[Redditolavoro] Su Marcegalia e operai nel mantovano...
frank ficiar
frficiar at hotmail.com
Sat Jun 28 21:50:07 CEST 2008
DA UNA DISCUSSIONE IN RETE, ALLA VOSTRA ATTENZIONE, CIAO.
From: spartacok at alice.it
To: karletto.m at libero.it
Subject: Fw: [ListaSinistra] RE: PICCOLI OPERAI NON CRESCONO
Date: Sat, 28 Jun 2008 00:08:13 +0200
----- Original
Message -----
From: Doriana
Goracci
To: Doriana Goracci
Cc: listasinistra at yahoogroups.com
Sent: Thursday, June 26, 2008 1:20
AM
Subject: [ListaSinistra] RE: PICCOLI
OPERAI NON CRESCONO
Non vorrei annoiare ma ho ricevuto una risposta,
degna mi pare di nota e
lettura.
Doriana
_______________________________________________________________
Da
aggiungere: Marcegaglia è di Mantova; presso lo stabilimento di Gazoldo,
la
sede del gruppo, venerdì scorso si è verificato il 177° infortunio sul
lavoro dall'inizio dell'anno (e siamo solo a giugno). Un giovane
elettricista è stato schiacciato dal un magnete, è in rianimazione, per
fortuna sta migliorando. Tre settimane fa nello stabilimento di
Casalmaggiore (CR) a due passi dal mantovano, un giovane operaio era morto,
schiacciato da un fascio di tubi di ferro, pare non legati a regola d'arte.
La sicurezza sul lavoro non è il pezzo forte di Emma: il gruppo non vuole
concertare le misure di sicurezza che secondo la padrona, molto più
agguerita del padre Steno il fondatore del gruppo, quello condannato, e del
fratello Antonio, spetta all'azienda decidere. Ma a Gazoldo l'azienda non
dispone di ambulanza (1800 operai solo a Gazoldo!) e nemmeno del medico
presso lo stabilimento. Sono stata come consigliere provinciale
all'assemblea / sciopero di lunedì sulla sicurezza: c'erano solo operai, gli
impiegati nemmeno "sapevano" dello sciopero ma credono alla favola che la
colpa degli infortuni è degli operai che "non mettono il casco". Ed è stato
un problema entrare in assemblea, sia pure come "istituzionale",
perchè
secondo una parte del ... sindacato, si trattava di una questione
"tecnica,
interna".
Il lavoro, la mancanza di sicurezza, l'aggressione ai
diritti. NON è
questione interna, tanto meno tecnica.
Dobbiamo respingere
gli attacchi dei padroni: la nostra Emma, amica da tempo
di Montezemolo,
Marchionne ecc.. , dimostra che padroni buoni NON ce ne
sono, al contrario
di quello che sosteneva qualcuno, da sinistra. A
proposito anche
all'IVECO di Suzzara (MN) del "buon padrone" Fiat
Montezomolo, i 2000
operai dello stabilimento sono da oggi in cassa
integrazione perchè non c'è
richiesta di furgono, mentre i 220 interinali,
sono stati semplicemente
licenziati, attraverso il mancato rinnovo del
contratto, perchè non ci sono
commesse. essi torneranno da dove sono venuti:
al sud, nel Bangladesh, nel
Magreb... non ci saranno lotte sociali,
ammortizzatori, la classe
operaia è divisa, frantumata, non dipende nemmeno
più formalmente dallo
stesso padrone, ma dalle agenzie interinali che troppo
spesso sono
riconducibili a due delle tre sigle sindacali confederali (CISL
e UIL) ma
pure la CGIL non è indenne, interessata ad alte parti del sistema
sociale. Oggi i padroni possono tutto e la società è modellata a loro
piacimento. E senza una classe operaia unita, un mondo del lavoro
consapevole, l'arretramento delle condizioni di tutti, l'attacco ai diritti
di tutti, e specialmente delle "minoranze", sarà cosa fatta per il
padronato e la loro rappresentanza politica, sociale e religiosa.
La
nostra Emma, così, può condire di retorica e sconcertante ipocrisia le
paginette che legge ai colleghi di confindustria, governo e, purtroppo,
parte del sindacato: il bambino della culla chi lo mantiene? Lei? La carità
delle dame della sua fondazione per i bambini poveri del mondo, che ha fatto
gran festa a Gazoldo in maggio, mentre fuori 230 dipendenti della
SOGEFI
(il 70% sono donne), sempre di Mantova, del gruppo CIR Di
Benedetti (un
altro padrone buono, amico del PD) protestavano perchè
licenziati in tronco
con provvedimento collettivo immediato il 30
aprile.
Questo con tanti, altri esempi simili, è il mondo del lavoro a
Mantova come
altrove.
La questione del lavoro è centrale per la
democrazia, senza il lavoro come
diritto reale, così come lo intende la
nostra Costituzione, non potranno
essere garantiti nemmeno gli altri
diritti, che passeranno in secondo piano,
anche in ciò che resta della
coscienza collettiva della parte migliore della
popolazione. Per questo
occorre riprendere quella lotta che lotta che
abbiamo scordato ma che oggi
diventa indispensabile per sopravvivere.
