[Redditolavoro] sardegna paradiso di guerra

livia olgasaid at yahoo.it
Fri Oct 3 21:16:35 CEST 2008


premesso ovviamente che non c'è nessuna maschera da gettare nè nessuna vergogna che questi figuri ripugnanti possano provare, ricevo e giro perchè circoli il più possibile...
livia da cagliari

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1 ottobre 2008 (parzialmente ripreso dalla Nuova di oggi 3/10)

Sardegna paradiso di guerra, i deputati del PD fanno cadere la maschera. VERGOGNA! 

I parlamentari Amalia Schirru, Giulio Calvisi, Paolo Fadda, Siro Marroccu, Caterina Pes, Guido Melis, Andrea Tulli, esponenti delle due anime del PD, soriana e non soriana, in Sardegna in guerra aperta senza esclusione di colpi, in Parlamento trovano perfetta coesione e unità su un punto: accelerare e garantire il potenziamento del poligono della morte Salto di Quirra. Con inusuale prontezza e nefanda armonia scendono in campo per perorare la causa della costruzione del nuovo aeroporto militare, già decisa dal governo Prodi, riconfermata dal governo Berlusconi, rifiutata a parole dal loro comune leader, il Governatore in carica. Da buoni imbonitori decantano i vantaggi, per la Difesa e le multinazionali delle armi, rappresentati dall’enorme estensione del poligono a terra, mare e cielo, i bassi costi di gestione rispetto alle altre strutture, ventilano un’educata critica all’esiguità delle spese statali nel settore dell’aerospaziale militare
camuffato da civile e rilanciano la necessità di incrementare le nascenti “new company tra soggetto pubblico e industrie private auspicata dalla Nato per il potenziamento del Poligono”..

Nella foga di rendere il Poligono Interforze Salto di Quirra, PISQ, ancora più appetibile ai signori della guerra e delle armi si fanno promotori di un’ulteriore cessione del cielo della Sardegna, propongono la creazione di un corridoio militare di volo Decimomannu Perdasdefogu/Quirra.  Nulla interessa il fatto che l’auspicata militarizzazione dello spazio aereo isolerebbe Cagliari in quanto implicherebbe per gli aerei civili e gli sfortunati passeggeri in transito nell’aeroporto di Elmas slalom, deviazioni, tempi di percorrenza di gran lunga più penalizzanti rispetto a quelli a cui oggi sono costretti quando si attivano le interdizioni delle attuali zone aeree militarizzate (una sola di queste si estende per 28.400 kmq, uno spazio aereo e marittimo che supera la superficie dell’intera Sardegna, kmq 23.823).   
La sciagurata sortita dei nostri deputati, imposti alla Sardegna dalle segreterie di partito,  la dice lunga sul teatrino bipartisan messo su a partire dal 2004-05 dalla classe politica sarda e italiana, da Stato e Regione, sul cosiddetto processo di radicale ridimensionamento delle servitù militari, concentrate nell’isola in misura abnorme ed iniqua, allo scopo di frastornare, frammentare, addomesticare l’antagonismo di popolo.
Ciechi, sordi e muti da sempre sulla sottrazione alla Sardegna di spazi e risorse produttive da parte del complesso miliare-industriale, i crimini quotidiani contro l’ambiente, la rapina feroce di vite umane - la strage in corso, il cluster da brivido di leucemie e alterazioni genetiche tra militari e popolazioni coinvolte dalle attività militari, a Quirra come a Teulada, Capo Frasca e La Maddalena - spacciano cinicamente la schiavitù militare che devasta e umilia la Sardegna come volano di sviluppo economico, “unica possibilità di un futuro industriale”. Avulsi dalla realtà, alieni agli interessi del popolo sardo, refrattari all’evidenza strombazzano il vecchio, anacronistico spot smentito clamorosamente nei 50 anni di esperienza di colonizzazione militare dell’isola, si ergono a improbabili paladini del lavoro, fautori di uno sviluppo fondato sulla devastazione della Sardegna.  
I firmatari dell’interrogazione, in perfetto accordo bipartisan e plurigenerazionale con tutti i parlamentari sardi attuali e precedenti, hanno assistito, assistono e partecipano, impassibili e coesi, allo scippo governativo dei fondi destinati alla bonifica dei poligoni, in primis quelli di Quirra e Teulada, stanziati nella finanziaria 2006 grazie al forte e costante impegno dell’ex senatore Bulgarelli ( non a caso fatto fuori dalle segreterie di partito che si sono arrogate il potere d’imporre gli eletti al Parlamento). Fingono d’ignorare persino le positive, e reali, ricadute economiche delle operazioni di decontaminazione anche in termini di posti di lavoro, purtroppo, stabili per un periodo di 15-30 anni, stando alle stime standard di fonte militare.    
In omertoso silenzio assistono allo sperpero in atto di pubblico denaro per il cosiddetto Piano di monitoraggio del Poligono Interforze Salto di Quirra, predisposto e gestito dallAeronatica, il soggetto inquinante, giudice e parte in causa allo stesso tempo. Non vedono che il Piano/truffa, è anche finalizzato ad esonerare la Difesa dall’obbligo, imposto con le lotte dal basso, di risarcire le vittime civili dei poligoni e le loro famiglie, è mirato ad eludere e raggirare i risultati ottenuti dalla lotta di popolo per liberare la Sardegna da uranio impoverito, inquinamento bellico, poligoni e multinazionali delle armi.  VERGOGNA!



