[Redditolavoro] Re:] Torino: De Benoist , la "Nuova" Destra alla Libreria Comunardi

vittoria huambos at virgilio.it
Fri Mar 14 17:35:33 CET 2008


No, non può essere che ve ne uscite nel 2008 con cose che già avevamo detto
nel 2003!!!!

http://www.controappunto.org/resistenza/fascistinelcampo/infiltrazioni.html



-----Messaggio Originale----- 
Da: "olivavittoria" <olivavittoria at virgilio.it>
A: <NetworkcontroG8 at yahoogroups.com>; "redditolavoro" 
<redditolavoro at ecn.org>; <noomc-it at yahoogroups.com>
Data invio: venerdì 14 marzo 2008 17.01
Oggetto: Fw: [noomc-it] Torino: De Benoist , la "Nuova" Destra alla Libreria 
Comunardi


> No, non può essere che ve ne uscite nel 2008 con cose che già avevamo 
> detto
> nel 2003!!!!
>
> http://www.controappunto.org/resistenza/fascistinelcampo/infiltrazioni.html
>
> -----Messaggio Originale----- 
> Da: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
> A: <fat at inrete.it>
> Data invio: mercoledì 12 marzo 2008 22.25
> Oggetto: [noomc-it] Torino: De Benoist , la "Nuova" Destra alla Libreria
> Comunardi
>
>
>> Torino: De Benoist, la "Nuova" Destra alla Libreria Comunardi
>>
>> Venerdì 14 marzo, alla libreria Comunardi di via Bogino a Torino, 
>> Costanzo
>> Preve, che alcuni anni fa si autodefiniva "filosofo marxista" oggi
>> spostatosi verso la Nuova Destra, al punto da intrattenere una regolare
>> collaborazione con Diorama Letterario , presenta la sua ultima fatica, un
>> testo dedicato al guru della Nuova Destra, Alain De Benoist, il teorico
>> del razzismo differenzialista.
>> De Benoist sarà presente alla serata organizzata nella libreria diretta 
>> da
>> oltre un trentennio da Paolo Barsi. Nella locandina di presentazione gli
>> organizzatori ringraziano la Libreria per l'ospitalità.
>>
>> Sia Preve che De Benoist si proclamano oltre la destra e la sinistra,
>> rinverdendo, l'uno da "sinistra", l'altro da destra il mito tanto caro a
>> tanti neofascisti di ieri e di oggi.
>> Un mito rossobruno duro a morire e che vede rinverdire i suoi fasti
>> proprio tramite un lavoro di "infiltrazione" il cui successo è
>> testimoniato da personaggi che hanno ormai mutato di campo come Preve e
>> che oggi si pongono come ponte tra stalinisti e fascisti. (tutti, come è
>> ovvio, rigorosamente "post")
>>
>> Il testo di Preve "Il paradosso De Benoist" è editato da Settimo Sigillo,
>> ben nota casa editrice fascista.
>> Per chi volesse approfondire suggeriamo di visitare il sito delle 
>> edizioni
>> Settimo Sigillo (da notare i numerosi testi dedicati a Mussolini, al
>> cattolicesimo tradizionalista, ai gruppi rock neonazi, per non dire di
>> testi come "Italia fascista in piedi!"). L'indirizzo è:
>> http://sales.libreriaeuropa.it/default.asp
>>
>> Vediamo un po' di fare una breve genealogia della Nouvelle Droite 
>> francese
>> ed della corrispettiva Nuova Destra italiana per capire chi sia De 
>> Benoist
>> ed i suoi seguaci italiani.
>>
>> In merito ci rifacciamo al recente testo di Pietro Stara uscito per le
>> edizioni Zero in Condotta di Milano "La Comunità escludente - La Nuova
>> Destra tra piccole patrie e Europa nazione"  e ad alcuni articoli dello
>> stesso Stara sul settimanale anarchico Umanità Nova.
>>
>> Nel suo articolo - Differenzialismo razzista. La "nuova destra" di Alain
>> de Benoist - comparso su Umanità Nova numero 31 dell'ottobre del 2006
>> Stara così descrive la Nouvelle Droite: "fenomeno politico-culturale, 
>> nato
>> nel 1968, intorno all'organizzazione GRECE (Groupement de Recherches et
>> d'Études pour la Civilisation Européenne) e il cui leader, nonché teorico
>> indiscusso, è Alain de Benoist. Il termine "Nuova destra" fu fatto 
>> proprio
>> dal gruppo a seguito dell'attribuzione che diede loro il giornalista di
>> "Le Monde", Thierry Pfister, all'interno di un articolo pubblicato il 22
>> giugno 1979.
>> La famiglia della Nuova Destra è composta oltre che dal GRECE e le sue
