare individualmente il loro salario. 

L'obiettivo è quello di subordinare sempre più strettamente il salario al profitto delle imprese: “salario in cambio di produttività” dicono i padroni, ma Italia il tasso di produttività è già altissimo mentre il salario è bassissimo. Infatti i dati pubblicati recentemente dall’OCSE (i 30 paesi industrialmente più sviluppati) dimostrano chiaramente che in Italia il numero di ore lavorate è tra i più alti dell’area OCSE, ma i salari sono tra i più bassi (circa 6000 dollari all’anno in meno della media). Le affermazioni del padronato sono solo chiacchiere per spillare ancora più sudore e per riempirsi sempre di più le tasche. 

Mettere in discussione il CCNL significa, per cominciare, abbandonare a sé stessi i lavoratori delle imprese piccole e medie (e anche di tante imprese più grandi) che non hanno la contrattazione di secondo livello (in Italia solo il 20% dei lavoratori ce l’ha) o non hanno la forza di realizzare accordi accettabili (e oggi che è sempre più difficile strappare accordi decenti il CCNL rappresenta un minimo di tutela per il salario e i diritti). 
Significa dare il via libera alle “gabbie salariali” cioè al fatto che due operai che fanno lo stesso lavoro in due posti diversi hanno due salari e due “diritti” diversi. 

E quando si sarà consumata definitivamente la rottura della solidarietà tra lavoratori (italiani contro immigrati, vecchi contro giovani, sud contro nord, privato contro pubblico, garantiti contro precari
) chi avrà vinto? Ogni lavoratore sarà solo. Solo e debole di fronte al singolo padrone e alle associazioni dei padroni e allora la sua ulteriore costrizione al lavoro coatto sarà inevitabile. Così come sarà inevitabile la schiavizzazione dei propri figli. E che razza di uomo è quell’uomo che non lotta e preferisce fare la “cicala” con i diritti e la dignità dei propri figli? 

Invece di opporsi a questa situazione il 12 maggio scorso i vertici CGIL-CISL-UIL hanno approvato un documento nel quale si dà il via libera alla revisione dei già pessimi accordi del luglio 1993 con un accordo per la “riforma del modello della contrattazione” che ridurrà il contratto nazionale di lavoro a pura formalità spostando tutto il peso della contrattazione sul secondo livello (decentrato), ovviamente per chi ce l’ha. 

Cosa riceverebbe il sindacato, in cambio della propria disponibilità ad andare incontro alle richieste del padronato? Una riforma della rappresentanza nei luoghi di lavoro che legherebbe ancora di più i delegati alle segreterie e impedirebbe loro di assumere posizioni diverse da quelle dei vertici, anche se approvate dai lavoratori. Un’ulteriore riduzione della già pochissima democrazia che c’è nei luoghi di lavoro. 

20 ANNI DI ATTACCO AL SALARIO E AI DIRITTI DEI LAVORATORI 

Sono oltre 20 anni che i lavoratori sono sotto attacco: prima la riduzione di 4 punti l'indennità di contingenza, la Scala Mobile, per mano dell'attuale ministro Renato Brunetta, allora socialista (1984), poi l’abolizione della “scala mobile” (governo Amato 1992), poi gli accordi sulla flessibilità (Ciampi 1993), poi la controriforma delle pensioni (Dini) nel 1995, poi il pacchetto Treu (Prodi 1997), poi l’attacco al diritto di sciopero (D’Alema 1999), poi la legge 30 (Berlusconi 2002), poi lo scippo del TFR verso i fallimentari fondi pensione integrativi attraverso la truffa del silenzio-assenso (Berlusconi 2006 - Prodi 2007), poi i protocolli sul welfare per aumentare l’età pensionabile e allungare la precarietà (Prodi 2007). Ora l’attacco frontale al CCNL. 

Tutti questi passaggi sono stati “concertati” dai padroni, dai vari governi e dalle burocrazie CGIL-CISL-UIL spesso con l’appoggio di tutti i partiti, di destra come di “sinistra” (compresi quelli della sedicente “sinistra radicale”). E’ sempre più chiaro che nei parlamenti e nelle segreterie sindacali i lavoratori non hanno amici. 

Con l'indebolimento del Contratto Nazionale ogni anno una percentuale sempre più alta della ricchezza prodotta è stata tolta ai salari dei lavoratori e regalata ai profitti dei padroni. 
Nel 1983 il 77% della ricchezza prodotta (il PIL) andava ai salari e il 23% ai profitti, nel 2005 ai salari va meno del 69% mentre ai profitti oltre il 31%. L'8% del PIL in più ai profitti rispetto a vent'anni fa. Una cifra pari a 120 miliardi di euro. Che significa 5 mila 200 euro del salario di ogni lavoratore. E questo ogni anno, tutti gli anni. 

