[Redditolavoro] quello che solo io dico sulla crisi
vittoria oliva
huambos at virgilio.it
Sun Nov 30 12:27:11 CET 2008
versione corretta più o meno;-
Ovvero crisi virtuale e crisi reale.
Parole in libertà di una compagna libertaria.
Questa crisi che ora è palese, da tempo c'era e noi la vivevamo e la
pagavamo.
Quando è diventa "Mondiale", "Storica" "Epocale".....?
Quando nel suo perdurare, fatalmente ha colpito chi ha provocato la crisi:
banche, finanziarie, imprese, ossia il Sistema Capitale nella sua essenza.
L'essenza del capitale è il profitto sia della merce umana che di beni che
dalla merce umana sono prodotti, questo profitto si sostanzia in Capitale
Finanziario, là dove pecunia non olet più del sangue di cui gronda questo
profitto, ma dove impera solo l'odore della merda.
Che di merda si tratta lo sapete perché articoli ed analisi su come è
avvenuta questa crisi ce ne sono a bizzeffe.
Ora io non mi stupisco del fatto che si ricorra all'intervento dello Stato
per mettere dei ripari a questa crisi, non mi stupisco che dopo tanto
osannare a "niente lacci e lacciuoli"
per il libero mercato, si cerchi la protezione dello Stato: questo è
nell'ordine del Sistema, si è ultraliberisti o statalisti secondo le
condizioni che permettono di accumulare maggiori profitti o di recuperare
qualche profitto perso per una economia troppo osé!
E' chiaramente una crisi economica, come marxista libertaria ne sono
cosciente, ma appunto per questo sono cosciente anche è una crisi più
complessiva, etica e morale.
Ciò che spinge un comunista, un anarchico, un rivoluzionario cosciente a
ribellarsi al sintema dello sfruttamento è l'indignazione per l'immoralità,
per l'ingiustizia che vuole gli esseri umani divisi in classi, divisi, cioè
in base al fatto di chi ha il potere, il denaro e di chi ha solo le sue
braccia da vendere a chi il potere e il denaro lo ha : i padroni.
Questa divisione produce una serie di soprusi a catena, una immoralità
diffusa ed esponenziale, secondo le epoche e le bisogna di chi ha il potere,
tanto più accentuate nei periodi in cui la classe subisce sconfitte ed è
divisa e sulla ritirata.
Immoralità che sono le DEVASTAZIONI che viviamo: morti di lavoro,
persecuzioni contro i diversi, i migranti, o le etnie ,violenza sulle donne,
sfruttamento dei bambini, nessuna possibilità di essere e di esprimersi come
esseri umani totali e liberi: vite negate, vite rimosse, vite non vite che
hanno solo valore di merce, un valore sempre più scadente e che sempre più
scadrà coll'incalzare della crisi.
Alla base di questa decadenza etica e morale c'è la coaptazione (servili
formae se ipse Dominus coaptavit), che passa attraverso diversi meccanismi
istituzionali o paraistituzionali : la scuola, il posto di lavoro, gli
eserciti, le religioni, le etnie e le nazioni, il partito, il sindacato, la
consorteria o le consorterie di ogni "genere": la coaptazione, ossia la
sudditanza per la necessità di sopravvivere non di vivere: il potere
stabilisce le sue categorie sociali e le norme da osservare per rientrare
nelle categorie e così con una serie di strumenti passa la coaptazione;
l'illusione fasulla, cioè, che sei parte di un qualcosa che ha un valore,
che ti fa avere un valore quando in vece il valore tuo reale è solo quello
dello schiavo del Regime al potere in quel momento. Da qui nasce
l'infelicità
diffusa e totale da cui si può uscire solo con la rivolta, la rivoluzione,
il boicottaggio.
O coapatati ed infelici a vita, o coaptati e senza vita;
o sfuggire alla coaptazione e liberi di godere e vivere.
Giacché al contrario di quello che dicono papi, preti e capitalisti l'essere
umano non nasce alla servitù, al dolore, ma l'essere umano nasce al piacere
"Io provo presentemente un piacere, io vorrei che la condizione di tutta la
mia vita, di tutta l'eternità, fosse uguale a quella in cui mi trovo in
questo momento. Questo è ciò che nessun uomo dice mai né può dire di buona
fede, neppur per un solo momento, neppure nell'atto del maggior piacere
possibile. Ora se egli in quel momento provasse in verità un piacer presente
e perfetto (e se non è perfetto, non è piacere), egli dovrebbe naturalmente
desiderare di provarlo sempre, perché il fine dell'uomo è il piacere; e
quindi desiderare che tutta la sua vita fosse tale qual è per lui quel
momento, e di più desiderare di viver sempre, per sempre godere."
