[Redditolavoro] sciopero del 17 a Ravenna

Cobas Ravenna Cobasravenna at libero.it
Fri Oct 17 20:12:39 CEST 2008


Una straordinaria partecipazione studentesca ha segnato il presidio sotto la
Prefettura a Ravenna nel corso dello sciopero generale dei sindacati di
base. 200 studenti hanno scioperato portando la freschezza e l'energia delle
lotte contro la controriforma Gelmini voluta da questo governo e si sono
uniti al presidio indetto dallo Slai Cobas per il sindacato di classe di
Ravenna. 

La manifestazionedi Ravenna aderisce e sostiene quelle nazionali di Roma e
Milano e ha inteso rafforzare le ragioni dello sciopero in sede locale.

Ancora una volta i sindacati di base e di classe hanno confermato di essere
gli unici portavoce del malcontento dei lavoratori e delle masse popolari.

Il presidio si è trasformato subito in un'assemblea aperta con interventi al
megafono di lavoratori e studenti, tutti contro un padronato avido di
profitti mentre i salari e gli stipendi non bastano contro il carovita, gli
affitti, i mutui per la casa, il caroscuola, il carosanità, il carotariffe.
Un padronato che vuole mantenere bassi i salari e licenziare, che attacca
diritti e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La protesta è contro questo
governo, uno dei peggiori dal dopoguerra, rappresentante di un padronato
reazionario e sovversivo, in marcia verso la costruzione di un regime. 

L' attacco alla scuola pubblica è uno dei passaggi: la controriforma Gelmini
non solo è in continuità con tutti i governi succedutesi in questi anni che
hanno picconato la scuola pubblica dirottando risorse verso quella privata
accontentando padroni e Vaticano, ma è portatrice di un disegno oscurantista
e reazionario, autoritario e repressivo verso una scuola di regime,
selezionata per classi sociali e, addirittura, che discrimina per razza,
dove non può trovare spazio il sapere critico. E' la scuola di lor signori
che vuole la visione del mondo dei padroni. Una scuola colpita dai tagli al
personale, dai tagli alle scuole con meno di 500 studenti e ai
finanziamenti, con strutture fatiscenti e aule inagibili che mettono a
rischio la sicurezza, in alcuni casi prive anche di palestre.

I lavoratori della Rete per la sicurezza sul lavoro hanno invitato alla
partecipazione alla manifestazione del 6 dicembre a Torino, anniversario
della strage degli operai della ThyssenKrupp, contro le morti sul lavoro.

I lavoratori delle cooperative sociali hanno protestato contro lo
sfruttamento delle cooperative, la precarietà dei vari tipi di contratti (a
termine, cocopro) che colpisce soprattutto le donne lavoratrici e contro i
provvedimenti di questo governo in materia di lavoro con leggi che non
permettono il reintegro del lavoratore e contro i tagli allo stato sociale
che tolgono il personale di sostegno nelle scuole per i bambini con
handicap.

Gli operai dell'Enichem hanno denunciato la divisione dei lavoratori in
diversi contratti per sfruttarli meglio, la necessità di maggiori controlli
per la sicurezza dei lavoratori e lo scandalo di risorse pubbliche destinate
al salvataggio di banchieri oppure alle politiche militari .

La manifestazione ha ribadito la necessità dell'unità tra i lavoratori e le
loro organizzazioni di base e di classe con gli studenti  la controriforma
della scuola voluta da questo governo e di continuare la lotta fuori e
contro tutti coloro, dai confederali ai partiti della sinistra
ex-parlamentare, che sono espressione della conciliazione della lotta di
classe.

Al termine una delegazione di lavoratori e studenti è stata ricevuta dal
prefetto di Ravenna che ha ascoltato le ragioni degli scioperanti e si è
impegnato a portare in sede di governo nazionale le istanze che sono venute
da questa manifestazione-presidio e per le scuole si è impegnato a inoltrare
una lettera di segnalazione dei disagi per la sicurezza degli edifici
scolastici.

Ma la manifestazione non si è fermata quì perchè gli studenti hanno fatto un
corteo per le vie del centro e hanno annunciato le prossime occupazioni
delle scuole.

 

 

SLAI Cobas  per il sindacato di classe

 

Sede provinciale: Ravenna  v. G. Di Vittorio,32.  

Tel: 339/8911853 e mail: cobasravenna at libero.it

 

 

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