[Redditolavoro] SOLUZIONI BEN COLLAUDATE - I consigli di Cossiga alla Polizia

Fulvio fuldigior at gmail.com
Sun Nov 9 12:36:49 CET 2008


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From: Fulvio <fuldigior at gmail.com>
Date: 2008/11/9
Subject: SOLUZIONI BEN COLLAUDATE - I consigli di Cossiga alla Polizia
To: spaziopopolarelaforgia <spaziopopolarelaforgia at devrandom.it>


*SOLUZIONI BEN COLLAUDATE**
*

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-6/cossiga-consigli/cossiga-consigli.html

Lettera aperta dell'ex presidente della Repubblica alle forze dell'ordine
*"Sbagliate le cariche adesso, bisogna aspettare che sparino a qualcuno"*

*I consigli di Cossiga alla Polizia*

"Prima una vittima, poi mano dura" (...)

ROMA - Aveva iniziato consigliando l'uso di infiltrati nei cortei ed
evocando le maniere forti da parte delle forza dell'ordine. Oggi Francesco
Cossiga torna a dispensare suggerimenti, non richiesti, al capo della
polizia Antonio Manganelli. E sono di nuovo parole destinate ad alimentare
polemiche. "Serve una vittima e poi si potranno usare le maniere forti",
dice. Considerazioni tutt'altro che condivise dal presidente della Camera,
Gianfranco Fini: "Ci sono minoranze rumorose che poi ricorrono alle cinghie.
Sono molto rumorose ma rimangono molto minoranze". Intanto il suo collega di
partito e sindaco di Roma, Gianni Alemanno, critica il ministro
dell'Istruzione: "La Gelmini si è mossa male".

Cossiga: "Per il consenso serve la paura". Il ragionamento dell'ex
presidente è affidato a una lettera aperta: "Un'efficace politica
dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il
consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i
manifestanti". Per Cossiga, che pensa alle tensioni che hanno segnato le
manifestazioni degli studenti di questi giorni, è stato "un grave errore
strategico" reagire con "cariche d'alleggerimento, usando anche gli
sfollagente e ferendo qualche manifestante".

La "tattica cossighiana". In pratica si tratta di disporre "che al minimo
cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino". A questo
punto, continua Cossiga, "l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni
fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino,
rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti:
basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza
pericolo per la vita".

"La gente deve odiare i manifestanti". Una situazione che farebbe crescere
fra la gente "la paura dei manifestanti e con la paura l'odio verso di essi
e i loro mandanti o chi da qualche loft, o da qualche redazione, ad esempio
quella de L'Unità, li sorregge". Tra i danneggiamenti invocati, Cossiga si
augura che possano accadere alla sede dell'arcivecovo di Milano o a qualche
sede della Caritas o di Pax Christi.

I tempi dell'intervento. "Io aspetterei ancora un po' - continua Cossiga - e
solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con
militanti dei centri sociali, al canto di Bella ciao, devastassero strade,
negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta
ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche
uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze
dell'ordine contro i manifestanti".

(...) (8 novembre 2008)

Sulla strategia della tensione utilizzata oggi in Italia si veda ad esempio:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/6213
Sul controllo dei media da parte della destra eversiva oggi in Italia si
veda ad esempio:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/6217


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