[Redditolavoro] solid conf cobas

[cobasta]

A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE

La Confederazione COBAS esprime la massima solidarietà alla compagna dello 
slai Cobas Margherita calderazzi per l'incredibile vicenda della denuncia 
ricevuta dal Sig. Riva.
Questa è la classica meschina vendetta di chi si sente potente ed è protetti 
per le sue malefatte, e, soprattutto, questa vicenda ha il sapore 
dell'avvertimento minaccioso a chiunque voglia coraggiosamente denunciare le 
malefatte dell'Ilva e del suo padrone. Del resto, questo senso di impunità, 
di potenza e di protezione proviene anche da scandalose sentenza, come 
quella recentissima che l'ha mandato assolto per la morte di due giovani 
operai.
Si dice una ovvietà affermando che i lavoratori dell'Ilva e Taranto e il suo 
territorio stanno prezzi salatissimi in termini di vite umane, di 
inquinamento e di gravissime patologie i profitti del Sig. Riva, ma i veri 
"untori" sono coloro che presuntivamente hanno ispirato scritte contro 
questo signore. E tutto diventa meno ovvio nel momento in cui chi dovrebbe 
stare perennemente sul banco degli imputati si permette addirittura il lusso 
di diventare accusatore dato che due vite umane perse sul lavoro valgono al 
massimo una condanna a poco più di una anno di carcere, che mai sarà 
scontata, per qualche lacchè. È ora di dire basta a tutte le ipocrisie: i 
morti sul lavoro non possono essere più considerati casualità, ma veri e 
propri omicidi, così come è stato chiesto a torino per i padroni della 
Thyssen. Chi deliberatamente per il proprio profitto non pone in essere 
tutte le condizioni di sicurezza sa quali conseguenze provoca: morti, feriti 
e patologie permanenti (che paga la collettività). Così come chi 
deliberatamente inquina (e come inquina!) per fare profitto, sa di provocare 
disastri irreparabili per il territorio, nonché morti di tumore e patologie 
gravissime per i ciottadini (e sempre a spese della collettività),
già, ma questi sono la città e il territorio dove è esistito per un 
ventennio un sistema politico mafioso che ha governato per anni nel silenzio 
omertoso di troppi, distruggendo la città. E i responsabili (e neanche 
tutti) hanno scontato al massimo pene brevi, senza restituire nulla del 
maltolto, e chi li ha coperti resta tranquillamente al suo posto, mentre chi 
si è opposto a questo sistema è sotto processo per reati pesantissimi. Per 
questo non meraviglia che oggi il Sig. Riva salga sul banco degli accusatori 
e che chi lo combatte finisce su quello degli imputati, tutto ciò ha un solo 
aggettivo: VERGOGNOSO!
La confederazione, nel ribadire la propria solidarietà a Margherita 
Calderazzi propone a tutti coloro che sinceramente sono stanchi delle morti 
sul lavoro, che non vogliono morire di inquinamento, una autodenuncia 
collettiva in solidarietà alla imputata e la partecipazione di massa 
all'udienza del 13 gennaio a Taranto.

Taranto, 22.10.2008

Per CONFEDERAZIONE COBAS
il Coordinatore Provinciale
(Salvatore Stasi)



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