[Redditolavoro] 27 marzo sicurezza tenaris dalmine
cobas dalmine
cobasdalmine at infinito.it
Wed Mar 26 01:02:49 CET 2008
25-03-2008
COMUNICATO STAMPA
VERSO LA TAPPA DELLA MARCIA/CAROVANA A BERGAMO
PROSEGUONO LE INIZIATIVE DELLA RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO
Per ricevere informazioni BASTAMORTESULLAVORO at DOMEUS.IT
La Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro organizza per giovedì 27 marzo una giornata di mobilitazione alla Tenaris Dalmine per mettere al centro la condizione di lavoro a rischio delle fabbriche siderurgiche dove, oltre “all’alienazione e allo sfruttamento” come emerge chiaro dall’inchiesta della fiom per le aziende metalmeccaniche, si uniscono condizioni di pericolo, nocività, infortuni e malattie diluite nel tempo come il caso dell’amianto o di altre sostanze nocive.
Ieri come oggi la nocività del capitale parte dalla fabbrica e si estende al territorio:
il reparto della morte “dalmine pfa” è chiuso da tempo ma ancora oggi sono aperti i problemi per gli operai esposti all’amianto; nel 2006 è stato rinvenuto amianto nei forni del reparto “dalmine bomboloni” e ancora oggi non sappiamo se nella fabbrica l’amianto è stato completamente smaltito. Oppure non sappiamo dove è finito l’amianto presente nelle centinaia di fabbriche tessili della val seriana?
Le iniziative si terrano con presidi-volantinaggi e piccole mostre sulla situazione della sicurezza a bergamo e alla dalmine con l’obbiettivo di coinvolgere i lavoratori ma anche la popolazione a sostenere le proposte della rete nazionale e in particolare:
- il rafforzamento del ruolo degli rls e degli organi ispettivi,
- una legge di iniziativa popolare che consideri un “crimine” e non una contravvenzione l’inosservanza delle norme sulla sicurezza,
dalle 6 alle 7 portineria FTM mariano
dalle 7.30 alle 8.30 portineria centrale
dalle 9.30 alle 10.30 volantinaggio al mercato di Dalmine
e si concluderà alle ore 11 con una conferenza stampa
alla portineria centrale della tenaris dalmine
Nel corso della conferenza stampa, oltre ad annunciare le prossime iniziative della rete verso fabbriche e scuole in funzione della tappa a Bergamo
verranno presentate le motivazioni dell’importante ordinanza del giudice che ha accettato lo slai cobas dalmine per il sindacato di classe come parte civile al processo (che va avanti da 4 anni) contro la tenaris dalmine.
Questo risultato è importante non tanto perché è il primo caso nella provincia di un sindacato riconosciuto parte civile in un processo per infortunio mortale, ma perché è parte e al servizio della battaglia nazionale per ottenere una corsia preferenziale per i processi per infortuni o morti sul lavoro e l’accettazione come parte civile delle associazioni famigliari e dei sindacati effettivamente impegnati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
per aderire tel.335 5244902 email cobasdalmine at infinito.it
Seguono rassegna stampa articoli
Il bergamo 13-3-2008
L'iniziativa. Lo Slai Cobas di dalmine aderisce alla mobilitazione della Rete per la sicurezza sui posti di lavoro
In arrivo la carovana contro le morti biancheergamo
■ Chiedono attenzione. Vogliono che la gente si ricordi ogni giorno dei morti sul lavoro.
Per questo a fine marzo porteranno anche a Bergamo la marcia - carovana per la sicurezza
sui posti di lavoro.
LO SLaI COBaS Dalmine, che aderisce alla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro,
formata da operai, sindacati,familiari, operatori e artisti, lancia un appello a chiunque
voglia unirsi nel progettare e realizzare la tappa bergamasca della carovana per la sicurezza
sul lavoro. L'iniziativa, che è partita a fine febbraio, toccherà fabbriche e posti di lavoro e si concluderà con una manifestazione nazionale a roma a metà giugno. Con la carovana si vuole
raccogliere e mobilitare una rete permanente di lavoratori e di delegati attivi, per contrastare
la tendenza alle grandi mobilitazioni immediate quando uno o più operai muoiono e al silenzio che poi copre queste vicende.