Monica
Perugini
Mantova
From: dorianagoracci at hotmail.it
To:
listasinistra at yahoogroups.com
Subject: PICCOLI OPERAI NON CRESCONO
Date:
Wed, 25 Jun 2008 10:32:52 +0200
La signora Marcegaglia, pragmatica donna cresciuta a trasmissioni del
tipo "Ok , il prezzo è giusto", ha rintracciato di recente il male
oscuro che affligge l'Italia:"Negli ultimi dieci anni il costo del lavoro è
salito in Italia in linea con la media europea ma non altrettanto ha fatto la
produttività. Solo con un forte recupero di produttività sarà possibile
conciliare crescita e occupazione, competitività e incremento dei salari:
tutti obiettivi essenziali per il Paese". Per alleggerire il contratto
nazionale va quindi conseguito l’aumento di produttività e dei risultati
aziendali. Ligio al dovere dell'Informazione e della Discussione, il
ministro del Welfare Maurizio Sacconi,fà trascorrere ai pensionati garantiti
il tempo pre-feriale con dissertazioni su Prima Pagina, pregevole Forum
di Rai Tre, domandando: " "Salari e Produttività: gli aumenti dei salari ci
saranno solo se questi saranno ancorati alla produttivita'e agli utili
d'impresa. Siete d'accordo?".
Ma allora vale la pena tornare ai consigli
per gli acquisti della signora Marcegaglia.
1) "L'eta' della pensione
andrebbe indicizzata all'aumento della speranza di vita. Il welfare italiano
e' particolarmente inefficiente e iniquo:
quasi il 60 per cento della spesa
sociale serve a coprire dal rischio di vecchiaia, perche' l'eta' media dei
pensionati e' bassa e il pensionamento avviene tre anni prima che nella media
dell'Ocse"
2)"Va aggiornato il quadro dei diritti dei lavoratori, bisogna
adottare modelli di flexicurity. Non e' il posto di lavoro che deve essere
garantito, ma
un reddito e una formazione adeguati, come accade nei Paesi
con sistemi di sicurezza sociale piu' moderni e attivi".
3) "l'abbandono
del nucleare ha accresciuto la nostra insicurezza e la nostra dipendenza
dall'estero, ha sottratto altre risorse alla crescita, ha gonfiato le bollette
elettriche di famiglie e imprese".
4)''E' possibile un federalismo
virtuoso, come ci insegnano molti Paesi europei. Per l'Italia, il prossimo
passaggio e' il federalismo fiscale. Deve costituire un'assunzione di
responsabilita' e accompagnarsi a un taglio di spesa frutto della guerra alla
duplicazioni, alle sovrapposizioni, agli
sprechi:'pago-controllo-esigo'.
E dulcis in fundo, "Troppe donne
a casa, troppe culle vuote, troppi bimbi poveri".
Certo ci sono degli
intralci, come gli "stradini". La notizia è di ieri:"Uno stradino, Alois Franz
Anthof, 52enne di Monguelfo, e' morto, travolto da un albero lungo la strada
della Val di Landro, nei pressi di Dobbiaco. L'uomo era intento a lavori ai
margini della strada, quando e' stato travolto dall'albero che stava
abbattendo".
O come a Civitavecchia, nel cantiere per la riconversione
della centrale di Torrevaldaliga Nord, dove un dipendente della ditta
Pichler, Ivan Ciffary, 24 anni, di nazionalità slovacca, addetto al montaggio
del nastro trasporto carbone, è precipitato da circa 15-20 metri ed è morto
sul colpo. Lo rende noto un comunicato dell'Enel.
Il Ref poi (ricerche
e consulenze per l'economia e la finanza) prevede che l'effetto caro greggio
si fara' sentire sulla bolletta della luce in misura dell'8% circa, con una
spesa aggiuntiva di quasi 35 euro all'anno per una famiglia media.
Le
previsioni ahimè, fanno ritenere che le nostre tasche si alleggeriscono, di
pari passo con l'Alleggerimento del contratto di lavoro, quando c'è.
Ma il
destino avverso può essere combattuto con la ricerca e la cura, l'incarico
della Marcegaglia, oltre gli altri, è anche quello ad esempio di essere
presidente della Fondazione Areté Onlus per il sostegno dell'attività
Vita-Salute San Raffaele. L'azienda famigliare Marcegaglia, oltre alle tanti
sedi in tutta Italia, possiede stabilimenti in Polonia, in Gran
Bretagna, negli Stati Uniti e in Brasile e nel 2008 ha patteggiato una
sanzione di 500mila euro più 250mila euro di confisca per una tangente di 1
milione 158mila euro pagata a Lorenzo Marzocchi di EniPower e papà Antonio
Marcegaglia ha patteggiato 11 mesi di reclusione con sospensione della
pena.
Come da trascorso Angelus domenicale, Ratzinger ci ha confortate e
spronate a produrre vita:“La paura - ha spiegato Ratzinger - è una dimensione
naturale della vita. Fin da piccoli si sperimentano forme di paura che si
rivelano poi immaginarie e scompaiono; altre successivamente ne emergono, che
hanno fondamenti precisi nella realtà; queste devono essere affrontate e
superate con l'impegno umano e con la fiducia in Dio”.
Il dibattito di
stradina in stradina, continua, anche nelle reti per tonni, dove in molti
stanno aggrappati.
Doriana Goracci
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