Zibaldone di Giacomo Leopardi
Questo è il punto nessuno di noi può dire di trovare piacere totale nella
vita che ci prestabiliscono, e l'atto rivoluzionario è quello di
riappropriarsi del piacere di vivere, cioè di esser padroni, noi, delle
nostre vite.
LE RIVOLUZIONI SONO STATE FATTE TUTTE NEL SPERANZA DI APPROPRIARSI DEL
PIACERE DI VIVERE CHE IL POTERE NEGA.
Cosa fa il Capitale che impara più di noi, magari, dalla storia delle
rivolte, delle ribellioni, delle rivoluzioni?
Coapta le masse subalterne con dei piaceri fittizi, non reali, coapta, nella
sua evoluzione, non solo per motivi meramente economici, ma anche per motivi
ideologici ,per tenerci aggiogati, non solo economicamente, con una
abboffata
di piaceri fasulli perché non si trovi il piacere reale nella libertà.
E quale maggiore piacere se non quello massimo di diventare padroni tutti?
magari non grossi padroni ma padroncini di piccola o media taglia. Il GRANDE
SOGNO AMERICANO che è diventato sogno mondiale.
TUTTI POSSIAMO DIVENTARE PADRONI, O PADRONCINI, TUTTI IMPRENDITORI DI SE
STESSI, dalle stalle alle stelle; a stelle e strisce magari!
Questa per me è la sostanza reale di questa crisi, che ha prodotto una serie
di disperati che si illudevano di diventare padroni di una casa o una misera
aziendola, mettendo il loro destino nelle mani delle banche e delle
finanziarie.
A me non interessa la bolla, o i bolloni, o se la crisi è sistemica o se è
la crisi finale, a me interessa questo passaggio qui.
Il passaggio cioè che un povero nero, uno col lavoro precario e magari senza
reddito sicuro si illudeva di diventare padrone per la grande liberalità dei
padroni, per la loro magnanimità, perché il padrone è tanto buono che ti
regala casa o la tua botteguccia di merda.
Questo significa che è stata fatta tabula rasa di tutta la storia della
lotta di classe in tutto il mondo. Perché non capire che
il Capitalisti si arricchivano con questo inganno vuol dire avere
dimenticato tutto.
Quando ci si è incominciati a destare da questo sogno fasullo?
Quando si è visto che i conti non tornavano, che non ce la facevi a pagare
il mutuo, che il pane saliva alle stelle, che non arrivavi alla seconda
settimana, finché arrivavi alla terza ancora ci si illudeva! quando si è
visto che ti cacciano di casa, quando si è visto che ti licenziano, ti
mettono in cassa integrazione, quando si è visto che "ragazzi è dura, tocca
tamponare la crisi: fiumi di soldi per le banche, la carta di povertà per
voi e qualche euro una tantum , non fate i pessimisti e andate a comprare il
panettone che è Natale eh!".
Io sento i giovani che urlano la crisi non la paghiamo noi. E' un urlo che
corre per tutto il mondo ormai, non solo dei giovani.
Ed io mi chiedo, come faremo a non pagarla no la crisi, la recessione?
Come faremo se non si esce da questo meccanismo di coaptazione?
Che è una crisi epocale ormai lo hanno ammesso tutti, anche quelli che su
questa crisi con il gioco di borsa ora vai su ora vai giù , altro che
cucu'!si sono fatti ancora più miliardari, però mettiamoci in testa che sarà
una crisi epocale solo per noi., a noi il compito di farla divenire una
crisi epocale per il padrone, stando ben attenti a non entrare in altre
forme di coaptazione.
Intendo cioè: non accettare le carte di povertà e i miseri euro con cui
vogliono rassicuraci.
Una cosa è chiara che questo è un passaggio di nuova ridefinizione del
sistema capitale che vedrà sconvolgimenti, epocali di certo: siamo giunti
alla fase suprema del capitale come dice Marx che coincide col suo
possibile crollo, alla fase in cui: meno banche ma più forti, meno Compagnie
Aeree ma più forti, meno Industrie automobilistiche ma più forti. e così
via.,questo significherà più disoccupati, più miseria per tutti noi, più
lavoro schiavistico per noi, più infelicità per noi, più non vita per tutti
noi.
E come se non bastasse la possibilità di una probabile terza guerra
mondiale, non solo perché dalle crisi di questa natura, storicamente, si
cerca prima di uscire con i provvedimenti statalisti, già è successo; e con
il rilancio di Grandi Opere, già è successo, ma quando questo non basta, poi
si arriva alle guerre mondiali.
