[Redditolavoro] Re: [noomc-it] Torino: De Benoist , la "Nuova" Destra alla Libreria Comunardi

vittoria huambos at virgilio.it
Fri Mar 14 17:02:15 CET 2008


No, non può essere che ve ne uscite nel 2008 con cose che già avevamo detto
nel 2003!!!!

http://www.controappunto.org/resistenza/fascistinelcampo/infiltrazioni.html



-----Messaggio Originale----- 
Da: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
A: <fat at inrete.it>
Data invio: mercoledì 12 marzo 2008 22.25
Oggetto: [noomc-it] Torino: De Benoist , la "Nuova" Destra alla Libreria 
Comunardi


> Torino: De Benoist, la "Nuova" Destra alla Libreria Comunardi
>
> Venerdì 14 marzo, alla libreria Comunardi di via Bogino a Torino, Costanzo
> Preve, che alcuni anni fa si autodefiniva "filosofo marxista" oggi
> spostatosi verso la Nuova Destra, al punto da intrattenere una regolare
> collaborazione con Diorama Letterario , presenta la sua ultima fatica, un
> testo dedicato al guru della Nuova Destra, Alain De Benoist, il teorico
> del razzismo differenzialista.
> De Benoist sarà presente alla serata organizzata nella libreria diretta da
> oltre un trentennio da Paolo Barsi. Nella locandina di presentazione gli
> organizzatori ringraziano la Libreria per l'ospitalità.
>
> Sia Preve che De Benoist si proclamano oltre la destra e la sinistra,
> rinverdendo, l'uno da "sinistra", l'altro da destra il mito tanto caro a
> tanti neofascisti di ieri e di oggi.
> Un mito rossobruno duro a morire e che vede rinverdire i suoi fasti
> proprio tramite un lavoro di "infiltrazione" il cui successo è
> testimoniato da personaggi che hanno ormai mutato di campo come Preve e
> che oggi si pongono come ponte tra stalinisti e fascisti. (tutti, come è
> ovvio, rigorosamente "post")
>
> Il testo di Preve "Il paradosso De Benoist" è editato da Settimo Sigillo,
> ben nota casa editrice fascista.
> Per chi volesse approfondire suggeriamo di visitare il sito delle edizioni
> Settimo Sigillo (da notare i numerosi testi dedicati a Mussolini, al
> cattolicesimo tradizionalista, ai gruppi rock neonazi, per non dire di
> testi come "Italia fascista in piedi!"). L'indirizzo è:
> http://sales.libreriaeuropa.it/default.asp
>
> Vediamo un po' di fare una breve genealogia della Nouvelle Droite francese
> ed della corrispettiva Nuova Destra italiana per capire chi sia De Benoist
> ed i suoi seguaci italiani.
>
> In merito ci rifacciamo al recente testo di Pietro Stara uscito per le
> edizioni Zero in Condotta di Milano "La Comunità escludente - La Nuova
> Destra tra piccole patrie e Europa nazione"  e ad alcuni articoli dello
> stesso Stara sul settimanale anarchico Umanità Nova.
>
> Nel suo articolo - Differenzialismo razzista. La "nuova destra" di Alain
> de Benoist - comparso su Umanità Nova numero 31 dell'ottobre del 2006
> Stara così descrive la Nouvelle Droite: "fenomeno politico-culturale, nato
> nel 1968, intorno all'organizzazione GRECE (Groupement de Recherches et
> d'Études pour la Civilisation Européenne) e il cui leader, nonché teorico
> indiscusso, è Alain de Benoist. Il termine "Nuova destra" fu fatto proprio
> dal gruppo a seguito dell'attribuzione che diede loro il giornalista di
> "Le Monde", Thierry Pfister, all'interno di un articolo pubblicato il 22
> giugno 1979.
> La famiglia della Nuova Destra è composta oltre che dal GRECE e le sue
> pubblicazioni, "Élements", "Nouvelle école" e "Krisis", dai fiamminghi
> della rivista "Tekos", dagli italiani legati a Marco Tarchi ed alle
> riviste "Trasgressioni" e "Diorama Letterario", alle case editrici "La
> Roccia di Erec", che pubblica le riviste citate precedentemente, ad
> Arianna editrice, che edita tra gli altri De Benoist, Preve etc, a "Il
> Cerchio Iniziative editoriali" spostato più sul versante storico e