>> pubblicazioni, "Élements", "Nouvelle école" e "Krisis", dai fiamminghi
>> della rivista "Tekos", dagli italiani legati a Marco Tarchi ed alle
>> riviste "Trasgressioni" e "Diorama Letterario", alle case editrici "La
>> Roccia di Erec", che pubblica le riviste citate precedentemente, ad
>> Arianna editrice, che edita tra gli altri De Benoist, Preve etc, a "Il
>> Cerchio Iniziative editoriali" spostato più sul versante storico e
>> cattolico tradizionalista (tra gli autori contempla ad esempio Franco
>> Cardini), dalla rivista argentina "Disenso" del peronista di sinistra
>> Alberto Buela."
>> Prosegue Stara: "Il GRECE viene fondato nel 1968 da militanti provenienti
>> da diverse organizzazioni dell'estrema destra, in particolare dal FEN
>> (Federazione degli studenti nazionalisti costituitasi nel 1960) che
>> pubblica i "Cahiers universitaires", dal mensile "Europe-Action" e
>> dall'insuccesso elettorale del REL (Rassemblement européen de la liberté)
>> alle legislative del 1967, coalizione promossa dal movimento razzista,
>> xenofobo ed anti-comunista denominato MNP (Movimento nazionalista del
>> progresso). L'ideologia che fa da elemento costitutivo al GRECE poggia
>> sostanzialmente su di un neo-nazionalismo europeo fondato su basi 
>> razziali
>> - differenzialiste: "La Nazione determina talvolta un'etnia, ma non si
>> confonde obbligatoriamente da essa. Essa è un dipartimento della razza.
>> L'etnia è un'unità razziale di cultura."  Questo è per de Benoist ed i
>> suoi seguaci il presupposto per una politica planetaria di sviluppo
>> razziale separato: "Organizzare, con i differenti gruppi razziali del
>> mondo, una politica di coesistenza pacifica e liberale che permetta a
>> ciascuno di esprimere (.) le sue attitudini e i suoi doni. Sopprimere, in
>> proporzione, ogni contatto mirante alla fusione, all'inversione o allo
>> sconvolgimento dei dati etnici, o alla coabitazione forzata di comunità
>> differenti."  Vedremo poi come, in modo variato, alcune di queste
>> tematiche si ritrovino oggi nelle teorie neo-comunitarie e delle piccole
>> patrie (Alain de Benoist è uno dei firmatari del manifesto di Massimo 
>> Fini
>> - Movimento Zero. Manifesto dell'antimodernità )
>> La prima rottura esplicita con il nazionalismo tradizionale francese di
>> Barrès o di Maurras, come abbiamo visto, avviene sulla questione del
>> nazionalismo europeo; la seconda invece, si consuma sulla questione della
>> metapolitica, o come detto da loro stessi, dalla lettura di Gramsci a
>> destra. Gramsci viene letto dal GRECE come teorico del "potere 
>> culturale":
>> sta appunto alla destra organizzare questa controffensiva culturale
>> conquistando ambienti politici, mediatici, universitari etc.:
>> "L'economicismo liberale comincia allora ad essere fermamente denunciato
>> quanto l'economicismo marxista, e l''americanismo', forma moderna
>> dominante dell'egualitarismo e del cosmopolitismo 'giudeo-cristiano',
>> diventa la figura del nemico principale"
>> La prospettiva antiegualitaria radicale del movimento politico GRECE si
>> risolve, naturalmente, in una prospettiva differenzialista altrettanto
>> radicale, la quale nega, in maniera intelligente, la superiorità razziale
>> richiamata dalle dottrine suprematiste fasciste o naziste, ma nega in
>> maniera altrettanto potente la possibilità della costruzione di un
>> meticciato che possa inficiare l'organicità presunta, naturalmente, con 
>> la
>> quale si sono costruiti nei millenni popoli, etnie etc. In subordine a
>> ciò, la supremazia di potenza viene relegata ad uno sviluppo storico in
>> cui le disuguaglianze trovano a confrontarsi ed a scontrarsi in rapporti
>> di forza per così dire "naturali". Il presupposto teorico di tutto questo
>> è negare innanzitutto come intere civiltà si siano costruite sicuramente
>> attraverso lo scontro militare, ma anche attraverso lo scambio e la