Ma questo furto continuo non sazia la fame degli industriali e dei pescecani della finanza, che dopo aver derubato i lavoratori del TFR e delle pensioni, ora vogliono ridurre ulteriormente i salari, e con questo obiettivo tentano ogni giorno di aizzare i lavoratori contro i loro fratelli di classe immigrati per distoglierli dai loro veri nemici: padroni, sindacati di regime, partiti-casta. Ai padroni che vogliono dividere per meglio comandare va risposto con forza che tra i lavoratori non ci sono stranieri e che l'unico straniero è il capitalismo. 

DIFENDERE E RILANCIARE IL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO 

Sulla difesa del CCNL sono in gioco il salario e i diritti per i prossimi venti anni. 
Tutto è nelle mani dei lavoratori. Dissentire non basta, è necessario mobilitarsi, informare tutti e tutte, prendere la parola nelle assemblee, contestare i sindacati venduti (come hanno fatto i lavoratori di Mirafiori, di Melfi, di Arese, di Pomigliano), costruire assieme la campagna per la difesa e il rilancio del Contratto Nazionale di Lavoro, costruire comitati di lotta unitari e indipendenti dei lavoratori nei posti di lavoro e nel territorio, per fare della difesa del CCNL una questione sociale, per una nuova stagione di lotte salariali e sociali.
 
·         Il Pane e le Rose, foglio di collegamento tra i lavoratori.
·         Redazione di Primomaggio,  foglio per il collegamento tra lavoratori, precari e disoccupati.
·         Assemblea dei Lavoratori autoconvocati.
·         Delegati/e che si riconoscono nel movimento: per un “Coordinamento Nazionale delle RSU”.
·         Cobas sanità Venezia.
·         Collettivo Lavoratori Comdata Torino.  
 