> cattolico tradizionalista (tra gli autori contempla ad esempio Franco
> Cardini), dalla rivista argentina "Disenso" del peronista di sinistra
> Alberto Buela."
> Prosegue Stara: "Il GRECE viene fondato nel 1968 da militanti provenienti
> da diverse organizzazioni dell'estrema destra, in particolare dal FEN
> (Federazione degli studenti nazionalisti costituitasi nel 1960) che
> pubblica i "Cahiers universitaires", dal mensile "Europe-Action" e
> dall'insuccesso elettorale del REL (Rassemblement européen de la liberté)
> alle legislative del 1967, coalizione promossa dal movimento razzista,
> xenofobo ed anti-comunista denominato MNP (Movimento nazionalista del
> progresso). L'ideologia che fa da elemento costitutivo al GRECE poggia
> sostanzialmente su di un neo-nazionalismo europeo fondato su basi razziali
> - differenzialiste: "La Nazione determina talvolta un'etnia, ma non si
> confonde obbligatoriamente da essa. Essa è un dipartimento della razza.
> L'etnia è un'unità razziale di cultura."  Questo è per de Benoist ed i
> suoi seguaci il presupposto per una politica planetaria di sviluppo
> razziale separato: "Organizzare, con i differenti gruppi razziali del
> mondo, una politica di coesistenza pacifica e liberale che permetta a
> ciascuno di esprimere (.) le sue attitudini e i suoi doni. Sopprimere, in
> proporzione, ogni contatto mirante alla fusione, all'inversione o allo
> sconvolgimento dei dati etnici, o alla coabitazione forzata di comunità
> differenti."  Vedremo poi come, in modo variato, alcune di queste
> tematiche si ritrovino oggi nelle teorie neo-comunitarie e delle piccole
> patrie (Alain de Benoist è uno dei firmatari del manifesto di Massimo Fini
> - Movimento Zero. Manifesto dell'antimodernità )
> La prima rottura esplicita con il nazionalismo tradizionale francese di
> Barrès o di Maurras, come abbiamo visto, avviene sulla questione del
> nazionalismo europeo; la seconda invece, si consuma sulla questione della
> metapolitica, o come detto da loro stessi, dalla lettura di Gramsci a
> destra. Gramsci viene letto dal GRECE come teorico del "potere culturale":
> sta appunto alla destra organizzare questa controffensiva culturale
> conquistando ambienti politici, mediatici, universitari etc.:
> "L'economicismo liberale comincia allora ad essere fermamente denunciato
> quanto l'economicismo marxista, e l''americanismo', forma moderna
> dominante dell'egualitarismo e del cosmopolitismo 'giudeo-cristiano',
> diventa la figura del nemico principale"
> La prospettiva antiegualitaria radicale del movimento politico GRECE si
> risolve, naturalmente, in una prospettiva differenzialista altrettanto
> radicale, la quale nega, in maniera intelligente, la superiorità razziale
> richiamata dalle dottrine suprematiste fasciste o naziste, ma nega in
> maniera altrettanto potente la possibilità della costruzione di un
> meticciato che possa inficiare l'organicità presunta, naturalmente, con la
> quale si sono costruiti nei millenni popoli, etnie etc. In subordine a
> ciò, la supremazia di potenza viene relegata ad uno sviluppo storico in
> cui le disuguaglianze trovano a confrontarsi ed a scontrarsi in rapporti
> di forza per così dire "naturali". Il presupposto teorico di tutto questo
> è negare innanzitutto come intere civiltà si siano costruite sicuramente
> attraverso lo scontro militare, ma anche attraverso lo scambio e la
> contaminazione, pure fisica, di meticciato, tra intere popolazioni, a loro
> volta prodotto di scambi avvenuti secoli prima. Il secondo presupposto è
> quello di ritenere la formazione sociale, politica e culturale di intere
> popolazioni come prodotto di rapporti forza esplicitati in natura, come se