Ci saranno assemblee, scioperi, manifestazioni, presidi, occupazioni e concerti, spettacoli
teatrali e mobilitazioni nelle scuole. Verranno coinvolte le città simbolo del lavoro operaio.
Tra queste anche Bergamo, con la Dalmine. Le altre, per citarne solo alcune, sono Torino, con la Thyssen Krupp, Marghera con le fabbriche del porto, Milano con l'Istituto tumori
e Palermo con in cantieri navali. «Abbiamo bisogno di quanti più consensi possibili per organizzare al meglio la tappa di Bergamo - spiega Sebastiano Lamera, dell Slai Cobas
Dalmine. -È importante che tutta la società civile si mobiliti.Nella nostra provincia ci
sono molte realtà operaie di cui si parla poco ma dove ancora si soffre. Oltre alla Tenaris Dal mine pensimo soltanto alle fondierie Pilenga o allo stabilimento Marcegaglia. La percentuale
di incidenti sul lavoro nella nostra provincia è ancora molto alta: dobbiamo mobilitarci.”
Liberazione 06/03/2008
Caro direttore, la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro ha presentato nella sala stampa del Senato la marcia-carovana che toccherà fabbriche, posti di lavoro e città nei prossimi mesi e che si concluderà con una manifestazione nazionale a Roma a metà giugno. Si è voluto dare risalto e valore alla proposta e valorizzare attraverso essa il ruolo di operai, delegati e Rls, familiari, organizzazioni sindacali di base, operatori, artisti, ecc. che stanno sostenendo l'iniziativa che è autonoma da sindacati e partiti ma che richiede il contributo di chi voglia impegnarsi su questo terreno. E' stata spiegata la genesi dell'iniziativa e le esigenze che essa vuole raccogliere e mobilitare: una Rete che unisca per un movimento permanente e una lotta prolungata innanzitutto dei lavoratori e dei delegati attivi, che vuole combattere la tendenza alle grandi mobilitazioni immediate e al silenzio che poi copre queste vicende, così come vuole dare risalto e voce a tutte le realtà di fabbriche e iniziative che sono già state sepolte e dimenticate. Non è una "marcia per la pace", ma un percorso di guerra sociale e politica a fronte della quotidiana guerra contro i lavoratori; una guerra di civiltà che vogliamo combattere per affermare la civiltà del lavoro e dei lavoratori, contro la inciviltà dello sfruttamento e del profitto. E' un movimento a difesa delle condizioni di vita e della salute dei lavoratori contro la morte in fabbrica, sia attraverso gli omicidi bianchi, sia la morte lenta e prolungata delle malattie professionali e dei sistemi di lavorazioni invalidanti. E' un sostegno permanente a tutti i coordinamenti e reti che già lottano da tempo su questo fronte. E' anche una carovana perché parte da iniziative anche piccole per raccogliere dietro di esse in maniera crescente tutte le forze disponibili ad unirsi e scendere in campo. Nel suo percorso prevede assemblee, scioperi, manifestazioni, presidi, occupazioni e concerti, teatro, video, mobilitazione nelle scuole, nelle università, impegno specifico di artisti e giornalisti nel sostenerla e documentarla. Sono previste,complessivamente 50 assemblee e 20 luoghi di lavoro e città simbolo dove si svolgeranno le principali iniziative: la ThyssenKrupp, l'Ilva di Taranto, le fabbriche di Porto Marghera, i porti di Ravenna e Marghera, l'Istituto tumori di Milano, la Dalmine di Bergamo, Napoli con due iniziative, la Basilicata con la Fiat Sata, la Marlane di Praia a Mare in Calabria, i Cantieri Navali a Palermo, le iniziative dei ferrovieri, le iniziative in Toscana, nel Veneto, Brindisi, Manfredonia, ecc. Alcune iniziative sono in corso sin da questi giorni, il 7 marzo era già prevista a Molfetta, dopo le ultime cinque morti è già purtroppo macchiata di sangue. Segnaliamo, tra le principali, la presentazione della marcia a Torino, le iniziative del 13 marzo a Ravenna e la grossa iniziativa a Roma del 15 marzo sulla insicurezza del lavoro dei ferrovieri.
