[Redditolavoro] Ravenna: la mobilitazione di massa per il diritto di voto e di cittadinanza degli immigrati spazza via le provocazioni fasciste e razziste

Cobas Ravenna Cobasravenna at libero.it
Sun Jun 15 18:29:06 CEST 2008


A Lido Adriano, a Ravenna, oggi, domenica 15 giugno, un presidio
antifascista, antirazzista, popolare e spontaneo, ha cacciato via la
provocazione di 5 fascisti della Fiamma tricolore davanti ad un seggio per
l'elezione dei rappresentanti degli immigrati come consiglieri aggiunti in
consiglio comunale e nelle circoscrizioni di Ravenna. 

A Lido Adriano, davanti al Centro Polivalente "Agorà" nella circoscrizione
del Mare, dove risiedono molti lavoratori immigrati con le loro famiglie, le
"menti fine" fasciste pensavano di spargere il loro veleno xenofobo e
manifestare contro il diritto di voto per gli immigrati. 

Tuttavia hanno dovuto ripiegare bandiere e striscione e tornare nelle fogne
da dove erano usciti (usciti però "legalmente", perchè qualcuno li ha
autorizzati e ha mandato pure polizia e carabinieri al servizio della loro
provocazione). 

Le braccia di qualche lavoratore immigrato e degli antifascisti presenti li
avrebbero voluto sicuramente "accompagnare" volentieri da dove erano venuti
se non ci fosse stata la presenza delle forze dell'ordine. 

I carabinieri, casco in testa, schierati a tutela dei fascisti, hanno
cercato pure di aggredire alcune giovani antifasciste, determinate in prima
fila a non permettere la squallida provocazione. 

Nessuno si aspettava una risposta di massa che è avvenuta con un presidio
con punte di un centinaio di persone, organizzato velocemente perchè la
notizia era del giorno prima, che ha unito gli immigrati in fila per il voto
con i lavoratori dello Slai Cobas per il sindacato di classe, gli
antifascisti e gli antirazzisti, i militanti di rc e di proletari comunisti.
Una mobilitazione popolare e democratica, militante, unita dalla solidarietà
di classe e da sentimenti antifascisti e antirazzisti che non ha permesso
che si svolgesse questa vergognosa provocazione. 

Il megafono aperto ha fatto nascere un'assemblea spontanea che ha
smascherato il ruolo dei fascisti come servi dei padroni, che vorrebbero i
lavoratori immigrati schiavi senza diritti e dignità, quelli delle "quote
d'ingresso" che li legano al contratto di lavoro, padroni che cercavano
braccia e si sono trovati davanti invece esseri umani che sfruttano e
calpestano la loro dignità, fascisti che fomentano l'odio razziale per
dividere tutti i lavoratori e la popolazione. Si sono denunciate la crescita
delle aggressioni fasciste e razziste come effetto delle politiche
securitarie nazionali e locali basate sull'equazione "immigrato=criminale" e
le coperture di cui godono. 

Questa spontanea mobilitazione di massa ha messo al centro della sua
rivendicazione il diritto di cittadinanza per i lavoratori immigrati e la
concessione più rapida dei permessi di soggiorno. Una richiesta che verrà
portata a Roma il 20 giugno nella manifestazione-assedio promossa dalla Rete
nazionale per la sicurezza sul lavoro al Ministero del Lavoro.

Un grande applauso si è levato quando i fascisti si sono ritirati vista
l'aria che tirava per loro. E poi tante strette di mano tra i presenti hanno
cementato quell'unità che i razzisti volevano infangare e dato fiducia ai
lavoratori immigrati e alle loro famiglie che, per difendere i loro diritti
e le loro condizioni di vita e di lavoro, si devono autoorganizzare nel
sindacato di classe e unirsi ai lavoratori italiani perchè possono contare
sulla parte sana di questo paese disposta ad opporsi al fascismo e al
razzismo!

 

SLAI Cobas  per il sindacato di classe- Ravenna

 

Sede provinciale: v. G. Di Vittorio,32.  

Tel: 339/8911853 e mail: cobasravenna at libero.it

 

 

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