Comitato sardo Gettiamo le Basi

Tel 070 823498---3386132753



*****************INTERROGAZIONE****



I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa e il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:

La notizia appresa sui quotidiani regionali sardi nei giorni scorsi, che le sperimentazioni sull'aereo senza pilota Sky X avrebbero lasciato l'Ogliastra e la Sardegna a favore della Puglia ha registrato notevoli preoccupazioni.

La realizzazione di una pista di volo a Monte Cardiga è la pregiudiziale, insieme all'autorizzazione di un corridoio di volo con Decimomannu, per la messa in rete dei quattro poligoni sperimentali della Sardegna. Una struttura unica in Italia, adatta per le sperimentazioni sia militari che civili di grande rilevanza, possibili grazie alla disponibilità di un territorio esteso per dodicimila ettari, più un ampio braccio di mare sulla costa orientale. Il “quadrilatero sardo” sarebbe l'unico in grado di contrastare le mire egemoniche del Metadistretto dell'Aerospazio recentemente costituito da Alenia-Finmeccanica con le Regioni di Piemonte, Campania e Puglia, le Università e 300 imprese locali. Alla realizzazione della pista di volo a Monte Cardiga è collegato anche il progetto di un Centro per la sperimentazione ambientale di rilevanza europea. La nascita del Polo Aerospaziale rappresenta, quindi, per alcuni territori sardi, l'unica possibilità
di un futuro industriale.

Il ministero della Difesa ha ribadito il via libera alla nuova pista di volo del Poligono. Ma le sperimentazioni sui velivoli Sky e Neuron dipendono dall'accordo fra vertici militari e Finmeccanica. 

La realizzazione dell'opera, fondamentale per le sperimentazioni aerospaziali, sia militari che civili, è appunto legata all'esito delle trattative in corso con Finmeccanica riguardo alla ripartizione dei costi e delle modalità di utilizzo delle pista sperimentale da parte di entrambi i contraenti.

Le modalità dell'accordo prefigurerebbero, su scala ridotta, le caratteristiche di quella new company tra soggetto pubblico e industrie private auspicata dalla Nato per il potenziamento del Poligono. Anche la sperimentazione sui due prototipi di aereo senza pilota (Sky X e Neuron), che vede in primo piano il gruppo italiano Alenia -Finmeccanica, è frutto di una collaborazione europea. Solo che l'Italia investe appena il 4 per cento nel settore della ricerca aerospaziale, a fronte del 13 per cento della Francia e all'11 per cento di Germania e Gran Bretagna. Per colmare questo divario è stato costituito recentemente il Metadistretto italiano dell'Aerospazio tra le Regioni Piemonte, Puglia e Calabria.



La Sardegna è stata tagliata fuori, nonostante rappresenti con il Poligono del Salto di Quirra (da collegare all'aeroporto militare di Decimo tramite un corridoio aereo) il quarto vertice naturale del sistema, indispensabile per chiudere il quadrilatero delle sperimentazioni più impegnative made in Italy. Salvo ricorrere a costose trasferte presso i poligoni del Nord Europa. Sindacato, forze politiche e amministratori dell'Ogliastra sono ora impegnati per recuperare al territorio un ruolo adeguato in un contesto di tecnologia avanzata del valore prossimo ai 5 miliardi di euro.



Per quanto riguarda la realizzazione della pista di volo a Monte Cardiga, si sta lavorando ad una bozza d'accordo con Finmeccanica che prevede a carico del Poligono l'esecuzione dei lavori di movimento terra affidato a uomini e mezzi del Genio Militare. Il ministero della Difesa ha ribadito per due volte quest'anno l'importanza primaria della striscia tattica polifunzionale a Monte Cardiga, respingendo le motivazioni del parere negativo pronunciato dal Comitato Paritetico. Il 24 aprile Arturo Parisi, ministro della Difesa del Governo Prodi, aveva dato il primo via libera alla realizzazione della pista. La decisione è stata ribadita il 25 luglio dal successore Ignazio La Russa con l'avvento del Governo Berlusconi. 

Si interpella il Ministro 

per saper se le notizie sopra riportate sono fondate e per conoscere la posizione del Governo in ordine all'opportunità che il progetto possa comprendere anche la Regione Sardegna.

Roma, 26 settembre 2008 



On. Amalia Schirru



On. Giulio Calvisi 



On. Paolo Fadda 



On. Siro Marrocu



On. Caterina Pes



On. Guido Melis



On. Andrea Lulli
                  




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