[Redditolavoro] UNA FERMA RISPOSTA DI LAVORATORI e STUDENTI al
modello borghese per il prossimo futuro
Fulvio
fuldigior at gmail.com
Sun Nov 23 21:50:02 CET 2008
*UNA FERMA RISPOSTA DI LAVORATORI e STUDENTI al modello borghese per il
prossimo futuro*
Le recenti vicende italiane sono l'ennesimo esempio di come, se lasciata
agire impunemente, la borghesia intende gestire le future relazioni
sindacali: i padroni decidono e i lavoratori si adeguano.
Lo dimostra la *vicenda Alitalia, *con l'imposizione ai lavoratori di una
accordo per affaristi e banchieri - avvoltoi, i cui costi saranno pagati
anche da tutti gli altri lavoratori chiamati con le tasse a ripianare i
debiti, mentre la polpa resta agli "amici degli amici". Per l'ennesima volta
i vertici sindacali confederali si sono divisi secondo le rispettive aree
partitiche di riferimento e, salvo qualche blando tentativo di opposizione,
si sono adeguati alle esigenze del capitale, mentre le lotte di resistenza
vedono le categorie spesso divise.
Un gran brutto precedente in vista della "riforma" del sistema di
contrattazione. Governo e Confindustria impongono *un'importante svolta nel
modello di relazioni sindacali*: al sindacato non basta essere "compatibile"
per essere ammesso al tavolo, deve recepire in TOTO i programmi elaborati
dal padronato.
Anche *la manovra sulla scuola *(troppo onore chiamarla riforma) vede la
borghesia imporre il suo gioco senza alcuna contrattazione, neanche di
facciata, un provvedimento "blindato", che impone anche per i lavoratori
pubblici il suo nuovo modello di relazioni sindacali.
Anche qui si prepara una pesante strage di posti di lavoro. L'accorpamento
delle classi, la chiusura dei plessi di piccole dimensioni, il taglio del
tempo scuola dall'infanzia alle superiori, permetterà di eliminare 150 mila
lavoratori nei primi tre anni, fra insegnanti e personale ausiliario e
amministrativo. … e senza ammortizzatori sociali. Se elimini un precario
infatti non devi neanche licenziarlo, basta non riassumerlo! *Obiettivo
principale il* *taglio della spesa pubblica, *sul cui altare, in base alla
legge 133, saranno sacrificati a breve 90 mila precari di Comuni, Province,
Regioni e Università.
*Ma non solo: *da un lato si toglie, soprattutto nella scuola dell'obbligo,
un servizio importante per le famiglie che lavorano (e soprattutto per le
donne che lavorano), a vantaggio di evasori fiscali e datori di lavoro che
assumono in nero e non rispettano le norme di sicurezza, tutti premiati
dalla L.133.
Dall'altro si spazza via un settore dove il precariato era relativamente
protetto dal contratto.
Lo scopo non è solo risparmiare, ma costringerli ad accettare ogni sorta di
ricatto anche ideologico. Lo scopo è cioè anche avere insegnanti asserviti
alle ideologie dei gruppi dominanti.
Nella manovra Gelmini si massacrano istituti professionali e i corsi per
adulti, dove si affollano figli di lavoratori e immigrati, cui si offrono
percorsi scolastici brevi e impoveriti, cui seguirà un titolo di studio
svalutato. Per tutti un modello unico di pensiero (a partire dall'infanzia
col maestro unico), poche essenziali conoscenze di base, utili a diventare
produttori e consumatori, ma possibilmente non pensanti, asservibili a una
borghesia sempre
più arrogante, che propone il modello: *produci, consuma e crepa*!
I figli della borghesia avranno a disposizione le scuole private, religiose
e non, finanziate dalla "dote" del Formigoni di turno e dai contributi del
governo di turno (tutti soldi provenienti dalle tasse dei lavoratori), e
avranno le scuole più attrezzate e gli insegnanti migliori. Il disegno di
legge Aprea, prevede docenti assunti
tramite concorsi indetti da ciascun istituto e la distinzione dei docenti in
tre fasce, in base alla loro preparazione: indovinate a chi andranno i
"peggiori"?
Per i figli degli immigrati le classi ghetto. Anche qui lo scopo è chiaro:
separiamoli da piccoli perché non lottino insieme da grandi!
I figli dei proletari dovranno accontentarsi di maestri non solo unici ma
soli, soli di fronte alle richieste sociali, abbandonati da uno stato che in
Italia non è mai stato "welfare", in una scuola che è sempre stata "di
classe" perché specchio della società, ma che ora esplicitamente taglia il
tempo di istruire e integrare, limitandosi a fornire "istruzioni per l'uso",
per diventare passivi esecutori all'interno del sistema produttivo.
* *
*Questa è la valenza reazionaria delle "riforme" dello stato borghese.*
Ai disegni padronali si contrappone però la ripresa delle lotte di
opposizione, tanto in settori del lavoro salariato privato, quanto nelle
scuole.
Esemplari in questo senso le lotte dei lavoratori Alitalia, gli scioperi
della scuola e la forte mobilitazione studentesca. A questo si aggiunge
l'interesse mostrato da una parte del movimento studentesco verso le lotte
dei lavoratori attivi. E' un segnale positivo la richiesta, da parte degli
studenti dell'Onda, di uno sciopero generale per l'abrogazione immediata
della legge 133 e della legge 169 (decreto Gelmini), sulla strada di una
possibile unificazione dei fronti di lotta.
*COLLEGAMENTI INTERNAZIONALISTI (Collettivo Collegamenti Internazionalisti
di Bergamo collinternbg at autoproduzioni.net, Collettivo Comunista via Efeso
di Roma **info at viaefeso.org / collcomunista.viaefeso at yahoo.it**, Collettivo
Red Link red_link at tiscali.it, Comitato di Lotta Internazionalista di Torino
www.lottainternazionalista.org / redazione at lottainternazionalista.org,
Gruppo Comunista Rivoluzionario, Pagine Marxiste redazione at paginemarxiste.it
)*
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