I fatti, credo, sono sotto gli occhi di tutti: Gli USA stanno perdendo il
loro ruolo di paese guida del Sistema Capitale, è toccato primo al Capitale
di Stato, più debole di crollare l'URSS, pensavano di risolvere la crisi di
sovrapproduzione allargando il mercato ad est e per questo: guerre;le guerre
regionali , malgrado l'unica industria che tiri sia quella delle armi, non
bastano a rimettere in moto il meccanismo: scatenano troppe contraddizioni
ingovernabili a livello regionale, i soldi che si spendono per la guerra
sono più di quelli che si fanno con la ricostruzione, quindi USA e Santa
Alleanza si trovano impantanati senza alcun ritorno sostanziale, anzi
rimettendoci pure a livello di vite perdute; alle contraddizioni interne per
guerre che non
portano nulla, nemmeno un po' di prestigio agli i USA, si somma
l'insoddisfazione per la crisi economica. Gli USA hanno perduto quasi del
tutto il cortile di casa: l'America Latina e Centrale su cui scaricavano di
storicamente la loro crisi economica.
Gli USA sono a livello globale come il nero che si è comprato la casa col
mutuo: ossia è il massimo debitore mondiale: Giappone, Cina e i paesi
esportatori di petrolio più la Gran Bretagna hanno il suo debito in mano,
tutti questi rischiano di trovarsi come quelli che avevano comprato Azioni
Parmalat o Bond Argentini. Continuare a stampare moneta per fare trasfusioni
a banche, finanziarie imprese.... significa far diventare la moneta carta
straccia.
Come potranno partire le Grandi Opere, per esempio, dei Grandi Oleodotti, se
debbono continuare a fare trasfusioni per salvare banche? Solo se ci
saranno delle nuove alleanze impensabili fino a poco tempo fa, mettiamo, fra
Cina, India paesi dell'America latina e paesi Arabi ,Europa.
Se questa crisi si aggrava ancora di più può saltare la via della seta e
Cina ed India non hanno alcuna intenzione di rinunciare a questo progetto.
Gli unici che hanno non solo il capitale finanziario in mano ma anche le
cose concrete, le cose reali , non solo il petrolio,sono i paesi Arabi che
si stanno comprando banche in Europa, banche soltanto? La Generala Motore,
per esempio, è in bancarotta, ma il palazzo, la cosa sostanziale della GM è
di proprietà araba. C'è una lotta fra capitale vecchio e capitale nascente
che può sfociare in una terza guerra mondiale.
Qualche esempio:
Lukoil che controlla il 20 per cento della Repsol il 28/11/2008 in Spagna ha
avviato delle trattative con l'impresa di costruzioni e di servizi spagnola
Sacyr Vallehermoso;
sempre il 28/11/2008 la Bank of China ha annunciato la sua apertura di una
filiale a Ginevra, specializzata in gestione patrimoniale, è la prima banca
cinese che si stabilisce in Svizzera.
Sapete Chi sono i manager più importanti del Capitalismo Usa? il 15% dei top
manager USA vengono dai paesi emergenti, Medio Oriente, India.
Ed ora, cosa succede proprio ora a Mumbai?
lo sapete quello che è successo: quello che viene detto l'11 settembre
Indiano, a Mumbai perché.....
http://temi.repubblica.it/limes/strage-mumbai-gli-attacchi-in-india/
A tutto questo nodo di vipere aggiungete un continente totalmente distrutto
dalla rapina delle potenze coloniali e neocoloniali: L'AFRICA.
Questo che viviamo è solo l'inizio della crisi.
E perché la crisi non proceda verso il suo epilogo più tragico dobbiamo
realmente e veramente respingere tutti i tentativi di coaptazione con la
lotta, con il rifiuto totale di questo Sistema, con il boicottaggio
radicale.respingere tutte le coaptazione dalla xenofobia, al lavoro
schiavistico, alla parodia di istruzione che ammanniscono ai giovani.
Una cosa è chiara, per me, che qui si è arrivati al punto nodale:o una vita
da subumani, gli uni contro gli altri,
a scannarsi per un lavoro di merda e sui posti di lavoro di merda, a
scannarsi per un tozzo di pane per non sopravvivere nemmeno più., o prendere
la decisione di vivere finalmente!
BENE: E' ORA DI PRETENDERE DI VIVERE FELICI!
E' ORA DI PRETENDERE DI GODERE!
prima che sia la fine totale
"L'uomo si rassegna a soffrire passivamente, o a non godere, ma niuno si
rassegna a faticare invano e senza niuna speranza, o a faticar molto per
cose da nulla; niuno si rassegna a soffrire attivamente senz'alcun frutto.
Quindi è che dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza,
negligenza, indolenza, inattività, e finalmente pigrizia, e torpidezza, e
insensibilità, e quasi immobilità.
(2. Luglio. 1823.)
sempre Leopardi, sempre Zibaldone
O COMUNISMO O BARBARIE!
vittoria
l'Avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: http://riot.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20081130/177d0ebf/attachment-0001.html
More information about the Redditolavoro
mailing list