[Redditolavoro] Torino 1 giugno: assemblea antirazzista

Federazione Anarchica Torinese - FAI fat at inrete.it
Fri May 30 18:05:24 CEST 2008


Torino 1 giugno: assemblea antirazzista

L’assemblea antirazzista del 25 maggio - svoltasi dopo il presidio
spontaneo in solidarietà agli immigrati in lotta dentro il cpt dove un
uomo è morto per mancanza di cure - ha visto un’ampia partecipazione di
compagni e compagne che hanno deciso di mettersi in rete per coordinare al
meglio le varie iniziative.
L’urgenza di un intervento rapido e coordinato è stata condivisa da tutti.
I convenuti hanno deciso che l’assemblea divenisse permanente, facendosi
luogo in cui scambiare informazioni, promuovere iniziative, creare
collaborazioni fattive. In primo luogo presidiando il territorio, facendo
sentire ad immigrati e clandestini la propria presenza solidale e rendendo
la vita più difficile a fascisti, razzisti e forze del disordine statale.
Importante anche l’offensiva culturale per spezzare il cerchio della
paura, aprire spazi di incontro – specie con i rom – per rompere l’assedio
del quale sono vittime.

Non si può stare a guardare mentre ogni giorno qualcuno rischia di venire
aggredito, mentre i fascisti bruciano le baracche e le roulotte, mentre la
polizia getta in strada i bambini. Non si può tacere di fronte alle gabbie
dove vengono rinchiusi “i senza documenti”, uomini e donne dichiarati
clandestini da leggi razziste. Non si può tacere quando un uomo muore
perché lasciato senza cure dentro al CPT. È successo a Torino meno di una
settimana fa. Non si può tacere quando la polizia deporta i testimoni
dell’agonia di un uomo, che muore mentre nessuno ascolta la richiesta di
aiuto dei suo compagni. Non si può tacere quando tra i deportati c’è un
ragazzo con il mento rotto, i polsi contusi, claudicante per le botte
prese dopo aver cercato di saltare il muro.
In questa settimana alcuni hanno provato a rompere il silenzio, facendo
presidi, organizzando proteste telefoniche, mantenendo forte il filo del
contatto e della solidarietà con i prigionieri del CPT.
Un piccolo segnale che è possibile rompere il silenzio.
Ma serve di più. Molto di più.
Occorre tessere una rete di solidali sempre più fitta, per porre argine
alla violenza, per impedire gli sgomberi, per gettare i semi di un agire
comunicativo capace di rompere la tenaglia del razzismo diffuso nei
quartieri popolari dove la guerra tra poveri è ormai una realtà.

Nuovo appuntamento domenica 1 giugno ore 21 in corso Palermo 46.

Info: 338 6594361
fat at inrete.it




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