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
INFORTUNI: AL VIA 'CAROVANA SUL LAVORÒ CONTRO MORTI BIANCHE = ORGANIZZATA DA PARTITI E SINDACATI E PARTIRÀ DA RAVENNA 13 MARZO Roma, 29 feb. (Adnkronos) - «Quella che stiamo combattendo è una vera e propria guerra. Ecco perchè quella che è partita non è una carovana per la pace ma una vera e propria guerra di civiltà, quella contro le morti e gli incidenti sul lavoro». Questo l'appello e la denuncia lanciate questa mattina in una conferenza stampa che si è svolta al Senato da una schiera di associazioni, comitati e rappresentanti dei lavoratori hanno annunciato la partenza della «Carovana sul lavoro» per denunciare lo stillicidio delle morti bianche. La carovana, informa un comunicato, partirà da Ravenna il 13 marzo, attraverserà l'Italia da Nord a Sud e poi da Nord a Sud, si fermerà solo brevemente sotto il periodo elettorale e riprenderà il suo percorso per il Paese toccando ben 20 città e luoghi dove sono presenti grandi insediamenti industriali e che sono stati teatro di gravi incidenti sul lavoro, da Bergamo a Torino, da Palermo a Roma, con l'obiettivo di raccogliere testimonianze e dossier, organizzare incontri pubblici, manifestazioni e presidi che sollevino il velo sugli incidenti sul lavoro e sulla condizione operaia.
Alla fine del percorso, continua la nota informativa degli organizzatodi della «Carovana», molto probabilmente si terrà, a Roma, anche una grande manifestazione nazionale sempre sui temi della sicurezza del lavoro. Ad organizzare e lanciare l'iniziativa sono diverse realtà sindacali e operaie, tutte presenti alla conferenza stampa: dallo Slai Cobas di Taranto a Ciro Argentino, delegato Fiom della Thissen Krupp di Torino, dalle associazioni delle vittime degli incidenti sul lavoro a delegati sindacali confederali e autorganizzati delle ferrovie, delle tlc e degli edili, dal Comitato romano 5 aprile sulla sicurezza al Nodo lavoro sicuro della Sinistra europea. Artisti, studenti e intellettuali seguiranno l'iniziativa ed hanno già garantito il loro appoggio anche le forze politiche della Sinistra l'Arcobaleno, a partire dal Prc-Se, presente all'iniziativa con il senatore Salvatore Bonadonna e il deputato Augusto Rocchi. «Di fronte a 1300 morti sul lavoro all'anno, 5200 dal 2003 al 2006, e nonostante la nuova attenzione che si è levata sulle condizioni di vita degli operai e nelle fabbriche, la sicurezza sul lavoro resta una questione drammatica e centrale aperta davanti a noi -hanno spiegato i due parlamentari- che non si può risolvere con la pur giusta denuncia e condanna dei responsabili del rogo della Thyssen a Torino, perchè di morti sul lavoro c'è ne molto più d'uno al giorno. Ecco perchè appoggiamo l'idea della Carovana sul lavoro e la necessità di squarciare il velo della disattenzione e della disinformazione, ecco perchè chiediamo che i decreti attuativi della nuove norme sulla sicurezza siano approvati subito». (Pol/Ct/Adnkronos) 29-FEB-08 15:50 NNN
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