> il corrispondente organico della società, a-conflittuale in questa ottica,
> fosse l'organicità del corpo umano. La società è specchio e riproduzione
> del corpo (spirito, fisicità, intelligenza etc); la teoria razziale torna
> prepotentemente da dove si pensava di averla fatta uscire: se il corpo è
> sano, forte, intelligente. allora la società, unione omogenea di interessi
> che in essa, come nella famiglia trovano la sua ricomposizione è sana,
> forte, intelligente e quindi predominante sul proprio territorio, ma anche
> su quello degli altri, inferiori (diversi direbbero loro) per "natura".
> Il terzo congetturato è che le teorie egualitarie siano per forza di cosa
> appiattenti, omologanti ed omogeneizzanti perché si fanno forza su dei
> presupposti "naturali" sugli esseri umani che partono dall'idea
> dell'unicità della razza umana, al di là delle differenze insite in
> processi di diversificazione biologica, le quali non alterano il carattere
> di eguaglianza tra le persone (un cuore,un cervello, due occhi etc.). Le
> teorie egualitarie, dalle moderate a quelle estreme (comunismo ed
> anarchismo), assumono al proprio interno che il prodotto della
> differenziazione sociale sia in senso economico che in senso culturale e
> politico sia passato a e passi attraverso processi storici contestuali
> (geografici, climatici, risorse, numero di abitanti e facilità di
> contatti..) nei quali un ruolo significativo ha assunto il fenomeno dello
> sfruttamento, fenomeno che in chiave moderna si può ascrivere alla lotta
> di classe. I ragionamenti sulle differenze, passano, per gli egualitari
> dal principio che comunque si debba fare riferimento alla singolarità
> dell'essere umano ed alla varianza dei prodotti storici, che per le destre
> assumono invece una forma di a-temporalità, questa sì univoca, insita
> nella tradizione, o meglio nella Tradizione."
>
> Chi volesse leggere la versione integrale dell'articolo la trova:
> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un31/art4407.html
> Per approfondimenti sulla nuova destra consigliamo anche questi articoli:
> "Nuova Destra. Identità e Comunità" è stato pubblicato su UN n. 35 del 
> 2006
> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un35/art4460.html
> "Contro l'uguaglianza. Nuova Destra e religione" è stato pubblicato su UN
> n. 40 del 2006
> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un40/art4520.html
> La Nuova Destra e l'Europa. Tra piccole patrie e impero uscito su UN n. 41
> del 2006
> http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un41/art4537.html
>
> Il razzismo differenzialista di De Benoist, il suo antiamericanismo in
> nome dell'Europa nazione trovano in certe aree staliniste una discreta
> audience. La tentazione di indossare la camicia rossobruna, che ha visto
> in prima fila il Campo Antimperialista, sta trovando sempre nuovi adepti.
>
> Per noi che siamo inguaribilmente antifascisti ed antirazzisti ci sono
> pochi dubbi: nessuno spazio per i fascisti vecchi e nuovi, nessuno spazio
> per chi in nome della Tradizione, sogna un'Europa etnicamente "pura"
> riecheggiando con altre parole teorie che si sono realizzate nel sangue,
> nei lager, nell'eliminazione di oppositori politici, ebrei, zingari.
>
> Combattiamo il fascismo e chi ci collabora!
> Boicottiamo Comunardi!
>
> Federazione Anarchica Torinese - FAI
> Corso Palermo 46 - Torino
> La sede è aperta ogni giovedì dalle 21 in poi
> 338 6594361
> fat at inrete.it
>
>


--------------------------------------------------------------------------------


No virus found in this incoming message.
Checked by AVG.
Version: 7.5.518 / Virus Database: 269.21.7/1325 - Release Date: 11/03/2008 
13.41



More information about the Redditolavoro mailing list