>> contaminazione, pure fisica, di meticciato, tra intere popolazioni, a 
>> loro
>> volta prodotto di scambi avvenuti secoli prima. Il secondo presupposto è
>> quello di ritenere la formazione sociale, politica e culturale di intere
>> popolazioni come prodotto di rapporti forza esplicitati in natura, come 
>> se
>> il corrispondente organico della società, a-conflittuale in questa 
>> ottica,
>> fosse l'organicità del corpo umano. La società è specchio e riproduzione
>> del corpo (spirito, fisicità, intelligenza etc); la teoria razziale torna
>> prepotentemente da dove si pensava di averla fatta uscire: se il corpo è
>> sano, forte, intelligente. allora la società, unione omogenea di 
>> interessi
>> che in essa, come nella famiglia trovano la sua ricomposizione è sana,
>> forte, intelligente e quindi predominante sul proprio territorio, ma 
>> anche
>> su quello degli altri, inferiori (diversi direbbero loro) per "natura".
>> Il terzo congetturato è che le teorie egualitarie siano per forza di cosa
>> appiattenti, omologanti ed omogeneizzanti perché si fanno forza su dei
>> presupposti "naturali" sugli esseri umani che partono dall'idea
>> dell'unicità della razza umana, al di là delle differenze insite in
>> processi di diversificazione biologica, le quali non alterano il 
>> carattere
>> di eguaglianza tra le persone (un cuore,un cervello, due occhi etc.). Le
>> teorie egualitarie, dalle moderate a quelle estreme (comunismo ed
>> anarchismo), assumono al proprio interno che il prodotto della
>> differenziazione sociale sia in senso economico che in senso culturale e
>> politico sia passato a e passi attraverso processi storici contestuali
>> (geografici, climatici, risorse, numero di abitanti e facilità di
>> contatti..) nei quali un ruolo significativo ha assunto il fenomeno dello
>> sfruttamento, fenomeno che in chiave moderna si può ascrivere alla lotta
>> di classe. I ragionamenti sulle differenze, passano, per gli egualitari
>> dal principio che comunque si debba fare riferimento alla singolarità
>> dell'essere umano ed alla varianza dei prodotti storici, che per le 
>> destre
>> assumono invece una forma di a-temporalità, questa sì univoca, insita
>> nella tradizione, o meglio nella Tradizione."
>>
>> Chi volesse leggere la versione integrale dell'articolo la trova:
>> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un31/art4407.html
>> Per approfondimenti sulla nuova destra consigliamo anche questi articoli:
>> "Nuova Destra. Identità e Comunità" è stato pubblicato su UN n. 35 del
>> 2006
>> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un35/art4460.html
>> "Contro l'uguaglianza. Nuova Destra e religione" è stato pubblicato su UN
>> n. 40 del 2006
>> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un40/art4520.html
>> La Nuova Destra e l'Europa. Tra piccole patrie e impero uscito su UN n. 
>> 41
>> del 2006
>> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un41/art4537.html
>>
>> Il razzismo differenzialista di De Benoist, il suo antiamericanismo in
>> nome dell'Europa nazione trovano in certe aree staliniste una discreta
>> audience. La tentazione di indossare la camicia rossobruna, che ha visto
>> in prima fila il Campo Antimperialista, sta trovando sempre nuovi adepti.
>>
>> Per noi che siamo inguaribilmente antifascisti ed antirazzisti ci sono
>> pochi dubbi: nessuno spazio per i fascisti vecchi e nuovi, nessuno spazio
>> per chi in nome della Tradizione, sogna un'Europa etnicamente "pura"
>> riecheggiando con altre parole teorie che si sono realizzate nel sangue,
>> nei lager, nell'eliminazione di oppositori politici, ebrei, zingari.
>>
>> Combattiamo il fascismo e chi ci collabora!
>> Boicottiamo Comunardi!
>>
>> Federazione Anarchica Torinese - FAI
>> Corso Palermo 46 - Torino
>> La sede è aperta ogni giovedì dalle 21 in poi
>> 338 6594361
>> fat at inrete.it
>>
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