Adesioni individuali:
Gino Bortolozzo, lavoratore calzaturiero direttivo FILTEA-CGIL - Padova; Mariano Salvato, RSU IVG Colbacchin – Padova; Renato Zaramella, RSU Arneg - Marsango (PD); Paola Gasbarri, Cobas Sanità di Mestre (VE); Marco Vettore, RSA Elettroingros – Padova; Claudio Sacchiero, RSU Officine Trenitalia di Vicenza; Natalino Mastropietro, RSU/RLS Euro-Inga - Porto S. Elpidio (AP); Antonio Mazzella, Macchinista RSU CUB Trasporti SEPSA-Trasporto Pubblico Locale – Napoli; Antonio Monetti, Napoli; Riccardo De Angelis, RSU FLMU-CUB Telecom Italia – Roma; Andrea Fioretti, FLMU-CUB Gruppo Sirti – Roma; Francesco Fumarola, FLMU-CUB Atesia – Roma; Riccardo Filesi, SdL Alitalia – Roma; Barbara Ricci, SdL Alitalia – Roma; Giuliano Micheli, CUB Trasporti Alitalia – Roma; Maria Rita Manupelli, ACEA SpA – Roma; Luigi Giacinti, FLMU-CUB MVS – Roma; Alfonso Liberati, RSU FLAICA-CUB Auchan di Casalbertone – Roma; Fabrizio Cottini, FIOM-CGIL Sielte – Roma;
 Sante Marini, FIOM-CGIL Alcatel Alenia – Roma; Maurizio Bacchini, FIOM-CGIL Baxter S.p.A – Roma; Marina Citti, CGIL Menarini S.p.A. – Pomezia (Roma); Dino Zucchini, lavoratore Telecom Italia – Roma; Claudio Ortale, CUB Scuola – Roma; Enrico Campofreda, delegato CGIL Comitato Olimpico – Roma; Federico Giusti, RSU Cobas del Comune di Pisa; Silvia Dell’Aira e Sergio Cimino, FISAC-CGIL Monte dei Paschi di Siena – Napoli; Pietro Scola, impiegato bancario FISAC-CGIL - Recale (CE); Giuseppina Alì, dipendente Provincia di Torino; Riccardo Di Palma, RSU RdB Pubblico Impiego, Comune di Borgomanero (NO); Gioacchino Indelicato, RSA FLMU-CUB MRG – Gozzano (NO); Paolo Sollier, Allenatore di calcio e scrittore – Vercelli; Massimiliano Murgo, RSU/RLS Marcegaglia Building – Sesto S. Giovanni (MI); Lutz Kühn, FIOM-CGIL Nokia Siemens Networks – Cinisello Balsamo (MI); Fabio Zerbini, RSA CUB Genia Ambiente – Milano; Gianfranco Coccoli, direttivo
 prov. FIOM-CGIL – Padova; Giancarlo Luciani, FLMU-CUB Selex Comms - Cisterna di Latina (LT); Vinicio Sperati, RSU FLMU-CUB Selex Comms - Cisterna di Latina (LT); Dennis Fortino, FILT-CGIL AirOne STA – Fiumicino (RM); Emiliano Laurenzi, lavoratore precario – Milano; Lorenzo Mortara, FIOM-CGIL YKK S.p.A. – Vercelli; Gigi Dromedari, RSU Asl Rm G – Roma; Salvatore Lo Giudice, RSU FILCEM-CGIL Corcos Luserna S.G (Torino); Mauro Annoni, RSU UNICOBAS scuola I.C.Gaudiano – Pesaro; Renato Fioretti, Coordinatore Dipartimento Politiche Attive del Lavoro - CGIL Campania; Pietro Fantini – Viterbo; Donato Romito, RSU Unicobas Scuola – Pesaro; Nikj Renzi, tesserato FIOM Meccanica Generale srl - Jesi (AN); Pina Mecozzi, disoccupata - Grottammare (AP); Stefano Sugamiele, RSA FISAC-CGIL BCC Paceco – Trapani; Roberto Vassallo, RSU Almaviva Finance – Milano; Nazzareno Serra, Vibo Valentia; Alessandro Belmonte, Studente – Bologna; Gloria Mele,
 dipendente cooperativa, Torino; Salvatore Cappuccio, lavoratore INAIL – Napoli; Giuseppina Catalano, lavoratrice INA Assitalia – Roma; Giordano Spoltore - Sevel Spa Atessa Coord. SdL intercategoriale – Chieti; Paola Lazzari Ospedale I.N.R.C.A. ex iscritta RDB – Roma; Lorena Villa – Milano; Ernesto Pozzoni, disoccupato (VA); Renato Caputo, insegnante – Roma; Giordano Ferri, lavoratore Università – Milano; Manuela D’Urso – Catania; Pasqualino Santi, ex delegato RSU CGIL Vetrerie Riunite - Caldiero (VR); Vincenza Giuliano – Milano; Alido Contucci, lavoratore Croce Rossa Italiana, rappresentante RdB-CUB – Roma; Nello Di Palma, Ser.T ASL NA 5 – Sorrento (NA); Prof. Francesco Aceto - Resp.Cobas Scuola Cosenza; Carmine Patricelli, lavoratore Codap Cola Dairy Products S.p.a. Marcianise (CE); Giancarlo Balivo, RSU – FAI CISL Codap Cola Dairy Products S.p.a. Marcianise (CE); Luc Thibault, lavoratore C.I.A.S. - Schio (VI); Valmi Taddia,
 pensionato (ex dirigente comunale) - Pieve di Cento (Bologna); Luciano De Zorzi, RdB-CUB Lombardia, RSU Agenzia Dogane – Milano; Amelia Colonese – Ivrea; Corrado Barrotta, Infermiere RSU Nursing Up Az. Osp.ra Umberto I° - Siracusa; Fabrizio Terreni, delegato RSU Comune – Pisa; Silvana Giansiracusa, lavoratrice Comdata SpA – Ivrea; Samuele Pastrello, lavoratore Ipercoop - Gradisca d'Isonzo (GO); Antonello Tiddia, RSU Carbosulcis - Nuraxi Figus - Gonnesa (CI); Gianfranco Di Puppo, lavoratore RdB-CUB Comune di Torino; Bruno Cignani, pensionato (ex RSU DataManagement) – Ravenna; Giampaolo Faustini, esternalizzato Zuritel – Roma; Manuela Ausilio, studentessa, mamma – Roma; Alessandro Spadoni, attivista Rdb-CUB, lavoratore Provincia di Roma; Stefano Garroni ricercatore CNR (Roma); Roberto Fogagnoli, insegnante presso il Liceo Classico "Zanella" – Schio (VI); Nazzareno Serra - Vibo Valentia; Giuseppe Aragno, lavoratore università – Napoli;
