[Redditolavoro] il piano inclinato della classe operaia?

marku at inventati.org marku at inventati.org
Fri May 23 11:16:51 CEST 2008


l'italietta è un belpaese di più di 56.000.000 di abitanti
di cui molte decine di milioni (non dimentichiamolo)
si sentono rappresentati da questo sistema dell'apparenza demokratika
e vanno tenacemente al voto per scegliersi il pastore che le condurrà al
pascolo

il problema è che i metalmeccanici sono per sfortuna o per fortuna quelli
che tu citi
una delle tante minoranze
un altro problema è che di quel numero non tutti sono disponibili alla
lotta di classe
tu stesso puoi dirci quanti dei tuoi colleghi metalmeccanici vanno
ostinatamente
in direzione contraria allo status quo e quanti altri sono solo degli
impiegati delle ferriere

tu sai benissimo che in passato i metalmeccanici erano in stragrande
maggioranza
iscritti alla triade paramafiosa di cui costituivano l'osssatura e nel caso
della peggiore di tutte la cgil ne costituivano la polizia
quello che si cerca di fare capire è che non è che la classe operaia non
esista più e
che la centralità della classe operaia NON ESISTE PIU'
è un approciarsi al problema stantio e perdente
è un vaneggiare rivoluzionario
è il proponimento non della lotta di classe ma della lotta per classi
il non riconoscere che l'operatore di call center o il precario della
grande distribuzione
sono il nostro e il tuo compagno di viaggio, cosi come 
chi oggi ha un decimo delle garanzie del metalmeccanico
con il solo vantaggio di fare un attività probabilmente meno rischiosa
solo quando il metalmeccanico uscendo dalla fabbrica comprenderà che dal
migrante allo squatter
dall'antinuclearista al lavoratore dell'agricoltura
sono anch'essi dei disinnescati
potrà avere e dare un senso ed una speranza di rivolta
dal sistema della diseguaglianza
della divisione e dell'odio di classe




On Fri, 23 May 2008 10:09:20 +0200, Fulvio <fuldigior at gmail.com> wrote:
> *DECLINO DELLA CLASSE OPERAIA?*
> 
> I miti sono difficili da combattere, ma un appello alle intelligenze ogni
> tanto può essere utile. A coloro che vaneggiano sulla fine del
> proletariato
> mettiamo sotto il naso poche cifrette. In Italia ci sono 60.000 aziende
> solo
> nel settore metalmeccanico, con 1.600.000 addetti, il 40% di tutta
> l'industria manifatturiera. Il 60% sono operai, il 40% impiegati. Essi
> producono la metà del Prodotto Interno Lordo italiano. Sono una forza
> immensa, altro che "invisibile" o "sparita". E' al momento disinnescata,
> ma
> fa paura.
> 
> (Da N+1, Newsletter n. 127, 21 maggio 2008)
> 
> 
>



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