 Cristina Padovani, Insegnante scuola primaria Bresso (MI); Lara Chiti, Insegnante – Prato; Andrea Tosa delegato COBAS della RSU del Comune –Genova; Alessandro Carresi, lavoratore Poste Italiane – Arezzo; Barbara Cestari (ex RSU CGIL) Istituto Comprensivo Koinè – Monza; Nicola Nardiello, lavorarore interinale, Coordinamento Prov. Nidil CGIL – Padova; Donato Antoniello, Segretario Sas FISAC-CGIL dell'agenzia di Rivoli (TO); Ottaviano Lalli, coordinatore provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori – Siena; Rosaria Rivoli, RSU Ikea Genova; Pietro Ancona, ex-segretario generale CGIL Sicilia in pensione; Lucio Garofalo, insegnante Istituto Comprensivo Statale S.Angelo dei Lombardi (AV); Riccardo Rossi, RSU FLC-CGIL Rete 28 Aprile ENEA – Brindisi; Carlo Corbellari, iscritto RdB-CUB – Verona; Monica Perugini, capogruppo PdCI Consiglio provinciale di Mantova; Valeriano Valeri, Precario Ipercoop, delegato RSU e RLS SdL Intercategoriale –
 Livorno; Paolo Fornelli, segretario provinciale PdCI Pavia; Alberto Napoli, iscritto RdB-CUB – Pisa; Vito Colangelo, lavoratore A.T.E.R. – Potenza; Erika Sollo, lavoratrice Provincia – Torino; Enzo Bolis – Parigi; Gilda Melucci, RSU RLS Philips – Monza; Franco De Simone, RSU Mauro Benedetti SPA Arzano (NA); Roberto Rimpici – Verona; Marisa Zino, Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino – Genova; Katia Casasole, Socio Coop. Sociale, Nichelino (TO); Bruno Lazzari, Socio Coop. Sociale, Nichelino (TO); Luciano Rizzuti, Studente di Medicina e Chirurgia – Palermo; Elda Angiolini, lavoratrice Provincia di Torino; Giorgio Riboldi, responsabile A.L. Cobas-CUB Regione Lombardia – Milano; Mariella Megna, A.L. Cobas Regione Lombardia – Milano; Enrico Turco, segreteria nazionale SUL – Catania; Pierluigi Palladini, giornalista – Avezzano; Salvatore Inghes, FLMU CUB SKF - Pinerolo (TO); Michele Costa, studente e proletario in formazione –
 Roma; Francesco D'Elia, lavoratore Comune di Torino; Giuseppe Celano, Lavoratore precario dell'Ente Provincia – Torino; Antonio Melita, RSU DLC-CGIL 3 Italia – Palermo; Lorenzo Peccenati, lavoratore ospedale di Legnano (MI); Marco Santopadre, Direttore di Radio Città Aperta – Roma; Giuseppe Grizzanti, Cobas Gruppo Iveco – Piacenza; Anna Lisa Dalbagno - Lugo (RA); Giuseppe Ciervo, RSU ITW Elematic Direttivo provinciale FILCAMS-CGIL - Cadoneghe (PD); 131 Maria Gonella, lavoratrice comunità terapeutica – Torino; Anna Maria D'Elia, lavoratrice scuola - Orbassano (TO); Irma Beatriz Berti, lavoratrice Coop Sociali – Torino; Miguel Angel Acosta, Musicista – Torino; Maurizio Calliano, co.co.pro. Regione Piemonte e Resp. organizz. provinciale PdCI – Torino; Giovanna Cerreta, lavoratrice Poste Italiane, San Francesco al Campo (TO); Francesco Cupello, lavoratore Poste Italiane, Torino; Ivano Gioffreda, coop.agricola olearia sannicolese -
 Sannicola di Lecce; Gilberto Casasole, pensionato FIAT - Nichelino (TO); Marisa Ciucci, pensionata FIAT - Nichelino (TO); Lorella Galli, lavoratrice Comune di Brescello (RE); Marco Beccari – Roma; Giulio Bonali, lavoratore Ospedale di Fidenza - San Secondo (PR); Ludovico Zodiaco – Enna; Tullio Clementi, lavoratore Darfo Boario Terme; Catia Galassi RdB-CUB Pubblico Impiego, Servizi Sociali Comune di Novara; Antonella Piras, lavoratrice ITIS "Giua" – Cagliari; Luigi Sorge, RSU.SdL FIAT Coordinamento Naz. SdL intercategoriale - Cassino (FR); Antonio Zaccaria - Bussoleno (TO); Ludovico Zodiaco, RSU Direzione Didattica 1° Circolo - Chioggia (VE); Roberto Calabrese, lavoratore Università degli Studi di Torino; Gianfranco Giorgio, ex sindacalista settore credito ora pensionato – Genova; Paolo Putzu – Cagliari; Vittorio Casula, lavoratore Regione Lazio, Iscritto Rdb-CUB – Roma; Luigi Izzo, Cantieri Navali Megaride – Napoli; Dario Calzavara,
 FIOM-CGIL AleniaBreda – Napoli; Peppe Iannaccone, FIOM-CGIL Alfa Romeo Avio – Pomigliano (NA); Antonio Pelilli, RSU CGIL-FP Comune di Pozzuoli (NA); Dario Parisi, Cobas Scuola – Napoli; Giuseppe Raiola, CUB Scuola - Reggio Emilia; Antonio Leone, infermiere ASL n° 1 – Napoli; Giuseppe Beni, pensionato Fiat Auto - Pomigliano (NA); Leonardo Guazzeroni, lavoratore Trafomec Spa - Tavernelle di Panicale (PG);  Andrea Maddonni – Roma; Davide Giacometti, studente sociologia – Padova; Eva Ciarlone, lavorattrice Isis Casanova – Napoli; Rocco Lombardi, infermiere ospedale Cardarelli – Napoli.

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